La mano di Izuku si avvicina titubante al foglio. Il polpastrello segue molto lentamente, il contorno caotico dei capelli verdi disegnati su carta. Ne percorre tremante il perimetro rotondeggiante e i riccioli ben definiti che si arcuano suadenti verso l'interno. Prosegue delicatamente sulla scia del viso, del collo e delle braccia lunghe e magre. Si sofferma più a lungo sulla larga maglietta: la fissa pensieroso, assottigliando lo sguardo confuso prima di bloccare di scatto qualsiasi movimento.
La grande pancia è disegnata a pochi millimetri dal suo dito e nonostante lui ci provi, la sua mano non riesce più a procedere oltre.La esamina stranito, chiedendosi mentalmente per quante innumerevoli volte in tutta la sua vita l'abbia ritratta e bramata con così tanta ingordigia. Ora, invece, la sensazione che si dimena nel petto è diversa: fastidiosa e inopportuna.
Se non avesse avuto quel sogno impossibile, ora potrebbe starebbe ugualmente con Katsuki, no?Afferra svelto dall'astuccio sul tavolino, un pennarello di colore nero. La punta tonda si appoggia al foglio e ne traccia una retta precisa che sporca la parte in fondo della maglietta. Poi ci ripassa sopra, e ne aggiunge famelico molte altre. Le linee diventano tre, sei, poi dieci. La rabbia ha preso totalmente possesso della sua mente e l'unica cosa che vorrebbe fare in questo istante, è cancellare definitivamente quel fastidioso rigonfiamento.
I canini si scoprono in un ringhio disperato: mordono con forza il proprio labbro inferiore, incidendolo. La pelle si apre e alcune gocce di sangue cadono sul foglio.
Il nero si mescola con il rosso.-Signor Midoriya?-
Il richiamo gli arriva alle orecchie come un indistinto suono ovattato. E' tutto lontano e la sua mente è concentrata solamente verso quell'orribile disegno che lo sta facendo infuriare. Nonostante sia diventato un ammasso di segni scuri, è ancora lì. Perché quella pancia gonfia, non scompare?
Stringe il pennarello con tutto il palmo, spingendo con più foga la punta sulla carta. Si incrina, scricchiola, ma continua instancabile il suo lavoro di distruzione.
Il foglio si squarcia spezzandosi a metà... come lo è dopotuttto anche il suo cuore.-Signor Midoriya?-
Nessun accenno.
-SIGNOR MIDORIYA!-Il suo cognome urlato così a gran voce dal medico, e la mano che gli si appoggia preoccupata sulla spalla, lo fa destare all'improvviso dall'oblio spaventoso in cui era caduto. Izuku sgrana gli occhi a disagio, accorgendosi con estremo imbarazzo di quello che ha appena combinato. Il disegno è a pezzi, e l'inchiostro ha oltrepassato il foglio e ha imbrattato tutta la superficie. Agguanta la carta con una mossa veloce, appallottolandola nel pugno.
Si umidisce con la lingua il labbro torturato, sentendo il sapore ferroso del sangue invadergli le papille gustative.
-Oh, mi... mi scusi, per averla ignorata, per averle sporcato il tavolino e per... ehm, per tutto. In questo ultimo periodo sono un pò sconbussolato. Vede, sono nella settimana seguente il mio primo calore e devo ancora calibrare quello che provo.-Aggiunge l'ultima frase sorridendogli con tono complice, come se il medico potesse veramente comprendere cosa gli stia passando per la testa. Si accorge praticamente all'istante che le parole gli sono uscite dalla bocca senza pensarci troppo, probabilmente più che per riempire un momento di imbarazzo che per altro. Lui non può sapere il momento nebuloso che sta vivendo. Dopotutto, è un comunissimo Alpha e non uno scherzo della natura come è lui. Gli annusa l'aria tutt'attorno, sentendola svuotata di ogni fragranza. Dopo che aveva percepito nel bar i ferormoni di quel cameriere, si era illuso che fosse finalmente vicino al punto di svolta.
-Volevo dirle che abbamo i risultati dei sui ultimi esami. I livelli dei suoi ferormoni sembrerebbero essersi nuovamente abbassati. Non capiamo come sia potuto succedere, visto che ci aveva comunicato che il calore era andato molto bene. -
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Come un Tuono- BakuDeku
FanficOmegaverse ambientata in un universo alternativo. Bakugou Katsuki è un Alpha dominante, mentre Midoriya Izuku è un omega recessivo. Il primo detesta gli Omega, il secondo si professa da sempre Beta perchè non ha mai avuto cicli di calore continui. ...