Capitolo 4

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Sono a casa, stesa sul divano, con lo sguardo fisso sul soffitto bianco, mentre la mia mente ripercorre passo dopo passo la conversazione di due ore fa. Ho la mano sul viso, quasi a nascondere l'imbarazzo per il coraggio che ho avuto nel pronunciare quelle parole. Mi alzo di scatto e inizio a camminare avanti e indietro per la stanza, come se muovermi potesse portare i pensieri altrove, in un angolo meno illuminato della mia mente.

Devo distrarmi. Afferro il cellulare e controllo le decine di notifiche ignorate negli ultimi due giorni. Ben ha risposto ai miei messaggi, e Isy ha provato a chiamarmi un paio di volte, ma sono ancora irritata dalla loro decisione di dimenticarsi di me, così li ignoro. Decido di chiamare mia madre. Probabilmente è furiosa: sono sparita da troppo tempo, e se potesse, mi ucciderebbe.

Il cellulare squilla appena qualche secondo prima che la sua voce agitata esploda nell'altoparlante, colma di rabbia e delusione.

"Sei davvero incredibile, Yasmine." Le parole sono dure, quasi posso immaginare le rughe sulla sua fronte mentre mi rimprovera. "Ti ho chiamato ventotto volte e non hai risposto nemmeno una. Credevo ti avessero rapita, o che fossi finita in pasto ai leoni. Sai che tuo padre stava per prendere un aereo per venirti a cercare?"

"Hai ragione, mamma. Scusami," sospiro, sinceramente dispiaciuta. "Ho avuto la testa altrove. Lo sai com'è: il lavoro aumenta sempre di più con l'avvicinarsi del Natale." Mento, ovviamente. I motivi della mia assenza sono altri.

"Non è una giustificazione," ribatte. "Ho dovuto chiamare Isabel per sapere se fossi viva o morta." Il tono tradisce la sua preoccupazione, ancora presente sotto il velo dell'irritazione.

Mi avvicino alla cucina e attivo il vivavoce, così posso continuare la conversazione mentre frugo nella dispensa alla ricerca di qualcosa da mangiare. Non ho alcuna voglia di preparare una cena elaborata o sporcare ovunque, quindi dei noodles al manzo cotti al microonde sembrano la soluzione perfetta.

"Voi come state, invece? Papà è in casa?" domando, tentando di spostare la conversazione verso toni più leggeri.

"Tutto bene, sta sistemando il giardino." Sento il suo sbuffo dall'altro capo del telefono, segno della sua insofferenza per l'hobby preferito di mio padre.

Da quando è in pensione, ha provato di tutto per occupare il tempo: prima la chitarra (durata qualche settimana a causa della sua totale mancanza di talento), poi il bowling (abbandonato perché le sue ginocchia non reggevano più), e ora il giardinaggio, che sembra finalmente una passione stabile. Passa ore a curare il prato, studiare tecniche per le piante e creare composizioni con foglie e fiori.

Mia madre, invece, non ne è per nulla entusiasta. Secondo lei, presta più attenzione alla salute del giardino che alla propria.

"Oddio, ancora..." rido, senza alcuna empatia per la sua frustrazione. "Gli regalerò qualche nuovo aggeggio per Natale." Prendo nota dell'idea su un taccuino che tengo su una mensola della cucina, decorata con libri di cucina e gadget vari.

"Non vedo l'ora di rivederti," dice con un tono commosso, che emoziona anche me. "L'anno scorso siamo stati soli per tutto il tempo."

Essere figlia unica ha i suoi vantaggi da bambina, ma quando cresci è terribile non avere nessuno con cui condividere i momenti difficili. Lasciarli per trasferirmi a Chicago è stata una delle decisioni più dolorose della mia vita. Senza di me, sono solo in due, e nonostante il desiderio di averli vicini, la voglia di ricominciare da capo era troppo forte. Ho pianto tanto e ho rischiato più volte di rinunciare a tutto, ma alla fine sono rimasta fedele alla mia scelta. Ora mi ritrovo qui, a chilometri di distanza, cercando di costruire una vita che valga la pena vivere.

Il piatto di noodles fumanti mi aspetta sul bancone. Mi verso un bicchiere di cola e apparecchio in modo sbrigativo. Continuiamo a chiacchierare finché un incidente di mio padre – il solito vaso rotto – attira l'ira di mia madre, costringendola a riagganciare.

Fight to feel - Lotta per sentirti viva.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora