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Mi svegliai di buon umore, una sensazione rara per me ultimamente. Nonostante la discussione con Min Ho la sera prima, qualcosa dentro di me sembrava più leggera. Il cielo fuori dalla finestra era sereno, il sole stava cominciando a salire alto, e la luce calda che filtrava dalle tende mi dava un senso di pace. Era una di quelle giornate che ti fanno venire voglia di sorridere senza motivo. Pensai che, almeno per un po', avrei lasciato da parte tutto ciò che riguardava il lavoro, la popolarità di Min Ho e i riflettori. Avrei studiato, come avevo pianificato, e poi sarei uscita con Soo Jin per un pic-nic al parco. Una piccola pausa dal mondo, o almeno così speravo.

Mi alzai dal letto, stirandomi e godendomi l'aria fresca che entrava dalla finestra. Mi sentivo più tranquilla, come se quel sole splendente avesse il potere di allontanare la nebbia che mi stava opprimendo da un po'. Decisi che quella sarebbe stata una buona giornata.

Scesi in cucina, dove il profumo del caffè mi accolse come una coccola. Presi posto al tavolo e iniziai a preparare una colazione leggera, sperando che la giornata continuasse a fluire senza problemi. Non vedevo l'ora di fare una passeggiata nel parco, di rilassarmi un po' all'aria aperta.

Quando mi sedetti, notai Soo Jin che era, come al solito, totalmente assorta nel suo telefono. Stava leggendo qualcosa, gli occhi concentrati sullo schermo, scorrendo le pagine con una rapidità che non riuscivo a non notare. Decisi di provare a romperle il silenzio. «Soo Jin, cosa hai in programma oggi?» dissi, cercando di sembrare indifferente, ma in realtà curiosa.

Non mi rispose subito. Continuò a scorrere il suo telefono, come se non mi avesse neppure sentito. Riprovai. «Ehi, Soo Jin! Hai visto il nuovo episodio della serie di cui parlavamo ieri?» Ma niente, non c'era verso di distoglierla da quello che stava leggendo.

Alla fine, Soo Jin abbassò il telefono, e mi guardò con un'espressione un po' tesa. Sentii che stava per dirmi qualcosa di importante. «Emily, devi vedere questo...» iniziò, il suo volto seriamente preoccupato. «Min Ho è stato fotografato ieri sera. Fumava con una ragazza in una via deserta, dietro al club dove lavori tu.»

Il mio cuore ebbe un sussulto, ma cercai di non mostrarlo. Le gambe mi tremavano leggermente, e la mente iniziò a correre. «Cosa?» dissi, cercando di sembrare calma. Ma dentro di me, tutto stava crollando. Soo Jin continuò senza fermarsi.

«La faccia della ragazza non si vede bene, ma... guarda gli insulti che stanno fioccando sui social. Tutti stanno cercando di indovinare chi sia questa misteriosa ragazza.»

Prendendo il telefono, Soo Jin mi mostrò il flusso di commenti, ognuno più velenoso del precedente. Alcuni sembravano giustificati dalla curiosità, ma altri erano decisamente aggressivi. "Chi si crede di essere?", "Una delle solite ragazze che pensa di essere speciale?", "Ha solo usato Min Ho per diventare famosa"... le parole bruciavano gli occhi. Soo Jin scorrendo, si fermò su un commento in particolare, con un sorriso divertito. «Guarda, dicono che potrebbe essere Kim Hwan.»

Mi fermai, confusa. «Kim Hwan?» chiesi, non sapendo di cosa stesse parlando.

«Sì, uno dei membri dei blaze nonché il mio bias!» disse Soo Jin, cercando di sembrare seria, ma visibilmente divertita. «Secondo me, Min Ho sta segretamente con Kim Hwan. Stanno solo cercando di coprirlo. È chiaro, Emily!» Soo Jin non riuscì a trattenere una risata. Poi, con una risata più forte, aggiunse: «Immagina la quantità di fanfiction BL che scriverei su di loro...!»

Non riuscivo a non ridere, anche se il peso di quella foto mi stava schiacciando. La situazione era davvero strana, eppure il modo in cui Soo Jin la prendeva mi faceva sentire un po' più leggera, per quanto potesse sembrare bizzarro. Ma non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero che quella foto potesse rivelare la verità.

Alla fine, decisi di mettere da parte quei pensieri e di godermi la giornata. Il pic-nic con Soo Jin al parco fu un'ottima distrazione, ma non riuscivo a fare a meno di sentire il peso di quella foto, che sembrava ovunque.

Quando arrivai al club quella sera, la situazione era tutt'altro che normale. All'esterno, una folla immensa di paparazzi e fan si era radunata, tutti con il viso impaziente, pronti a scattare fotografie al minimo movimento. Il caos che regnava fuori si rifletteva all'interno, dove anche il personale sembrava più teso del solito.

Mi avvicinai a Seung Joon, che stava cercando di gestire la folla in maniera quasi disperata. «Cosa sta succedendo?» chiesi, cercando di sembrare indifferente, anche se sapevo benissimo cosa stava accadendo.

«Non lo so,» rispose, scrollando le spalle. «Tutti sono impazziti da quando la foto è uscita. Ogni volta che qualcuno guarda quella foto, parla della ragazza misteriosa. Ma nessuno sa chi sia. Forse è davvero una delle solite storie, chi lo sa.»

Cercai di mantenere un'espressione impassibile, ma dentro di me sapevo che sarebbe stato solo questione di tempo prima che la mia identità venisse svelata. «Chiunque sia, non ci riguarda,» risposi con un sorriso forzato. «Probabilmente è solo una fan che si è fatta qualche foto con lui. Niente di cui preoccuparsi.»

Seung Joon mi guardò attentamente, come se stesse cercando di cogliere qualche indizio. Poi, con una leggera smorfia, aggiunse: «Tu che fai sempre la pausa in quel vicolo, hai visto qualcosa? Hai notato qualcosa di strano ieri sera?»

Mi bloccai per un attimo. Cercai di mantenere un aspetto disinvolto. «No, niente,» risposi, cercando di sembrare tranquilla. «Non ho visto nulla di strano. Solo una notte come tante.»

Lui mi studiò un altro istante, poi annuì, visibilmente convinto. «Sarà successo in un altro momento.» disse, tornando a guardare la folla. «Comunque, non so chi sia questa ragazza, ma mi sa che se la situazione continua così, la scopriremo presto.»

Ero sollevata nel vedere che non aveva insistitooltre. Ma dentro di me, qualcosa mi diceva che non avrei potuto nascondermi persempre. Il peso di quella foto continuava a schiacciarmi, mentre Min Ho,rimaneva misteriosamente assente. La sua assenza non fece che aumentare latensione nell'aria.

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