La pioggia cadeva leggera sui tetti della Columbia University, creando un ritmo familiare e tranquillizzante. Afrodite e io avevamo trascorso l'ultimo anno a condividere ogni aspetto della nostra vita da studenti, ma qualcosa dentro di me stava cambiando.
Oggi, mentre la cercavo nei corridoi, la vidi avvicinarsi, i capelli che le incorniciavano il volto con delicatezza. Ogni volta che la vedevo, un calore mi pervadeva, un sentimento che non riuscivo a spiegare. Lei mi notò e mi salutò con un sorriso che fece tremare il mio cuore.
<<Hey, sei pronto per il corso di scrittura?>>mi chiese, la sua voce serena come sempre.
<<Più o meno>>risposi, cercando di mantenere la calma mentre camminavamo insieme verso l'aula. Durante il tragitto, i nostri passi si sincronizzarono, e per un attimo, il mondo sembrò fermarsi. Ogni parola che dicevamo sembrava carica di un significato più profondo, e i nostri sguardi si incrociavano con una frequenza imbarazzante.
Arrivati all'aula, ci sedemmo nei nostri posti abituali. Lei si voltò verso di me, i suoi occhi brillanti di curiosità. <<Hai capito qualcosa dell'ultima lezione? Perché io sono completamente persa.>>
Sorrisi, cercando di mascherare l'agitazione. <<Beh, forse possiamo aiutarci a vicenda. Dopotutto, due teste sono meglio di una.>>
Durante la lezione, non riuscivo a concentrarmi. La sua presenza accanto a me era una costante distrazione, e ogni volta che le nostre mani si sfioravano mentre passavamo gli appunti, sentivo una scossa di elettricità.
Quando la lezione finì, uscimmo insieme. La pioggia era aumentata, costringendoci a ripararci sotto lo stesso ombrello. Camminavamo vicini, le spalle che si toccavano, e sentivo il suo calore attraverso la stoffa del mio cappotto. Il silenzio tra di noi era denso, pieno di parole non dette.
Ad un certo punto, ci fermammo sotto un grande albero, cercando riparo dalla pioggia più forte. Lei mi guardò, e in quel momento capii che anche lei provava qualcosa. Ma nessuno di noi osava romperlo quel fragile equilibrio. Le nostre mani si sfiorarono di nuovo, e questa volta le lasciai fare, godendomi la sensazione.
<<Devo andare>>disse infine, la sua voce un sussurro.
<<Ci vediamo domani>>risposi, cercando di nascondere la delusione. Lei annuì, e mentre si allontanava, sentii una nuova speranza crescere dentro di me. Forse un giorno avremmo trovato il coraggio di affrontare quei sentimenti, ma per ora, l'amicizia che condividevamo era più preziosa di ogni altra cosa.
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Lacrime di Afrodite
Literatura Feminina#6 commovente 24/11/24 #14 ChickLit 24/11/24 #32 fiction 24/11/24 Afrodite una ragazza estroversa si trasferisce a New York per andare alla Columbia University dove incontra Ares. Ares è un ragazzo Canadese,che possiamo definire lo stereotipo di ra...