Sopravvivere per vivere

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Senza batter ciglio iniziai a correre, ma lì intorno non c'era nessuno ma solo un biglietto, che presi ma non lo lessi.

Tornai da Charlotte, aveva recuperato fortunatamente le spade, fortunatamente prima di allora le tecniche curative le avevo provate altre volte, inizia a curare molti giovani e monaci feriti sino ad arrivare a lui, viso sconosciuto, ma un dettaglio lo tradì, l'anello, quell'odioso anello del bosco, sommai le cifre e urlai a Dajenne di raggiungermi, le feci il segno del pericolo, toccandomi la spalla con la mano e scrivendo in diagonale una linea sul mio busto e dissi:

Io:" E' molto ferito portiamolo dentro."

Entrammo all'interno di una sala, io facevo finta di avviare delle pratiche curative, mentre Charlotte cercava delle corde, il volto sconosciuto iniziò a parlare:

Volto sconosciuto:" grazie, non avrei saputo come curarmi senza di voi."

Charlotte:" tranquillo ora ci pensiamo noi."

In men che non si dica Charlotte lo immobilizzò, io presi la corda e lo legai,Charlotte mi fece segno di iniziare l'interrogatorio, ehm...scusate la conversazione amichevole:

Io:" sei nuovo? Eppure hai un volto familiare."

Volto sconosciuto:" in molti mi conoscono, magari delle amicizie in comune?"

Charlotte:" lei non ha amici."

Mi si raggelò il sangue, e poi pensai amici in comune? Mica siamo dalle mie parti, questa è una metropoli così dissi senza troppi giri di parole perché se avessero strappato anche un solo capello al maestro, sarebbe stata la loro fine:

Io:" bello l'anello, dove l'hai preso?

Volto sconosciuto:" in un negozio, li regalavano se acquistavi un po' di fattacci tuoi."

Che fosse un troglodita, questo ora era certo, che fossi spaventata anche, ma in pochi secondi Charlotte si fiondò su di lui, stava quasi per ucciderlo, e tra le mie urla e il mio panico, l'afferrai e dissi:

Io:" se lo uccidi cosa risolvi? Se non vuole parlare troveremo il modo."

Volto sconosciuto:" ma io non devo parlare, questa era solo una trappola."

E iniziò a ridere sarcasticamente, senza alcun dubbio uscii fuori, ed era vero il tempio era circondato da auto nere, c'erano cecchini sul tutto il tetto ed a ogni angolo del cortile c'erano degli uomini armati, le persone che prima erano lì, ora non c'erano più, tranne i monaci che accorsero a noi già pronti di nuovo a combattere, ma io non avrei combattuto a meno che non avessi visto il maestro.

Uno di loro iniziò dicendo:

"Consegnatevi pacificamente, e non faremo del male a nessuno siamo qui per voi due."

Eravamo finite in una trappola, il tempio era stato distrutto a causa mia, Charlotte aveva riposto la sua fiducia in me, ed era finita lì, cosa potevo fare, per evitare un massacro?.

Tutti erano posizionati in un modo strategicamente perfetto, tranne per un lato, un microscopico lato del tetto che era scoperto, speravo che Charlotte avesse visto e intuito quello che stavo pensando, ad un certo punto, in tutto quel far west, uno dei monaci disse:

" Fateci vedere il maestro, consegnatecelo e loro due si consegneranno a voi, in caso contrario saremo noi a consegnarvele."

A quel punto evitai di pensare al fatto che i monaci ci stavano usando come merce di scambio, l'unico mio pensiero era recuperare il maestro o scappare ma la seconda opzione non poteva essere valida se fossimo scappate avremmo rimasto al tempio una situazione di guerra, dove ci sarebbero stati spargimenti di sangue ed io mai avrei voluto che succedesse una cosa del genere.

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