Capitolo 3

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Finiscono le prime tre ore di lezione e mi stiracchio. Mi giro verso la classe e noto che molti mi stavano fissando.
-"Davide" chiamo il mio compagno di banco.
-"Dimmi" dice.
-"Perché mi fissano quelle ragazze?" Chiedo.
-"Boh, va da loro e parlarci che vuoi che ti dica" dice e rido.
-"Vieni con me" dico alzandomi. Lui sospira e si alza e insieme ci avviamo verso quelle ragazze.
-"Perché la fissate? Sapete da fastidio alla gente" dice Davide e le ragazze alzano le spalle.
-"Ti seguiamo su Twitter" dice una ragazza col mio stesso colore di capelli.
-"Oh io uhm ho tanti seguaci non ricordo chi mi segue o meno" dico. Loro mi guardano tipo "ma ti senti potente ora?" E abbasso lo sguardo.
-"Sei una bella ragazza ma troppo timida, sicuramente molti ragazzi ti vanno dietro" dice sempre la stessa ragazza. -"Comunque io sono Martina"
-"Oh no cioè nessun ragazza mi viene dietro insomma ci sono tante ragazze in giro come voi quindi...." lei mi blocca alzandosi dalla sedia e mettendomi leggermente in ombra per la sua altezza visto che indossava tacchi.
-"So di essere bella me lo dicono molti ragazzi, tu pure lo sei ma non lo metti bene a vedere " dice e se ne va con le sue amiche. Guardo Davide.
-"Cos' ha che non va il mio abbigliamento?" Chiedo e lui mi da una pacca sulla spalla.
-"Lascia stare Allison, sei bellissima così come sei " dice ed andiamo a fare colazione.

**

Sono finite le sei ore di scuola. Oddio è arrivata l'ansia. Entro a casa e corro su. Non posso ancora crederci. Prendo la mia canotta con la scritta "mannaggia ai puffi! " e un paio di pantaloncini a vita alta. Entro nel bagno e mi spoglio per poi farmi una doccia. Dopo 40 minuti circa esco da essa e mi avvolgo un asciugamano attorno al mio esile corpo e asciugo i miei lunghi capelli. Finisco e li lascio scendere lungo le spalle poi prendo i vestiti che avevo scelto prima e li indosso. Poi prendo i trucchi e traccio sulla mia palpebra una linea sottile di eyeliner e infine mettere il mascara. Torno in camera e infilo le vans. Mi do un'occhiata allo specchio poi prendo uno tra i miei zainetti e ci infilo dentro il pupazzo e il quaderno insieme al cellulare. Sono quasi le quattro. Menomale che casa mia non dista molto da Piazza di Spagna. Scendo giù mettendo lo zaino in spalla.
-"MAMMA IO VADO, LASCIATEMI QUALCOSA DA MANGIARE PER CENA" urlo ed esco di casa, correndo, letteralmente,  verso Piazza di Spagna. Ci arrivo e vedo un sacco di ragazze e ragazzi ma poi lo vedo arrivare. Oddio si. Lui. Corro più velocemente di altri e gli salto in braccio. Lui un po preso alla sprovvista mi prende dalle cosce e mi stringe a sé ed è proprio in quel momento che scoppio a piangere.
-"Sei veramente tu" dico tra le lacrime.
-"In carne ed ossa, più carne che ossa ma se appena mi vedi piangi mi fai pensare che so davvero brutto" dice e rido come una scema asciugandomi le lacrime ed abbracciandolo forte. Fortissimo forse.
-"Sai qual'è la cosa che mi piace di più in questo momento? " chiede.  Scuoto la testa.
-"La tua maglietta" dice e scoppio a ridere.
-"Io avrei qualcosa per te" dico e tiro fuori dallo zaino tutto ciò che avevo compreso il cellulare.
-"MI REGALI IL CELLULARE? " dice ridendo. Rido e gli do il puffo.
-"Possiamo farci una foto? " chiedo lui annuisce sorridendo e prende il cellulare. Ci mettiamo in posa e scattiamo la foto.
-"Grazie" dico lui sorride.
-"Allison Johnson tieni il tuo autografo" dice passandomi il quaderno. Sorrido e poso tutto nello zainetto.
-"Grazie anche di seguirmi " dico per poi far passare gli altri ragazzi.

**

Eh si. Noi ragazzi ed Antony passammo tutto il pomeriggio insieme.  Verso le 20:30 tornai a casa e mi sdraiai sul letto per poi addormentarmi.

Il numero del mio idolo. [ Antony Di Francesco ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora