Capitolo 2

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Siamo arrivati. E già. Eccoci a Roma. Sono dentro la mia nuova casa e giuro non c'è niente che potrebbe farmi sorridere in questo momento... beh apparte Antony.
Salgo in camera mia e inizio a sistemare la mia roba. Ad un certo punto il mio cellulare squilla. La apro e per poco non cado a terra.
Antony terrà un raduno. Qui. A Roma. A Piazza di Spagna. Oddio.
Corro subito sotto dai miei genitori.
- " MAMMAAAA " urlo. Lei fa una smorfia.
- " Dimmi tesoro " dice.
- " Antony fa un raduno a Piazza di Spagna. Dimmi che posso andarci. Ti prego. Ti prometto che in questi ultimi giorni di scuola non finirò in presidenza! Lo giuro! " Dico e lei sospira annuendo. Le salto letteralmente addosso e la stringo forte.
- " GRAZIEEE, TI VOGLIO BENE E TE LO PROMETTO NON FINIRÒ DAL PRESIDE" urlo e lei ridacchia per poi dirmi di andare a finire di sistemare la mia roba. Corro su tutta felice e finisco di sistemare il tutto. Prendo infine il mio enorme pupazzo di un puffo e con un pennarello sul cappello grande e bianco ho scritto "da Allison al puffo più bello. " E infine il mio quaderno degli autografi. Sarà un giorno fantastico. Scendo giù e guardo mio padre.
- " Papà io esco a fare due passi, torno per cena. " Dico e salgo su per cambiarmi. Metto un top nero che arriva un po più sopra dell'ombelico e dei pantaloncini a vita alta e per finire le mie amate vans nere. Lego i capelli in una coda alta ed esco di casa. Cammino per le vie di Roma e prendo il mio cellulare. Apro la fotocamera e faccio una foto alla strada davanti a me e la posto su Twitter e scrivendo " la mia nuova città, se non la amo io chi lo farà? Roma mon amour. " poi poso il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloncini. Dopo poco mi ritrovo davanti ad un parco e decido di entrarci. Mi siedo sull'erba umida e prendo il cellulare sentendo le notifiche ma vengo " interrotta " da qualcuno che si siede accanto a me. Alzo lo sguardo e guardo il ragazzo accanto a me. Ha due occhioni marroni e mi ricordano molto Josephine. Sorrido leggermente poi torno con i piedi per terra.
-"Ehm..." dico guardandolo non sapendo che dire.
-"Oh scusa volevo conoscerti e uhm mi sono seduto " dice e alzo le spalle.
- " Non sei di qui, vero? " Dice e Scuoto la testa.
-" Mi sono appena trasferita " dico giocherellando con dei fili di erba. Non voglio parlare con quel tizio quindi mi alzo.
- " Scusa devo andare " dico e mi incammino verso l'uscita del parco.
-"Io sono Domenico comunque! " Dice in modo da farsi sentire ma non ci faccio caso e cammino verso casa. Prendo il cellulare e leggo le notifiche ma una in particolare mi colpisce. ANTONY HA RITWITTATO LA MIA FOTO?! ODDIO. OH CAZZO. SI. Entro a casa sorridendo come un ' ebete.
- " Sono a casa! " Dico in modo che i miei mi sentissero e salgo in camera mia e mi stendo sul letto addormentandomi. Ero davvero troppo stanca.

**

Questa mattina mi sono svegliata presto, devo andare a scuola. Infilo dei jeans attillati e chiari con una canottiera che lascia scoperto ai lati il reggiseno e le converse. Prendo lo zaino ed esco di casa andando a scuola. Entro nell'istituto e mi sento persa. È enorme. Cerco di trovare la mia aula ma con scarsi risultati. Dopo vari tentativi la trovo ed entro. Già tutti i miei compagni erano già in classe e la prof stava spiegando.
-"Oh salve signorina Johnson" dice la professoressa.
-"Salve.... scusi il ritardo ma non trovavo l'aula " dico.
-"Non si preoccupi, allora ragazzi lei è la vostra nuova compagna. Allison Johnson. Trattatela bene. Allora lei si può sedere... beh li in fondo c'è un banco casualmente -ridacchia- spero non ti dispiace che sia accanto a un ragazzo" dice.
-"Oh no va bene tanto è solo per pochi giorni" dico e mi vado a sedere. Guardo il ragazzo che è accanto a me nel banco e lo scruto. Ha capelli biondi, occhi blu e un naso a patata adorabile. Sorrido leggermente.
-"Ciao" sussurro per non farmi sentire dalla prof. Lui mi guarda.
-"Ehy" dice posando la mano sulla mia coscia.
Guardo la mano poi lui come per dire "se non togli la mano te la mozzo" e subito la toglie.

Il numero del mio idolo. [ Antony Di Francesco ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora