8. UN MONDO DA RICOSTRUIRE

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L'Inizio del Futuro

Dopo la distruzione del campo, il rifugio accoglie i sopravvissuti liberati. L'atmosfera è cambiata: non c'è più paura di Franco, ma il peso della responsabilità grava su tutti.
Dario, con il volto segnato dalla stanchezza e dalle ferite, si rivolge al gruppo radunato nel cortile del rifugio. "Abbiamo vinto una battaglia, ma la guerra è tutt'altro che finita. Là fuori ci sono altre bande, altri mostri, e il mondo stesso che ci è contro. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo unirci. Non come guerrieri, ma come una comunità."
Luca ascolta in silenzio, stringendo la mano di Emma. "Dobbiamo trovare un posto sicuro," dice a bassa voce. "Questo rifugio non reggerà a lungo."
Sara, accanto a loro, annuisce. "Emma ha parlato di una zona oltre il fiume. Forse è lì che dobbiamo andare."

Il Piano per il Viaggio

Emma spiega ciò che sa: oltre un ampio fiume, c'è una comunità chiamata Nuova Alba, fondata da gruppi di sopravvissuti che hanno lavorato insieme per creare una sorta di santuario. "Non è perfetto," dice, "ma hanno risorse, medici, e una struttura di governo che funziona."
"Come possiamo essere sicuri che non sia un'altra trappola?" domanda Dario, scettico.
"Non possiamo," risponde Emma. "Ma cosa abbiamo da perdere?"
Alla fine, il gruppo decide di dividersi. Una parte resterà al rifugio per consolidarlo e trasformarlo in un punto d'appoggio sicuro. L'altra, guidata da Luca, Sara ed Emma, partirà verso Nuova Alba per scoprire se la comunità è reale e, se lo è, negoziare un'alleanza.

Il Viaggio

Il viaggio verso Nuova Alba è pieno di ostacoli. Il gruppo, composto da una ventina di persone, si muove lungo strade abbandonate e boschi infestati dagli zombie. Ogni passo è una lotta per mantenere la disciplina e la calma.
Una notte, mentre sono accampati vicino a un vecchio ponte, vengono attaccati da una piccola banda di predoni. Anche se riescono a respingerli, il gruppo subisce perdite: due uomini vengono uccisi, e altri tre rimangono feriti.
"Non possiamo continuare così," dice Sara, cercando di curare un uomo con ferite gravi. "Abbiamo bisogno di rifornimenti e di un posto dove riposare."
Emma guarda il fiume. "Il ponte è l'ultima barriera. Se riusciamo ad attraversarlo, dovremmo essere vicini."

Il Ponte del Pericolo

Il ponte è lungo, stretto, e ricoperto di macerie e veicoli abbandonati. Ma il vero problema è che è infestato da zombie. Centinaia di loro si aggirano lentamente, intrappolati tra le macchine.
"Non possiamo combatterli tutti," dice Luca. "Ma possiamo distrarli."
Sara propone un piano: far esplodere una vecchia autocisterna sul lato opposto del ponte per attirare i morti lontano. Il problema è che qualcuno dovrà attraversare prima per piazzare l'esplosivo.
"Lo faccio io," dice Emma, determinata.
"No," interviene Luca. "Se qualcosa va storto, non posso perderti di nuovo."
Emma gli tocca la spalla. "Se non lo facciamo, moriremo tutti qui. Lasciami fare."

Un Sacrificio Necessario

Emma attraversa il ponte con il cuore in gola, evitando gli zombie e muovendosi tra le macerie. Gli altri la osservano da lontano, impotenti. Quando raggiunge l'autocisterna, piazza l'esplosivo e si prepara a tornare indietro. Ma un improvviso rumore, forse un'auto che cade, attira l'attenzione degli zombie.
Emma non ha scelta. Accende l'esplosivo e grida: "Correte!"
L'esplosione è devastante, illuminando la notte e distruggendo metà del ponte. Gli zombie vengono travolti dalle fiamme e dai detriti. Il gruppo riesce a passare dall'altra parte, ma Emma non c'è.
Luca si inginocchia, urlando il suo nome. "Non può essere finita così," mormora, con la voce spezzata.

Nuova Alba

Dopo ore di marcia silenziosa, il gruppo arriva finalmente a Nuova Alba. È tutto ciò che Emma aveva descritto: una città fortificata, con campi coltivati e guardie armate che pattugliano i confini. Vengono accolti con diffidenza, ma quando spiegano chi sono e cosa hanno fatto, vengono lasciati entrare.
Dentro, trovano un mondo diverso. Bambini che giocano, persone che lavorano insieme, un senso di normalità che sembrava impossibile.
Luca, però, non riesce a gioire. Sara lo trova seduto vicino a un fuoco, fissando il vuoto. "Emma avrebbe voluto che fossimo qui," gli dice.
"Non è giusto," risponde Luca. "Ha fatto così tanto, e non è qui per vederlo."
Sara gli stringe una mano. "Lo ha fatto perché credeva in un futuro migliore. Ora tocca a noi onorare il suo sacrificio."

Conclusione del Capitolo

Luca, Sara e il resto del gruppo si stabiliscono a Nuova Alba, ma sanno che la loro missione non è finita. Il mondo fuori è ancora pericoloso, e ci sono altre comunità che potrebbero aver bisogno del loro aiuto.
Luca, guardando il sole sorgere, promette a sé stesso: "Non smetterò mai di lottare. Per Emma, per Marco, e per tutti quelli che abbiamo perso."

L'abisso della solitudineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora