The shadows of the circus

Prologue

Anni fa, una disgrazia accadde. Un incendio improvviso si abbatte sul famoso circo "les ombres du cirque", e rubò l'innocente vita a sei giovani ragazzi che ci lavoravano. Nessuno scoprì mai chi avesse appiccato l'incendio.

La verità che si celava dietro questa storia era agghianciante, cruda.

Il circo apparteneva a una nota famiglia: i Black. Erano grandi imprenditori, ma bisognava stare attenti a fare determinati affari. Calcolatori, senza rimpianti, ti avevano sempre in pugno. Questo erano davvero i Black, ma ovviamente tutta la polvere si buttava sotto il tappeto.

I sei ragazzi che lavoravano in quella prigione, perché era così che essi la definivano, lavoravano giorno e notte, specialmente nei mesi di boom per gli spettacoli. Facevano le cose più rischiose, riuscivano a sostenere più incarichi nonostante ne avessero uno prestabilito e sembravano sempre riposati alla perfezione.

L'estate dell'incendio, però, i giovani si ribellarono. Ci fu una litigata con i proprietari, Walburga e Orion Black, che fece tremare i sottili tendoni della loro, ormai, casa. Loro si rifiutarono di allenarsi più del dovuto e per più mansioni, mentre i due adulti impettiti gridavano e alzavano le mani pur di farli lavorare. Vinsero i ragazzi, riuscirono a non allenarsi ed andare a dormire a un orario decente.

Fu l'ultimo giorno in cui dormirono.

Il figlio minore dei propetari, Regulus, era andato a prendere un bicchiere d'acqua quando notò le fiamme.

Le urla si alzarono, il rumore di passi che provavano disperatamente a scappare si fece sempre più forte, l'odore di bruciato riempiva le narici. Poi silenzio. Non c'erano più, la loro sofferenza era finita in modo lento e doloroso.

La morte, quando se lì trovo davanti, fu clemente e propose loro un patto: lui avrebbe preso la loro anima e l'avrebbe legata perennemente al circo, in modo che loro non potessero più uscirne ma che potessero rimanere sulla terra. Accettarono tutti, senza esitazione.

Da quel giorno, sei anime in pena vagano lungo i vecchi corridoi malconci e le corde bruciacchiate dell'ormai morto circo, in cerca di una vendetta che non potranno mai avere.

Nel paese si confabulava sul fatto che il posto fosse maledetto, e chi non ci credeva e decideva di visitarlo andava incontro a morte certa. Dopotutto, da delle anime furiose e assetate di vendetta cosa ci si poteva aspettare?

Molti entravano coraggiosi, nessuno ne usciva. Chi poteva mai essere così stupido, dopo la scomparsa di così tanti giovani, da entrare in quel vecchio circo?