Grace's Pov:
Uno sbattere improvviso dello sportello d'auto mi riportò alla realtà dalla quale mi ero distaccata per un po' di minuti.
"Grace, siamo arrivati" una mano mi scosse leggermente, facendomi aprire piano gli occhi, capendo solo successivamente di essere arrivata a casa di Harry, a Knightsbridge.
"Mmh, arrivo" la mia voce era rauca ed impastata dal sonno, del resto erano le quattro del mattino.
Non mi diede neanche il tempo di mettere piede a terra che due braccia mi sollevarono abilmente, ritrovandomi con la testa contro il suo petto.
"Ho capito, ti porto io" improvvisamente sentii mancare il terreno sotto i miei piedi, e capii che mi aveva sollevata a modalità sacco di patate, mentre io mugugnavo qualcosa di incomprensibile.
I suoi passi svelti si fermarono non appena arrivammo davanti alla porta di casa per infilare le chiavi nella serratura ed aprire pian piano la porta, per poi richiuderla velocemente alle sue spalle.
"Hey, sei sveglia?" La sua voce bassa e leggermente roca mi richiamò dal leggero sonno, o stato di trance, in cui ero caduta.
Sbattei più volte le palpebre mentre realizzai di non essere più fra le sue braccia, ma su un confortante materasso, e dopo essermi abituata alla luce soffusa nella stanza, sussurrai un "sì" fin troppo scaltro.
"Uhm, bene, tu rimani pure sul letto, io vado sul divano" aprì un cassetto dell'armadio e ne tirò fuori una t-shirt bianca, che tenne stretta in una mano, intento a dirigersi verso il soggiorno.
"Hey, ora ti fai anche problemi a dormire con me?" Lo richiamai con tono scherzoso, anche se risultò parecchio assonnato e poco deciso. Lo vidi ridacchiare e passarsi una mano fra gli ,ormai, lunghi capelli prima di far ricadere le braccia sui fianchi e guardarmi con un leggero sorriso.
"No, assolutamente no... Sono... Mh, vent'anni che ti conosco? Solo non volevo disturbarti" esordì semplicemente, passando lo sguardo dai miei occhi fin al pavimento in parquet.
"Ma non farmi ridere, meglio che non ti ricordo tutte le volte che mi hai quasi russato in faccia!- vidi il suo viso rilassarsi prima di ridere debolmente, forse anche per il sonno- non mi va di dormire sola" lo tranquillizzai e per farlo svegliare gli lanciai un cuscino in piena faccia, che fu l'inizio di una lotta di piume, solletico e risate.Era bello infondo avere un rapporto così intimo con un amico, il potersi dire di tutto senza problemi, confidarsi i segreti, dormire uno a casa dell'altro o ammazzarsi-come stavamo facendo noi ora- di solletico e 'piume', visto la lotta con i cuscini.
Lui era in primis il mio migliore amico, il ragazzo che mi conosceva meglio delle sue tasche e di cui mi fidavo al 100%. Ma era anche il ragazzo di cui purtroppo ne ero innamorata, perchè sì, il pensare ad una persona 24h su 24h, percependo le farfalle nello stomaco ad ogni sorriso o parola carina, anche se da amico, non era un comportamento da ragazza non innamorata.
Che poi è vero, l'amore enunciato da una ragazza di vent'anni non era esattamente il massimo del credibile, perchè infondo, quante sono le possibilità che mi rimanga la stessa idea fino alla mia vecchiaia? Tante ancora ne dovevamo passare...Avevo sempre provato un'ammirazione nei confronti di Harry, mi è sempre piaciuto il suo carattere ed il suo modo di fare, fin quando da ragazzina mi presi una prima 'cotta' che ero convinta passasse a breve, ma probabilmente sbagliavo... Forse fu un infatuazione di qualche mese, ma no, perchè non ha cessato neanche un minuto, portandomi anche a scrivergli montagne di lettere, per la troppa vergogna che mi opprimeva al pensiero di confessargli tutto, faccia a faccia.
"Grace, dichiarati morta" la voce di Harry rimbalzò tra pareti appena urtai con un cuscino una sua possibile collezione di modellini d'auto d'epoca.
"Scusami" dissi velocemente, prendendo fra i miei denti il labbro inferiore per cercare di trattenermi una risata.
"Te la passo giusto perché sei tu, davvero" scandì bene l'ultima parola, rivolgendomi un ennesimo sguardo accusatorio dal quale svincolai immediatamente.
"Okay, okay. Vorrei andare a dormire ora Styles, visto che sono umh- guardai l'orologio al mio polso e spalancai gli occhi solo alla vista- le cinque e mezza! Cazzo è tardissimo!" Lo sentii ridere mentre si ributtava con la testa sul cuscino appena ricevuto e si infilava sotto le coperte, mentre io facevo lo stesso, cercando di mantenere, anche se fosse il mio migliore amico, una certa distanza.
"Domani rivediamo i ragazzi? Vorrei anche conoscere la ragazza di Liam e le amiche che hanno in comune Niall e Louis, sembrano ragazze simpatiche" spostai lo sguardo verso di lui, quando notai che fissava un punto indefinito sul soffitto.
"Grace, non è che per caso ti sei presa una bella cotta per uno dei ragazzi?- spostò per un secondo lo sguardo nella mia direzione, come se scrutandomi sarebbe riuscito a trovare una risposta- vuoi sempre stare con loro... Dai chi è? Louis, Niall o Liam?" Fece un sorriso sghembo prima che io spalancassi gli occhi.
"Ma se Liam è fidanzato! E poi Louis e Niall sono miei amici da anni, stop!"
Di certo non avrei potuto dirgli "Certo che mi piace uno dei ragazzi, ha capelli castani ed occhi verdi, si chiama Harry, lo conosci per caso?"
Lo vidi ridere prima di liquidarmi con un "Se lo dici tu..." Quasi non convinto dalle mie parole, che idiota.
"Smettila" gli tirai uno schiaffo leggero ma comunque sonoro dal braccio, prima che lui facesse finta di sentirsi addolorato.
...
To: harry edward styles, kensington road, Knightsbridge.Caro Harry,
ne è passato di tempo dall'ultima lettera. Non che non volessi farlo, ma sai, fra lavoro, impegni ed uscite con amici, ha iniziato ben presto a mancare il tempo materiale. Che poi, non ho mai avuto il coraggio di imbucare una sola di queste lettere. E allora perché le scrivo? Perché mi rilassa, e riesco ad immaginare un altro mondo.
Una volta una ne ho spedita, ma la tua reazione era stata talmente shoccata da farmi rinunciare a spedirne di nuove. Non ho il coraggio di confessarti a voce tutto quello che ho dentro, e so che sbaglio, ma ho timore di una tua reazione che potrebbe rovinare la nostra amicizia duratura ormai da vent'anni.
Ma un giorno forse troverò la forza di lasciarti tutte queste lettere nelle tue mani, in modo che tu possa capire quanto una persona può tenere ad un altra, a modo suo.
Non so come spiegarti brevemente quello che io provo per te, perché di breve nel mio cuore c'è ben poco; ogni singolo sorriso che mi rivolgi, manda il mio battito alle stelle, ogni sguardo, piccola attenzione che mi rivolgi, o quando ti preoccupi per me se inizio a bere un po' troppo o parlare con sconosciuti.
Non c'è niente in te che non è coinvolto dal mio cuore, niente che non mi faccia sognare nuovamente un tuo abbraccio affettuoso, o magari, le tue labbra, proprio sulle mie.
Ora voglio solo dirti grazie per l'incredibile attenzione che mi hai sempre rivolto in questi anni, per tutto l'affetto e l'ascolto che mi hai dato.
Solo, grazie per essere te, per essere così come sei, e mi raccomando, non cambiare mai.
Tutto l'amore, Grace. x
..."Buongiorno ragazza iperattiva, contenta se ti dico che rivediamo i ragazzi, e le ragazze, oggi?" Questa fu la domanda con cui mi svegliò Harry verso mezzogiorno, visto che ci eravamo addormentati verso le sei. Quando aprii del tutto gli occhi notai che aveva già preparato uno snack di primo mattino, o meglio, primo pomeriggio, portato su un vassoio in legno ed adagiato sul comodino alla mia sinistra.
" 'Giorno Haz, intanto grazie per la colazione. Mh, si dai" scrollai le spalle prendendo dal vassoio il bicchiere con il succo d'arancia per portarlo alle labbra, mentre lui rideva per non si sa cosa.
"Che ti ridi!" Gli tirai uno schiaffo dietro al collo dopo aver riposato il bicchiere sul comodino, mentre lui si massaggiava il punto indolenzito, guardandomi con un'aria finta maligna e scherzosa.
"Certo che sei felice, per me tu hai una cotta per Louis, o Niall" ripeté per la trecentesima volta da ieri notte, mentre io continuavo a smentire e roteare semplicemente gli occhi al cielo, per quanto stupido fosse quello che diceva.
"Non mi piace ne Louis ne Niall, loro sono miei amici! A me piace un altro ragazzo, okay? Contento, ora?" Quasi gridai, serrando subito la bocca appena capii quello che effettivamente avevo detto. Bene, ora mi avrebbe tormentato su questo misterioso ragazzo di cui ero innamorata, anche se non avrebbe mai capito, che quello, era lui.
"Ma allora è vero che sei innamorata!" Un sorriso incorniciò il suo volto alla mia confessione, mentre io mi sbattei una mano sulla fronte e provai in tutti i modi a mandarlo via, dicendo che avevo bisogno di andare al bagno.
"Sì, cioè no! Dai Harry vai, per favore" lo supplicai, ma non vedeva ragione.
"Okay, solo un indizio"
Ora cosa mi sarei inventata?!
"Mhh, lo conosco?" Domandò mentre io scossi la testa in senso di smentita.
"Non ci credo" puntualizzò, mentre io sbuffai e mi alzai dal letto, cercando nella borsa che mi ero portata qualcosa da mettere.
"La mia risposta l'hai avuta, ora via" lo liquidai spingendolo verso la porta, cosa che mi risultò abbastanza difficile visto il suo metro e ottantadue di altezza e 70kg di peso.
"Okay, okay, ma sappi che lo scoprirò presto" mi scompigliò i capelli con una mano ed uscii dalla stanza con un "ti aspetto giù!"Da ora sarebbero iniziati i guai...
Hey hey hey!! Scusate tantissimo la mia lunga assenza ma non ho proprio avuto modo di aggiornare! Spero solo questo capitolo vi piaccia e che la storia riscuota un po' più di letture. Grazie per tutto, commentate e vi regalo un Harry.
PASSATE DALLA STORIA "DEMANDING MAN" DELLA MIA CARA @anvchorstyles
E LASCIATELE QUALCHE VOTO E COMMENTO, GRAZIE LOVESSS!Ultima cosa, ora il mio nick wattpad è sunvsethaz e non harrysoxygen, quindi non confondetevii! Grazie ancora, aspetto vostri voti e commenti!
All the love, xx
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Knightsbridge↠HS
Ficção Adolescente«Perchè tutte queste lettere, perchè non me ne hai mai parlato?» Sbatté un pugno sul muro, facendomi sobbalzare. «Perchè lo scritto nero su bianco rimane più impresso di una mia futile parola nel tuo cuore.» Harry Styles fanfiction by @sunsethaz An...