CAP 4

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Se volete sapere che effetto fa tornare a scuola dopo quello che è successo.... Non fa nessun effetto anzi solo uno: NON HO STUDIATO; e oggi ho un compito di inglese e l'interrogazione di italiano. La classe per quanto piccola può essere è un ottimo nascondiglio; soprattutto se ti trovi all'ultimo banco. Vicino a me è seduto Marco(come sempre), quest'anno Eli l'ha fatto sedere vicino a me senza neanche una protesta, altrimenti sarebbe successo come ogni anno i quali fanno una gara per chi deve sedersi vicino a me. La prima ora è proprio quella del compito.

-Marco-

-Che c'è-

-Mi serve un favore-

-Spara-

-Bhe tu sai che in questi giorni non ho potuto studiare, non è che...-

-Che ti do una mano?-

Annuisco; non mi è mai capitato di chiedere una cosa del genere a Marco, ma è una questione di vita o morte.

-Ehi- mi guarda negli occhi - Non c'è bisogno che fai quella faccia, ti avrei aiutato comunque-

-Grazie-

-OK. Ora fammi un sorriso, non mi piace vedere quella faccia triste-

Gli sorrido...

-Ecco ora si- e sorride anche lui.

Inglese tutto bene ; ma ora c'è italiano. La prof oggi ha deciso di indossare un taier nero, e i suoi capelli neri raccolti in uno chignon gli danno proprio l'aria da matrigna cattiva.

-Bene bene oggi interroghiamo...- inizia a far scorrere il dito sul registro dal basso verso l'alto ( odio quando fa così) -Marco! E ...- continua a far scorrere il dito sul registro avvicinandosi sempre di più al mio nome ... - Luca. Si Marco e Luca venite-

Si sono salva, però poveri Marco e Luca

-Marco passa al posto di Elisabbetta , e tu Elisabetta passi vicino a Clara-

La prof sta uccidendo Marco e Luca, poverini mi fanno un po' pena, non ci voleva proprio

-Clara?-

-Dimmi-

-Che hai fatto ieri con Marco?-

-Siamo stati al frutteto-

-Ma cosa ha di speciale quel posto? Ci conosciamo da quando siamo nate eppure non mi ci hai mai portato e ora porti solo Marco-

-Che c'è sei gelosa?-

-NO-

-Eli... che cosa mi vuoi dire realmente-

-Ok. Non riuscirò mai a fregarti, voglio sapere se hai parlato con Marco-

-No-

-Come no?-

-Hai sentito bene ho detto no. Non ci riesco; facciamo passare qualche giorno e poi glielo dico, ma tu devi mantenere il segreto-

-Non lo posso dire neanche a Luca?-

-Soprattutto a Luca-

-Ok. Ho capito-

Qualcuno bussa alla porta della classe. È il bidello -Scusi prof può uscire Clara?-

-Chi la cerca-

-Mi ha detto che si chiama Riccardo e che Clara lo conosce-

-Clara conosci qualcuno con questo nome?-

-Si professoressa; deve dirmi una cosa importante posso uscire cinque minuti?-

-Certo.-

-Grazie-

Non mi sarei mai aspettata di vedere Riccardo a scuola

-Ciao Clara-

-Ciao-

-Ti chiederai perché sono qui-

-In effetti è un po' strano-

-Volevo dirti che mi sono trasferito qui a Napoli, ma serve uno studio dove registrare e sistemare gli attrezzi; hai qualche idea?-

-In realtà si.... Ho una casa sul lago, li ho tutti i miei strumenti, potremmo registrare li così nessuno mi vedrà-

-Perfetto. Come ci si arriva a questa casa?-

-Chiama Thomas e digli che stai arrivando per andare la lago per sistemare tutto. Non ti preoccupare è al corrente di tutto, ti aiuterà lui.

-Ok. Allora iniziamo oggi dopo scuola va bene?-

-Si va bene-

-Rientra in classe , altrimenti la prof si preoccupa-

-Chi? La vecchia strega?-

-Ciao Clara-

-Ciao-

Quando rientro in classe mi fissano tutti anche la prof; solo Tonia, una ragazzina bassa con i capelli molto lunghi sembra non interessarsi. Non è che mi interessi anzi meglio.... Da quando abbiamo litigato in terza elementare non ci parliamo più e la cosa mi rallegra; ma fa di tutto per farmi odiare dai miei compagni di classe, ma per ora l'effetto è contrario mi adorano tutti ( tranne le sue migliori amiche)

-Che voleva Riccardo?- Eli sta rosicchiando la mia matita come un topolino.

-Voleva dirmi che si è trasferito qui e che gli serve un posto dove registrare, così gli ho detto che alla casa al lago ho una sala con tutti gli strumenti e che possiamo registrare direttamente lì-

-COSA?- Elisabetta ha praticamente urlato e ora tutta la classe ci fissa.

-Qualcosa non va?- la strega cattiva sembra essere di cattivo umore.

-Niente professoressa. Elisabetta non ha capito la domanda che avete fatto a Luca-

-Ho detto di fare la parafrasi della poesia-

-Grazie- con la vecchia strega è sempre meglio fare buon viso a cattivo gioco. La prof continua l'interrogazione.

-Eli non urlare- l'avverto

-Clara tu hai detto a Riccardo di fare le prove al lago?-

-Si. Che c'è di male?-

-Che c'è di male? Se Marco ti viene a trovare mentre tu stai registrando... o no... succederà il finimondo-

-Eli calmati; ho detto che tra qualche giorno glielo dico così non succederà nessun finimondo-

-Se lo dici tu-

-Elisabetta torna al tuo posto, e cerca di prestare più attenzione-

Quando Marco torna a posto non la smette di farmi domande.

-Chi era quel tizio che ti cercava?-

-Nessuno. Un amico dei miei genitori-

-E cosa doveva dirti di così importante?-

-Voleva sapere se io conoscevo la data del ritorno dei miei , ma io non lo so-

- Ok. Che facciamo dopo scuola? Partita a biliardino o maratona di Harry Potter?-

-Oggi non posso- e ora cosa mi invento?

-Perché?-

-Devo..... devo andare a farmi quella visita alla schiena , e tu sai che ci metto tutta la giornata... facciamo così appena torno ti chiamo così facciamo quello che vuoi-

-Ok. Allora ci sentiamo stasera-

-Purtroppo si-

Suona la campanella; è il momento di iniziare una nuova avventura......

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L'ALTRA MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora