3 ore alla mezzanotteSistemo la giacca del mio tre pezzi neri mentre attraverso il corridoio. La seguo con lo sguardo mentre si dirige con la sua amica verso il fotografo. Poco dopo, tutti e tre si appartano lontani dal caos e li osservo mentre sorseggio il mio calice di vino. Le ragazze passano all'uomo il telefono di Felice. Il mio cuore batte all'unisono, con i pensieri turbolenti e la musica che incalza. Presumo che stia leggendo il mio messaggio. Mentre tento di avvicinarmi, circumnavigando la pista da ballo, la musica è incalzante e troppo alta, rendendo difficile leggere le loro espressioni. L'unica cosa che posso fare è osservare.
Il suo amico diventa concitato una volta che riconsegna il telefono alla sua amica, ma, a parte una pacca sulla spalla da parte della bionda, torna al suo lavoro. Felice e la bionda fanno cenno a un cameriere che si aggira tra gli ospiti e prendono due calici. Continuo a osservarle con interesse. Lei stasera è diversa, fuori dal suo ambiente, e sembra risplendere, anche se durante il suo ingresso era in evidente imbarazzo. L'abito l'avvolge e dà grazia alle sue forme. È un contrasto rispetto al suo solito anonimato. Lei brilla, io ingoio l'oscurità. Sorride, conquistando con lo sguardo la pista, e alcuni uomini la notano. Mi allontano dalla sua traiettoria prima che mi noti, anche se ora non sorride più e sulle sue labbra si dipinge una smorfia.
1 ora e 42 minuti alla mezzanotte
L'energia nella sala è calda, con i volti mascherati e le chiacchiere che si muovono come bolle d'aria inquinate. La musica rimbomba nelle mie orecchie, ma il mio focus è univoco: cercare lei. L'ho persa nella calca al centro della pista da ballo, quando la sua amica l'ha lasciata sola. «Dannazione», sussurro sotto la maschera. Il sudore mi imperla il volto e passare in mezzo alla pista è stata una pessima idea. Quando avevo mandato quel messaggio, avevo presupposto di poter lanciare la mia prima mossa contro di lei, ma trovare un momento di solitudine nella calca sarà difficile.
Poi la vedo al di là della foresta di arti in movimento. Riprende fiato e si appoggia su un tavolo alto; inclinandosi, le sue curve prendono forma sotto quel pezzo di stoffa. Il suo sedere è un mappamondo perfetto. Ma cosa mi prende? Quel dannato vestito mette in risalto il suo fascino e le sue gambe snelle e nude. La maschera non può celare la curva del suo collo, che mi è rimasta impressa dal nostro primo incontro. Nascondersi per lei non è un'opzione. Non sono l'unico a notarla; mentre è distratta, un braccio si allunga nella mia visuale e le mette qualcosa nel bicchiere, lo miscela e lo poggia di nuovo sul tavolo prima che lei se ne accorga. «Non se ne parla, lei è mia», mi proietto in avanti prima che lei possa prendere il suo nettare liquido, sostituisco il bicchiere con il mio e torno dietro alla tenda. Che sciocca! Mai lasciare nulla di incustodito, a questo punto neanche lei.
10 minuti alla mezzanotte
Giro irrequieto sul balcone come un cane in gabbia. Cosa diavolo mi sta prendendo? Devo distruggere Felice, non proteggerla. Ora va lì dentro e fai la tua mossa. Osservo il bicchiere sottratto e un sorriso si dipinge sotto la maschera; forse so come rigirare la situazione a mio favore. Mi dirigo a passo sicuro verso la tenda.
«10... 9... 8...». Parte un conto alla rovescia mentre passo dal mondo silenzioso là fuori.
«3... 2... 1...». La sala esplode in un boato di caos.Mi avvicino alle sue spalle e respiro il suo profilo mentre mi inclino verso la sua figura più minuta, pronunziando le mie parole: «Ti avevo detto che nelle ombre non tutto ciò che scintilla è un tesoro». Lei si gira verso di me con la paura negli occhi. Succede tutto in un attimo. Felice si accascia sul tavolo come se fosse l'unica cosa che la tenga in piedi, le palpebre che si affannano in cerca d'aria. Il suo sguardo mi attraversa come un coltello, scavando con artigli aguzzi di disperazione, gridando una muta angoscia e la sua richiesta d'aiuto. Avvicino la mia mano guantata alla maschera sorridente che indosso e non aspetto altro: prendo il suo polso e la conduco fuori. Quel contatto mi fa male, come se bruciasse, e una volta fuori la lascio andare con slancio.
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ANTI-ROMANTIC di Alessandra Vertenzi
ChickLitTrama Nel mondo di TikTok, "Il Mondo di Felice" è diventata in poco tempo il punto di riferimento per molti amanti dei libri, con recensioni appassionate e coinvolgenti. Tuttavia, dietro lo schermo, la vita di Felice è un enigma, un vuoto che nemme...