«Cosa ci fai qui?»
Il lungo mese di lontananza aveva cambiato radicalmente l'aspetto di Niv. Ora, i lunghi capelli nocciola risultavano schiariti dalla luce del sole e la corporatura, da sempre robusta, appariva snella e agile.
«Sapevo che stasera si sarebbe tenuta questa riunione...» rispose Kovu evasivo, «Tu piuttosto, ti sapevo ad Andizar...»
Era realmente incuriosito dalla presenza del compagno in quel bosco. Era forse anche lui in missione per il DAM?
«A dire il vero la mia permanenza ad Andizar è stata piuttosto breve!» Spiegò l'altro con fare allusivo.
«Che intendi?»
«La nave mercantile su cui sono salpato ha attraccato alla baia delle orche dopo dieci giorni di traversata, durante il viaggio ho conosciuto un vecchio falegname andizarista e siamo entrati in confidenza...» Kovu lo ascoltava attento, «È stato lui a parlarmi della Milizia Sudista.» Prese dal taschino della sua casacca un pacchetto di tabacco, «Così ho deciso di seguirlo nel viaggio verso Baahìa.»
«Sei un sostenitore del movimento?» nonostante lo sforzo Kovu non riuscì a nascondere un velo di risentimento in quella domanda.
«Tu no?» Chiese l'altro interdetto.
«Sì...» rispondere a quella domanda, in quel modo era come ricevere un pugno nello stomaco, «È solo che non mi aspettavo di incontrarti ad una riunione di ribelli.» provò a migliorare il tiro.
«E perché no?» Sul volto sbarbato di Niv calò un'espressione dubbiosa.
«Non so...» Kovu fece spallucce.
«Sai che giocare a fare la guerra non è mai stato il mio forte...» aggiunse sommessamente l'altro, «E poi credo realmente nei valori di questo movimento» L'amarezza prese il sopravvento nell'animo di Kovu, «Non lo avevamo capito Kovu!» non aveva mai visto tanta passione negli occhi dell'amico, «Il DAM ci ha resi servi di un sistema corrotto. L'Esercito ci ha soggiogato alle sue regole. Alle regole dell'odio, della morte. È ora che tutto questo abbia una fine!»
Era ormai evidente che Niv si trovasse lì non per portare a termine un'attività di spionaggio.
«Si... è così.»
Kovu senti il cuore come trafitto dalla lama di una spada.
Il suo migliore amico e fratello d'armi aveva ripudiato il suo Esercito di appartenenza per diventare seguace di una milizia fittizia. Sovversiva. Ribelle.
Niv ora era il nemico.
Dovette concentrarsi notevolmente per evitare che il senso di disgusto prendesse il sopravvento sul suo volto.
Niv accese la sigaretta che aveva preparato e come sua usanza la porse all'amico ritrovato.
Kovu aspirò profondamente. Poi, il brontolio del suo stomaco arrivò chiaro all'orecchio dell'altro.
«Da quanto non mangi?» chiese Niv con tono paternalistico.
Era sempre stata sua abitudine preoccuparsi per la salute dei compagni. Soprattutto per quella di Kovu.
Era lui a cambiargli le bende, o a rubare e nascondere un pezzo di pane dalla mensa, quando, spesso, nel centro di addestramento della Grande Capitale l'amico veniva punito con la frusta o gli veniva negata la cena.
«Da un po'.» rispose l'altro, non riuscendo a nascondere un accenno di sorriso.
«Vieni con me.»
S'incamminarono nel cuore del bosco di ciliegi, dove la vegetazione si faceva più fitta e la luce della luna penetrava con difficoltà tra i rami ricchi di verdi foglie.

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Servi della Nazione
Viễn tưởngLa storia di un soldato e di una danzatrice in un mondo lontano, dove la passione del desiderio che arde si scontra con la cruenta realtà del sangue. Kovu e Noelia. Nord e Sud. Guerra e Amore.