Presente, Parigi 2024.
Oggi è il giorno prima del mio diciottesimo. Domani dovevo partire con Louise. Dovevo. E perchè non posso più?
Beh, ve lo spiego brevemente.
Eravamo ad una festa, e Louise era ubriaca (solito). C'era certa gente che spacciava, ma noi sapevamo come riconoscerla. Fino a quando il ragazzo di Louise le dà un bicchiere, lei ne beve il contenuto e collassa per terra. C'era qualche droga dentro, e inutile dirlo, ma quel tipo non è stato più definito il ragazzo bello e dannato di Louise Martin.
Ma non è questo il problema: il problema è che Lou non si è voluta svegliare e da persona intelligente qual'è ha deciso di stare in coma. Coma.
Cazzo, solo per un po' di droga... anche io qualche volta uno spinello me lo faccio, e mica muoio.
Ora sono sul mio letto, leggendo Limitless d facendomi film mentali con Trevor de Marco e Kai Clinton. Mancano meno di due ore e diventerò maggiorenne. La festa la faccio domani, così ho un po' di tempo per godermi il luxury di avere 18 anni.
Che bambina.
Mentre stavo per andare a dormire, mia madre (detta anche Satana in persona) entra in camera come una furia.
-Chanel! Cosa ci fai ancora sveglia? Anche se stai per diventare maggiorenne non significa che alle 23 e 30 ti è permesso di essere viva e vegeta sul tuo letto a usare quel telefono!- Madonna santa, ho bisogno di esorcizzarla, poverina.
-Maman camati, sto leggendo ma ora vado a dormire.
-Fai meglio- e se ne va, con la sua solita camminata da modella di Victoria Secret.
Cristo.
Se oggi non faccio scendere tutti i santi dal cielo, mi devono fare santa anche a me.
Poggio la testa sul cuscino e un messaggio mi arriva dal telefono. Poi un altro e così via, spammando qualsiasi chat di qualsiasi messaggio esistente. Prendo il telefono ed è dalla chat di Louise che arrivano tutti i messaggi.
Lou🫶🏻🐸
amore mio domani è il tuo compleanno e mi sono svegliata apposta per te
alla buon'ora. ce li hai i biglietti?
certo! domani fatti trovare pronta alle 15 davanti a casa Leroix, ti passo a prendere.
ok. vamos in America!
è spagnolo quello
idk
ERA UN'AFFERMAZIONE IMBECILLE, DORMI VAE con questa bellissima frase mi addormento, pronta per partire in America.
Lou🐸🫶🏻, 18 chiamate perse.
-Ma che cazzo...-controllo che ore sono e mi accorgo di aver dormito fino a mezzogiorno. Prendo una valigia a caso, la riempo con vestiti (sempre a caso) e ci butto dentro la pochette dei trucchi e della skincare. Fondamentale.
Sei chili di profumo davanti alla porta e sono pronta.
Ore:13:00
Ma come ho fatto a metterci così tanto?
Mia madre e mio padre mi salutano dalla finestra, mentre mio fratello si stampa addosso il sorriso più falso che riesce e mi saluta trionfante.
Prendo la bici e mi dirigo verso casa Leroix, che dista più di mezz'ora da casa mia. Meglio arrivare in anticipo e che un ritardo. In questi casi.
Dopo un'ora e mezza arriva Louise, con i suoi capelli biondi Barbie legati in due trecce, rigorosamente alla francese, che svolazzano da tutte le parti. Gli occhi azzurri scinillano di felicità e il corpo da modella è fasciato da un vestitino aderente verde salvia e i suoi mocassini con le calze bianche ai piedi.
-Splendore, auguri!-quando mi vede mi si fionda addosso e dopo qualche scambio di parole entriamo in macchina.
Io viaggio verso l'aeroporto dura poco, mentre quello effettivo, semplicemente 8 ore.
8 ore. E io che ho la pazienza del mio cane quando vuole del cibo, ovvero pari a 0.
Saliamo sull'aereo e i miei capelli marroni si spandono sul sedile in un modo indeforme e si attorcigliano tutti.
Ma porca troia tutte a me.
Dopo 8 ore e mezza, lunghissime da ricordare, arriviamo in America, New York.
-Madame, in che quartiere dobbiamo andare?-domanda Lou alla sua assistente (il nome non lo so ancora)
-Sua madre mi ha detto nel Bronx, e pure la signora Boulevard aveva acconsentito-esclama l'assistente.
La sigaretta che avevo in bocca cade a terra, io guardo Louise e lei guarda me .
-Bronx?!-urliamo insieme.
-Sì, nel South Side di preciso- conferma.
-Oh no, non sono pronta...fino all'altro ieri eravamo a Parigi, e ora siamo nel Bronx?? È ingiusto!- sbraito. Inizio a sfregami nervosamente le mani tra loro, camminando avanti e indietro.
-Chanel! Pensa al lato positivo! -mi scuote la mia amica per le spalle.
-E quale sarebbe eh?-domando scocciata. Quest'anno sarà un vero disastro.
-Siamo dove ci sono i Raiders...-mi lancia un'occhiatina.
-Oddio sì!-ci prendiamo le mani e iniziamo a saltellare.
Ora però una domanda ovvia mi spunta in mente. Dove abiteremo?
E come se mi avesse letta nel pensiero, l'assistente comincia a darci le indicazioni.
-Voi abiterete in una villa fuori dal Bronx, ma molto vicina alla scuola che frequenterete. La scuola è la High San Madison school. Tutto il resto vi viene spiegato lì. Ah, c'è da ricordare che è condivisa, ovvero i saranno altri ragazzi con voi.
Annuiamo in contemporanea e prendiamo un taxi.
Inizio di una nuova avventura? Beh, direi di sì.
spazio autrice 🔍
ciao ragazzi belli!
questo è il vero e proprio primo capitolo di golden hour.
che ve ne pare? accetto consigli☺️
se vi ho annoiata scusate, ma mi rifarò con i prossimi hehe🙊
ora vado a cercare una copertina 🙂↔️
bacionesss✨️🎀🤟🏻

STAI LEGGENDO
golden hour
ChickLitstoria in corso✨️ Chanel Boulevard è una ragazza nata e cresciuta nel lusso, nei ricchi quartieri di Parigi. A 18 anni le viene regalato un viaggio a New York per un anno. Arrivata però, scopre di dover stare nel Bronx, il quartiere più malfamato e...