Davanti casa di Adam c'erano un sacco di azzannatori, sembravano essere almeno in 8/9, ma erano chiusi fuori, questo significava che dentro c'era qualcuno ancora vivo.
Ci facemmo forza e ci avventammo su di loro.
Missione compiuta.
Sfondammo la porta e trovammo Adam e suo fratello, David, al tavolo che parlavano spaventati.
- Sentite ora andiamo a casa di Luca, sperando che sia ancora vivo, la sua casa è enorme, ci sono almeno 7 stanze, potremmo farci una specie di fortezza. - propose Naomi
Fummo tutti d'accordo.
- Avete degli zaini? datemi tutti quelli che avete. - chiesi ai fratelli
Ne racimolammo 7
- A cosa ti servono? - chiese Naomi
- Dobbiamo andare a prendere del cibo e delle bevande, qui a 10 metri c'è un Bar/ ristorante. E poi potremo andare da Luca, tanto tu, David, guidi vero? -
David scosse la testa, come se dicesse un 'sì'.
- E' troppo pericoloso - disse Adam.
- Prima o poi lo dovremo fare, ed è meglio ora che siamo già qui. Armatevi di un coltello. -
Fecero ciò che avevo detto. E andammo con la macchina verso quel bar. Per fortuna non era stato ancora invaso, forse perché era un lunedì, e quel giorno della settimana i cancelli erano sempre chiusi.
Scavalcammo.
Quando entrammo prendemmo sopratutto cibo in scatola e acqua, ma avevo preso anche delle bottiglie di alcolici, non perché io pensavo al divertirmi, anzi, ma con tutto quello stress saremmo impazziti, ci voleva un po' di svago.
Appena riempimmo tutti gli zaini, salimmo svelti in macchina e ci avviammo verso la casa di Luca. In tutto quel tempo mi ero dimenticata di avere il cellulare, e quando me ne ricordai, decisi di chiamarlo.
- Pronto, Lu, sei tu?! - dissi incredula sentendo che qualcuno dall'altra parte aveva risposto alla chiamata.
- Si si - disse con un sospiro di sollievo.
- Ascoltami stiamo arrivando da te, ci sono zombie lì? -
- No li ho uccisi: mio padre teneva nel cassetto una pistola, a proposito, mira alla testa solo così muoiono. Stiamo? Chi c'è oltre a te? Naomi è viva??? - mi disse lui
- Lo so Lu, purtroppo ho avuto l'occasione di ucciderne anche io.
Si è qui accanto a me, anche Aron, Adam e David. -
- Vi aspetto - disse entusiasmato
..
Perfetto era tutto libero.
Posteggiammo la macchina dentro al cancello. Scendemmo tutti, ed andammo verso la porta.
Ma un'imprevisto.
Uno zombie morde Naomi sul collo.
Cazzo.
Non ci voleva.
Mi fiondo su quell'essere e inficco il coltello dritto nel suo cervello senza pensarci.
Probabilmente Luca non lo aveva visto, era sotto le scale, e dalla finestra era impossibile vederlo.
Ora ero davvero disperata, e avevo paura.
La portammo su, al secondo piano. Lei era quasi priva di sensi.
La facemmo stendere su un letto di una camera.
- Si trasformerà - affermai, quasi senza voce, soffocata dal pianto.
- Non lo farà, come fai a dirlo o a saperlo - rispose Luca in lacrime quasi attaccandomi.
- Ho visto quegli esseri, ho visto cosa fanno. Secondo te come ha fatto a espandersi 'quest'epidemia'? Con i morsi. -
Rimasero tutti zitti alle mie parole
- Non si trasformerà, non lo permetterò - disse lui dopo qualche minuto di silenzio
Volevo controbattere, ma sono stata zitta, lo sapeva anche lui che non l'avrebbe mai salvata.
- Aron il tuo braccio sta sanguinando!! - esclamai spaventata
- Nulla di grave, tranquilla. Quando abbiamo combattuto con quegli zombie, un pezzo di vetro, non so come, mi si è infilzato nel braccio. - disse, mi tranquillizzò.
Uscimmo da quella stanza, lasciando Lu e Naomi parlare da soli.
Io intanto presi garza, cerotti e disinfettante per curare la ferita.
Delicatamente, con un pezzettino di cotone imbevuto di disinfettante, gli sfregai il taglio. Sembrava essere abbastanza profondo.
Mi stavo preoccupando troppo, e i sentimenti che ho provato per nove lunghi anni e che oramai da due anni avevano cessato di esistere, ora stavano tornando a galla.
Ma in quel momento, e in quella situazione, l'amore era l'unica cosa a cui non riuscivo a pensare.
Ma era così bello e affascinante.
Subito quei pensieri furono sovrastati da altri più spaventosi: come eravamo finiti a quel punto? Come era possibile che fossero tutti 'morti' ( non proprio morti, ma insomma siamo lì) ?
Avevo paura, ma dovevo sopravvivere, anzi dovevamo sopravvivere.
- Le si è alzata la febbre - disse Lu uscendo da quella stanza
- Ci penso io - dissi
Abbracciai Luca come conforto, mi dispiaceva vederlo stare così male, e nel mentre intravedevo Naomi che stava soffrendo, e decisi di sbrigarmi.
Mia zia faceva l'infermiera, e mi aveva insegnato qualcosa del mestiere.
Presi tre stracci e li inzuppai di acqua fredda. Glieli misi ai polsi e sulla fronte.
Mi sedetti di fronte a lei, e chiusi la porta.
Poteva parlare, e volevo chiacchierare un po con lei. Avevo paura di non fare in tempo.
- hei - dissi sottovoce cercando di fare un sorriso, per non farle vedere quanto stavamo male, avrebbe potuto peggiorare la situazione.
- hei - disse con un tono di voce ancora piu basso, ma avevo notato qualcosa di strano, la sua voce era fredda, quasi arrabbiata, ma non diedi tanto peso alla cosa.
Improvvisamente tirò fuori un coltellino e me lo inficcó nella gamba sinistra sopra al ginocchio.
Feci un urlo soffocato, ricordandomi di non attirare l'attenzione degli zombie là fuori, ma era stato abbastanza forte da farlo sentire ai ragazzi.
Entrarono subito e mi videro a terra.
Naomi stava facendo finta di dormire, incredibile. Cosa le avevo fatto? Non riuscivo a capire. Le avevo salvato la vita, perché avrebbe voluto porre fine alla mia?
- Cosa è successo?! - chiese infuriato Lu* Spazio autrice*
Spero vi stia piacendo la storia
Lasciate una stellina se vi è piaciuto questo secondo capitolo. E un commento, in caso abbiate qualche opinione da esprimere o anche semplici correzioni e suggerimenti :)
Grazie mille della lettura :)
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Un nuovo mondo
AdventureTutto ormai e' distrutto. Mi sono ispirata a the walking dead