Nella vibrante Tokyo, dove il confine tra il mondo umano e quello degli spiriti maledetti era sottile, due giovani stregoni si trovavano all'apice della loro carriera. Suguru Geto, con i suoi occhi scuri e una presenza magnetica, era noto per la sua forza e carisma. Cresciuto in un ambiente dove il potere era tutto, Geto portava sulle spalle il peso delle aspettative. Era un ragazzo che si sentiva spesso in conflitto con il mondo intorno a lui, desiderando ardentemente un cambiamento.
Dall'altra parte, Satoru Gojo, con i suoi capelli bianchi e gli occhi blu come il cielo, era il prodigio del Giappone. La sua personalità spavalda lo rendeva un leader naturale, ma nascondeva anche una vulnerabilità che pochi riuscivano a vedere. Gojo era famoso per la sua incredibile potenza, ma sentiva di dover dimostrare costantemente il suo valore, nonostante la sua fama.
L'incontro tra i due avvenne durante una missione di esorcismo. Un potente spirito maledetto aveva terrorizzato un villaggio nel nord di Tokyo, e la scuola Jujutsu aveva deciso di inviare i suoi migliori studenti. Geto, già esperto, si trovava a dover affrontare il nemico. Quando Gojo si unì a lui, l'atmosfera si caricò di tensione e aspettativa. Mentre si preparavano, entrambi sapevano che quella missione avrebbe cambiato le loro vite per sempre.
Durante la battaglia, la sinergia tra i due fu immediata. I colpi di Geto, precisi e letali, si combinavano perfettamente con le tecniche di Gojo, creando un'armonia che sorprendeva persino i loro avversari. Mentre si muovevano insieme, i loro stili di combattimento si intrecciavano in un balletto mortale, dove ogni attacco e difesa sembravano essere stati pianificati in anticipo.
Dopo aver sconfitto il nemico, si ritrovarono a parlare sotto le stelle. Il cielo era punteggiato di luci, e l'aria era fresca. “Non pensavo avresti potuto essere così bravo,” disse Gojo, un sorriso malizioso sul volto, mentre si asciugava il sudore dalla fronte. Geto, colpito dalla sua audacia, rispose: “E tu non sei affatto male, considerando quanto sei giovane.” In quel momento, entrambi capirono che la loro connessione era destinata a crescere, ma nessuno dei due osò ammettere i propri sentimenti.