Ciao a tutti!
Chiedo scusa per il ritardo, ma non ho avuto la possibilità di aggiornare prima per via della maturità. Spero di non avervi delusi. Aggiornerò prima possibile, promesso.
Un bacione!
L.
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Una brezza leggera soffiò da dietro le sue spalle, lasciando piccoli brividi che presero a strisciarle lungo la schiena. Il cimitero era deserto a quell'ora del giorno,ma ciò non la stupì. La gente preferiva di gran lunga una tazza di cioccolata calda ad una passeggiata fra lapidi e cipressi soffocanti.
Come biasimarli? Quel luogo di riposo eterno urlava freddo e tristezza ovunque si volgesse lo sguardo e il sole non accennava a baciarne il terreno, spaventato dalla coltre oscura di rami che avvolgeva la sommità del campo.
C'era solo lei là dentro, solo il rumore dei suoi passi squarciava il silenzio asfissiante del cimitero. Avvolta nella sua enorme felpa nera, Heaven fissava con sguardo assente l'iscrizione su una tomba a lei molto familiare.
KAYTLIN W. EVANS
Il tuo canto sarà la nostra
guida nelle notti più buie.
Incisa da quasi un anno, quella frase era priva di significato per Heaven. Forse speravano di lasciare vivido un loro pensiero nella speranza di dare conforto. Ma la verità era una: lei non avrebbe mai letto quelle parole, né l'avrebbero restituita alla famiglia.
Se n'era andata troppo presto, portando via con sé sogni e momenti che non sarebbero mai più tornati, e con essi una piccola parte della vita di Heaven. Per questo motivo, quasi tutti i giorni, andava a farle visita.
-Mi manchi, sai?-
Quella frase era ormai diventata il loro saluto, la loro amichevole "pacca sulla spalla".
-Certo che lo sai- abbassò lo sguardo.
Tirò su col naso e si sedette, affondando i piedi in una nicchia di muschio.
-Da quando non ci sei più sono successe parecchie cose. Partenze, nascite, morti... ma in compenso c'è ancora qualche vecchietto che non perde occasione di appisolarsi sulle panchine solitarie del parco! La vita sembra non essersi accorta della tua assenza-
Rise. Una risata vuota ma allo stesso tempo colma di malinconia.
Poi, inaspettatamente dai suoi occhi sgorgò una lacrima. L'asciugò, ma subito venne sostituita da un'altra e un'altra ancora finchè, in un batter d'occhio si trovò a singhiozzare, il respiro mozzato dal pianto e il viso sepolto fra le mani.
Un altro soffio di vento le scompigliò i capelli raggiungendo poi le sue narici. Percepì un lieve odore di latte di cocco che la riportò indietro, ai freschi pomeriggi estivi con lei.
-So a cosa stai pensando. Che senso ha stare qui a piangere come una stupida? Beh, neanch'io so perché lo sto facendo. Non conosco il perché di queste stupide lacrime, ma so perché mi reco qui ogni giorno dopo il lavoro. Sono sola, Kay e qui con te ci sono tutti i miei ricordi più belli. Tu, io e le altre-
Il suo viso si rabbuiò e il suo sguardo subì la stessa sorte. Kaytlin non era stata l'unica ad abbandonare Heaven: entrambe facevano parte di un gruppo che dal giorno della sua morte, era stato destinato a sciogliersi per sempre.
-Loro non ci sono più, Kay. Si sono lasciate tutto alle spalle e sono sparite, senza neppure salutarmi-
Sospirò lasciando che il rumore del vento sovrastasse quello dei suoi pensieri. Il suo sguardo fu catturato da un oggetto leggero che svolazzava all'altezza del suo naso. Allungò il braccio e l'afferrò. Impresse su una foto, c'erano quattro ragazze che sorridevano raggianti verso l'obbiettivo. Ragazze che Heaven conosceva bene.
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Cursed
ParanormalConosciamo tutti Satana, le cattiverie da lui commesse e il suo continuo immischiarsi negli affari degli umani. Ma pochi sanno che una delle sue "scappatelle" non è andata nel modo da egli sperato. L'errore da lui commesso prende il nome di Nefarius...