Chapter four;

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Dedico questo capitolo alla mia cara @anvchorstyles !
-Mi scuso enormemente per la mia lunga assenza, ma sono tornata!
_________________Harry's Pov:

Grace continuava a giocare con la sua ciocca di capelli, come se si volesse distaccare da quel momento o poter sfuggire alle chiacchiere di Sarah, che si era rivelata un po' logorroica e non poi così simpatica come, invece, lei si era immaginata.

Le rivolsi uno sguardo interrogativo ma lei sembrò non notarmi minimamente. Forse dovevo smettere di controllarla così tanto.

All'improvviso Louis si alzò di scatto ed andò verso di lei, come per richiamarla a noi, e solo nel momento in cui scosse una mano fra i suoi capelli, vidi un sorriso incorniciare il suo volto.
Non riuscii a capire se la causa del suo gesto, fu un qualcosa di totalmente formale, oppure era davvero scattato in lei un attimo di felicità.
"Styles" mi accorsi solo in quel momento della voce di Niall che continuava a ripetere il mio cognome. Ero talmente avvolto dai miei pensieri che non ci feci minimamente caso.
"Uhm, sì?" Scacciai i pensieri che si erano momentaneamente accavallati nella mia mente per iniziare invece, a prestare attenzione a tutto ciò che mi circondava.
"Allora ti funziona ancora l'udito!"
Risi scuotendo leggermente la testa, non trovando parole con cui controbattere.
"Il prossimo weekend ci sarà la partita Arsenal-Chelsea, vieni?" Il tono di Niall tutto euforico.
Mi girai verso Grace come a chiederle di venire, ma lei, capendo al volo la tipologia di proposta, si limitò a rifiutare con un cenno di capo ed un sorriso.
"Okay" accettai in fine, guadagnandomi un grido d'entusiasmo dal biondo.
Rientrai così nella conversazione con Niall e la ragazza che era con lui, Mercedes, sicuramente più di buona compagnia rispetto a Sarah. La cosa che continuavo a non capire, era come Louis riuscisse sempre, in qualche modo, a strappare un sorriso a Grace. Rideva e scherzava come con me non faceva ormai più da tempo, e mi dava enormemente fastidio.

Grace's Pov:
"Anche tu andrai alla partita, domenica?" Chiesi a Louis che nel frattempo sorseggiava un po' della sua birra.
"Ti stupirò, ma no." Rispose con un sorriso, posando il bicchiere, ancora in parte pieno, di fronte a se.
"Come mai? Tomlinson che si perde una partita? Non mi suona"
"Non amo particolarmente i derby. Ed inoltre, con questo freddo, perchè andare allo stadio quando si è dotati di un maxi schermo nella propria casa?"
Non potei evitare di scoppiare a ridere a quella confessione. Era sempre se stesso, non seguiva gli altri, faceva di testa sua. E mi piaceva molto come cosa.
"Tu hai qualcosa in programma per il weekend?" Mi chiese questa volta lui, facendo scontrare i nostri occhi.
"No, in realtà. Sabato devo fare qualche giro, ma niente di che. Domenica ce l'ho libera" Non sapevo ancora esattamente che giri dovevo fare, ma di certo non sarei rimasta a casa di sabato.
"Perfetto, perciò accetti se ti propongo un'uscita al pub domenica sera, vero?"
Rimasi un po' colpita dalle sue parole, ma infondo conoscevo anche lui da tanti anni, e mi ci trovavo bene. Perciò, perchè no?
"Tranquilla, un'uscita da amici. Non prenderei mai il posto di Harry" Scherzò sorseggiando un altro po' del liquido frizzantino.
Rimasi un po' sorpresa per tutto quello che disse, ma alla fine decisi di sorvolare.
"Sì, vengo volentieri. Non mettere di mezzo Harry, non mi sembra il caso" sorrisi
"Scherzavo, tranquilla."
Annuii per poi rubare il suo bicchiere e buttare giù un sorso di birra.
Mi girai in direzione di Harry, che stava con la fronte leggermente corrucciata e la mascella tesa, mentre Niall parlava
probabilmente, da solo.

...

Usciti dall'appartamento, io ed Harry andammo verso la stazione metropolitana insieme. Nessuno dei due spicciava parola, non a caso si udivano rumori superflui come lo sbattere delle suole sull'asfalto bagnato, o il forte vento freddo.
"Quindi domenica rimani sola?" Mi chiese a quel punto Harry, come a voler iniziare una conversazione sulla quale sapeva già dove andare a mirare.
"Oh, no. Louis mi ha invitata al pub dietro casa sua, la sera. Per, uhm, non rimanere soli, mentre tu e Niall siete alla partita" vidi la sua mascella contrarsi immediatamente, quasi infastidito dalle mie parole.
"Se me lo dicevi prima, non avrei accettato"
"Non preoccuparti, posso benissimo passare una serata con un amico"
Calò di nuovo il silenzio mentre scendevamo le scale.
"Tu per domani invece, cosa hai in programma?" Chiesi questa volta io, guadagnandomi finalmente un briciolo della sua attenzione.
"Pensare Grace, pensare molto. Devo andare" indicò la metro appena arrivata, e senza neanche un saluto, sparì nella folla, lasciandomi piena di interrogativi.
"Farò la stessa cosa anch'io domani, Harry"
...

To: Harry Edward Styles
Knightsbridge

Hai ragione, a volte abbiamo solo bisogno di pensare. Chiuderci semplicemente in noi stessi e mettere in bilancia tutto quello che ci sta accadendo. È un po' come sentire il bisogno di staccare la spina e rimanere in standby, i contatto solo con i propri pensieri. Ma sai, non è semplice. Tante volte, anzi, in continuazione, cerco di mettere in ordine ciò che ronza nella mia testa, o accade nel mio cuore, quando incrocio il tuo sguardo. Ma mai ci riesco.
Una cosa di cui sono estremamente convinta, è che in qualsiasi modo la nostra vita evolverà, io avrò sempre una parte di te con me, come tu ne avrai, anche se forse in percentuale minore, una parte mia.
Un po' come una teoria scientifica, se due sistemi entrano in contatto per del tempo, si fondono, in qualche modo. A livello di sentimenti umani è un po' diverso, ma il concetto è sempre lo stesso. (...)
Ritornando all'attualità, risulti più dolce di quanto tu possa immaginare quando ti arrabbi, cerchi di essere indifferente, ma con me non puoi fare il furbo, sei geloso.
Chissá cosa hai pensato quando mi hai vista ridere con Louis... Se solo tu potessi sapere quanto conti per me, forse risolveremmo tutto. Io mi metterei l'animo in pace, e tu la smetteresti di essere così protettivo nei miei confronti. Ma non riesco a trovare il coraggio Harry, non ci riesco, la timidezza prevale su tutto.
E non voglio trovarmi con il cuore spezzato, visto che probabilmente ti metteresti a ridere o mi daresti della matta. Forse questo rimarrà un amore segreto, un amore coltivato fra me stessa e dei fogli di carta. È qui che rivelo tutto, è qui che sono la vera Grace, è qui che riesco a trovare il coraggio per esternare ciò che mi tormenta. Ma si sa, la scrittura ha tutto un suo potere. Riuscirò un giorno a consegnarti questi fogli? Forse lo farò domani, o tra un mese, un anno, o chissà, quando saremo anziani, e ci rideremo su.
In ogni caso, la certezza che voglio portarmi dietro è quella di averti sempre con me, in qualsiasi di queste opzioni. Grace, xx.

Sospirai, gettando la penna sull'ammasso di fogli pieno di pensieri, parole, emozioni, tutte per Harry, tutte per lui.

Spazio autriceeeee!
Sono tornata finalmente, con questa storia che attendeva di essere aggiornata da mesi! Spero solo che con il tempo aumentino un po' i lettori. Mi lasciate per favore qualche commento? Ci tengo molto, grazie infinite. A presto (per davvero, stavolta.) xx

Knightsbridge↠HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora