Chapter five;

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Per farmi perdonare, ho scritto un capitolo più lungo del solito, spero vi piaccia. Lasciatemi i soliti commenti, conto su di voi, un bacio

Grace's Pov:
Mancavano pochi minuti all'arrivo di Louis. Sistemai i capelli allo specchio, e dopo un ultimo controllo, mi definii pronta. Cercai di restare il più tranquilla possibile, del resto era solo un amico, ed era un ragazzo molto alla mano. Cos'era che mi preoccupava? Harry.
Erano ben tre giorni che non ci parlavo, avevo solo avuto distinte informazioni da Niall, con cui stasera stava alla partita. Il suo carattere era sempre stato molto protettivo e possessivo, riteneva suo anche ciò che non aveva: non lo era con gli oggetti, ma con le persone. Se teneva ad una persona, per quella era disposto a dare la vita, e la mia fortuna, era di essere fra quelle. Questo spirito così protettivo mi aveva però proibito di fare parecchie cose in passato: ovunque andavo, lui era con me.
Fu forse questo ossessivo attaccamento a farmi cadere ai suoi piedi, chissà.

Il campanello mi distrasse dal mio iniziale monologo, facendomi pensare che forse stavo diventando un po' paranoica.
Aprii la porta sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi.
"Ciao, Lou. Tutto a posto?" Chiesi al ragazzo, che per tenersi caldo, aveva infilato le mani nel cappotto.
"Sì, a parte il gelo che c'è qui fuori" rise leggermente, facendomi sorridere di conseguenza.
"Immagino. Dove mi porti, man?" Sorrisi di sghembo, afferrando il cappotto.
"In un posto che non conosci- aprì le ante dell'ascensore, facendomi passare- è molto carino"
"Perfetto, spero solo non ci sia troppa caciara, vorrei parlarti" cambiai il mio tono di voce, diventando un po' più seria.
Lui annuì di conseguenza, aspettando poi che l'ascensore arrivasse al piano terra.

"Bevi?" Chiese, voltandosi verso il barista.
Annuii, rivolgendomi al cameriere "Una vodka alla fragola, grazie"
"Il mio solito" continuò lui

"Se Harry sa che ti sto facendo bere, mi ammazza" rise, sedendosi su uno sgabello al suo fianco.
"Non metterlo sempre di mezzo, posso fare quello che voglio, non è nessuno per dirmi cosa fare, davvero Lou" afferrai il bicchierino, prendendo posto accanto a lui.
"Parlo solo per esperienza" alzò le mani in difesa, riabbassandole subito dopo.
"Ne avete già parlato in passato?"
Speravo davvero di no, insomma, non volevo essere loro argomento di conversazione.
"Grace, il 90% delle nostre conversazioni riguarda te. O meglio, Harry, parla in continuazione di te" rise, stupido dalla mia reazione.
Perchè mai avrebbe dovuto parlare di me? Eravamo migliori amici, ma lui probabilmente vedeva questo nostro legame come qualcosa di davvero stretto.
"O mio Dio, è fuori di testa. Tra l'altro sono tre giorni o supergiù che non ci parlo. È troppo protettivo a volte".
"È solo affezionato a te Grace. Ti vuole davvero bene e penso per lui tu sia la cosa più importante. Sei come sua figlia o sorella per lui, te lo dico davvero, come tratta te, non tratta nessuno" bevette il liquido nel suo biccherino, invitandomi poi a prendere posto a un tavolino, per mangiare qualcosa.
Riflettei per un po' su quello che mi disse: non volevo tirare sempre di mezzo Harry, ma la curiosità era troppa e avevo bisogno di parlare con qualcuno.
"Lou, io, beh, immagino che tu sappia- leccai le labbra, prendendo tempo- che io lo amo". Dissi tutto d'un fiato, togliendomi quell'opprimente nodo in gola: era la prima persona a cui lo dicevo.
"Ne ero certo" sorrise, prendendo il menù.
"Si nota così tanto?- mi innervosii un po', nessuno doveva capirlo- non pensavo..." Iniziai a torturarmi l'interno guancia, in preda al nervosismo.
"Ascolta- posò il menù, guardandomi negli occhi, e prendendo le mie mani- devi stare tranquilla. Siate come pappa e ciccia, mi sembra evidente, ma nessuno si fa strane idee. Io vi conosco meglio, e lo capisco. Dipendete uno dall'altro, è pazzesco: quello che fai tu, fa lui, mi fa strano infatti non averlo qui" rise, passandosi la mano nei capelli, spostando lo sguardo.
"Harry non deve sapere nulla di tutto questo: siamo amici dalla nascita e non voglio che un rapporto del genere si rovini: lo conosco, non la prenderebbe così bene. Questa conversazione non c'è mai stata, okay?"
Alzò il mignolo, in segno di promessa. Sapevo di potermi fidare.

Knightsbridge↠HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora