Sei un vero ladro?

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Sono le sette del mattino e sia George che John si trovano nella loro postazione, sono pronti per realizzare il loro nuovo progetto, molto difficile.
Come già descritto in precedenza, il luogo in cui questi ragazzi si trovano a vivere è un luogo molto difficile in cui crescere tranquillo, c'è sempre qualcuno pronto a scannarti per un misero soldo, o a condurti nella via sbagliata in gruppi sbagliati, dove l'unico interesse è rubare, vendere e fare i soldi, senza scrupolo verso gli altri e verso le vite altrui, è una lotta tra poveri, sia di animo che di beni. O sei schierato con il bene, e rischi che il tuo negozio possa andare in fiamme perchè ti sei rifiutato di pagare il pizzo, o fai parte della banda senza scrupoli. La posizione di John tra questi due schieramenti è molto evidente.
John e George avevano una piccola botteguccia dove vendevano gioielli ,non un negozio di gioielleria normale, no, loro due erano dei veri e propri orafi, tutti i prodotti messi in vendita erano progettati e realizzati da loro, e di certo la fantasia non mancava tra tutti e due.
-John, potresti andare a comprare qualche tramezzino, così facciamo una pausa,vedi ho molta fame, la saldatura di queste piccole lastre è stata molto difficile!
-La saldatura è stata difficile dici?Certo, ci mancava poco che facessi sciogliere prima il pezzettino di lastra e poi la saldatura, così il nostro lavoro sarebbe andato letteralmente a farsi fondere!
-Hey, mi hai appioppato la parte più difficile del lavoro!
-Metà l'ho fatto anche io!Comunque anche a me ha preso fame, vado subito Geo, intanto vedi di non mangiarti quel martello!
-Non ti prometto nulla Guru John!

L'uscita posteriore della bottega porta nell'atrio d'entrata di un grande palazzo che ha decine di appartamenti. John sta per uscire dal portone dell'atrio, quando una massa pesante quanto un elefante, o almeno così era per lui, gli piombò addosso, si girò con tutta la sua furia per poter sbraitare imprecazioni alla persona che si era appena scaraventata su di lui. L'"elefante"Era un ragazzo di due o tre anni più piccolo di lui, leggermente più alto, magrolino nonostante la sua faccia dalle guanciotte paffutelle che gli davano un aspetto bambinesco, capelli nerissimi e molto folti, due occhi tendenti verso il basso davvero troppo grandi per un uomo, color ambra all'esterno. Dalla pupilla si sprigionava un colore verde chiaro, come se un campione liquido di quel verde fosse stato liberato nel suo iride. Il suo nasino era perfettamente dritto con la punta che aveva una forma tondeggiante leggermente all'insù,le labbra carnose. Il ragazzo lo guardò con dispiacere
-Scusi la mia sbadataggine signore!
Anche se prima John si era promesso di fare una bella ramanzina al cretino che gli aveva inciampato sopra, rispose molto tranquillamente.
-Non fa nulla, la prossima volta stia più attento!
John non aveva dubbi, era il ragazzo che aveva tentato di derubare l'altra notte, ricordava perfettamente il suo volto con quei tratti somatici così delicati e quasi femminei, il suo volto gli era rimasto impresso inspiegabilmente nella testa anche se lo aveva visto per un nanosecondo.
-Dinuovo scusi....saprebbe indicarmi un negozio di alimentari qui vicino?Sono nuovo da queste parti eh...
-Certo,si trova proprio difronte al portone, appena uscirà!Comunque io mi chiamo John, John Lennon.
-Oh già scusi, ho dimenticato di presentarmi, il mio nome è Paul McCartney e credo che non ci sia bisogno di darci del lei, se non sono troppo inopportuno.
-Oh no, avremo su per giù la stessa età!Senti Paul, sei nuovo e mi sento in dovere di dirti che non hai scelto proprio un bel posto sicuro dove vivere, non vorrei farmi gli affari tuoi, ma se ne hai la possibilità scappa immediatamente da questo paese di merda.
-Oh ti ringrazio per l'accortezza ,ma vedi ehm...non posso proprio andare via da qui, e poi non l'ho scelto di certo io il paesino "splendido".
Ieri notte ho potuto constatare in prima persona che è meglio non addentrarsi in certi posti...sai, hanno tentato di derubarmi!
-Ah si?Mi dispiace!
-Non devi, alla fine il ladro mi ha ridato il portafoglio!
-Mh che strano!-John non poteva fare a meno di ridere, dentro di sè ovvio, come aveva pensato, Paul era il solito figlio di papà, ci avrebbe scommesso.
Ieri notte avrebbe rischiato la pelle, quegli uomini non lo avrebbero di certo lasciato andare dopo che aveva "visto" quello "scambio" e qui stava il problema, in realtà quel ragazzino non aveva assolutamente visto nulla e se lo aveva fatto, non si era accorto che quella era droga, in pratica avrebbe rischiato una coltellata all'addome per nulla, ma per fortuna c'era anche lui, il "ladro".
è adesso molto più ovvio quindi che John non volesse assolutamente il contenuto del portafoglio, anche se, in questo periodo male non gli avrebbe fatto. Sapeva a cosa sarebbe andato in contro quello sprovveduto che non si era accorto di nulla, e per evitargli una brutta fine decise di "rubargli"il portafoglio. Correndo via con il bottino, il derubato l'avrebbe rincorso e, arrivati in un posto più sicuro glielo avrebbe ridato e infatti il piano aveva funzionato:attirandolo a se da altre parti, lo avrebbe sicuramente salvato da un destino segnato dalla sbadataggine.
E come non si era accorto degli "scambi", non aveva neanche capito lo scopo del "furto".
-Si,sinceramente non ho capito l'atto di quel teppistello da due soldi!.-Riprese Paul imbarazzato da quel silenzio.
-Beh, forse ti ha salvato la vita!
-E in che modo?
-Mh, non saprei, era così per dire, adesso però dovrei andare Paul, arrivederci, mi raccomando!
-Certo John, spero che ci rivedremo presto!
-Senza inciamparci contro però eh!
-Ahahah!assolutamente no!

Otto anni fa John vide un ragazzino costretto a far parte di quelle bande di malavitosi, aveva uno sguardo molto buono che non si addiceva per nulla con quello che la sua vita sarebbe diventata se avesse continuato a far parte del clan, mai si sarebbe perdonato di averlo lasciato in balia dei criminali, mai avrebbe lasciato che avesse dovuto impugnare un coltellino e ferire qualcuno per una miseria, quel ragazzino non doveva vivere una vita del genere, si erano approfittati di lui, era orfano e debole, cedette alle loro minacce. Alla fine però riuscì a salvarlo da quella vita assurda perversa e pericolosa che gli aspettava mettendo al rischio la propria. Quei criminali non avevano mai potuto vedere John:non si era mai lasciato intimidire, non aveva mai ceduto alle loro minacce, non aveva mai pagato un pizzo, ma soprattutto aveva sempre avuto il coraggio di denunciare. Salvare quel ragazzino gli comportò una bella coltellata al fegato, si salvò per miracolo all'ospedale, erano riusciti a fermare tutto quel sangue che scorreva. Alla fine quel ragazzino divenne amico di John e lo è tutt'ora, George infatti adesso lavora per lui e sono inseparabili,come fratelli.

Forse è per questo che ha indossato i panni di un ladro, per salvare un altro "ragazzino".

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Salve a tutti! Spero di avervi incuriosito con la storia. Se volete lasciate un commentino, ne sarei entusiasta. Accetto anche le critiche ma  non mi uccidete!

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