𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑

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*Flashbak*
"Dai lamine passa la palla" dissi io lamentandomi

"Vieni a prenderla o hai paura?" disse sorridendomi

Non volevo dargliela vinta, dovevo vincere io. Mi avvicinai correndo e gli rubai la palla.

"Hahaha ti eri addormentato per caso?" dissi io sfottendolo

" Hahaha che simpatica era giusto per farti felice principessa antipatica"

"Non sono antipatica tu lo sei" dissi facendogli la linguaccia

"Ragazzi come va" disse mio papà adottivo

"Papiiii" gli corsi addosso

"Ciao Hansi tutto bene" disse Lamine

"Vi ho visto diventate sempre più bravi a calcio" disse mio padre guardandomi

"No papà io odio il calcio e lo sai bene." dissi con il broncio

"Tesoro ma prima ci stavi giocando con lamine e non sembrava che lo odiassi" disse mio padre sorridendomi

"Infatti Sissi prima ci stavamo giocando" lo appoggiò lamine

"No no no io odio il calcio e volevo soltanto rubare la palla a Lamine adesso basta" me ne andai arrabbiata

Corsi dentro lo spogliatoio della Masia e scoppiai a piangere davanti allo specchio.
Mi alzai la maglia fin sotto al seno, e vidi quei segni, quelle cicatrici che non andranno mai via e che rimarranno sempre la mia più grande insicurezza.

D'improvviso sentii una mano sulla spalla mi girai...

"Lamine cosa ci fai qui"

"Sissi ho visto tutto, perché non ne hai parlato con nessuno"

Le lacrime iniziarono a cadere senza controllo

"Non dovevi venire qui, non dovevi sapere niente" urlai

"Sissi devi dirlo almeno a tuo padre ti prego" disse Lamine cercando di poggiarmi la mano sulla spalla ma mi scansai

"Lamine tutto questo tu non lo dovresti sapere, nessuno lo deve sapere. Devi sempre rovinare tutto" continuai a piangere

Lamine mi abbraccia nonostante io stia facendo di tutto per scansarlo

"Levati ti prego" dissi io

"Sissi sappi che queste cicatrici non sono e non devono essere motivo delle tue insicurezze, ti rendono ancora più bella di quello che sei." disse Lamine

"Non me ne può fregare di meno di quello che tu mi dici, non dovevi sapere niente di tutto ciò"

Lamine mi guardò con uno sguardo quasi deluso, infatti poi disse:
"Ma secondo te io vado a dire a tutti quello che tu hai sul corpo Alyssa? Non sono così schifoso come tu pensi,mi hai stufato sto cercando di fare di tutto ma tu mi odi,come d'altronde anche io adesso . Ciao" disse Lamine uscendo e sbattendo la porta

Mi accovacciai per terra e piansi piansi e piansi fino allo sfinimento...

Anche lui se ne andato, ma meglio così non ho e non avrò mai bisogno di lui..

*Fine flashbak*

Lo sapevo.
Mi bastava sentire la sua voce per fare un sogno su di lui.
Non è la prima volta che faccio questo sogno, infatti è capitato molte volte che mi sognassi sempre questa parte.
Quest'ultima rappresenta il giorno della litigata più pesante che io ebbi con Lamine, ma anche il giorno prima della mia partenza per l'Italia nella quale rimasi per 4 anni.

𝐋𝐎𝐎𝐊 𝐈𝐍 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐄𝐘𝐄𝐒||𝐋𝐚𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐘𝐚𝐦𝐚𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora