Dopo un tempo indefinito, mi rialzo da terra ed incomincio a sistemare le cose che avevo comprato. Con queste potrei sopravvivere circa un mese.
Dopo avere finito di sistemare tutto, tiro fuori da uno dei tanti scaffali un libro, Die for me, e, sedendomi in veranda, riprendo da dove avevo interrotto. Mi immergo conpletamente nella lettura, affascinata dal mondo dei Revenant e soprattutto da Vincent. Kate è così fortunata! Un fruscio mi distoglie dalla mia lagna sul perché non esiste un Vincent anche nella realtà. Alzo lo sguardo e un...lupo (?) mi viene incontro. È così piccolo, deve essere un cucciolo, ma ora sono sicura che sia un lupo. È una femmina, bellissima a mio parere: ha il manto completamente nero con una macchia bianca sull'occhio, e le sue iridi color cioccolato sono ipnotizzanti. Si avvicina cauta e lenta, per capire se le farò del male. Intanto poso il libro sul tavolino e aspetto che si avvicini. Quando è abbastanza vicina, le porgo una mano per fare in modo che l'annusi ma con mia sorpresa ci si struscia completamente contro. La accarezzo e sembra gradire così continuo così per un bel po. Il suo pelo è così morbido. Ad un tratto salta sulle mie gambe e ci si accoccola sopra, chiudendo gli occhi. La guardo sorpresa di tutta questa...confidenza. Non che non la voglia, anzi, ma mi sembra strano che si fidi di me così tanto e in così poco tempo. Beh, approfitto e continuo ad accarezzarla ed a grattarle la piccola testolina.
Alla fine, dopo aver aspettato invano che i genitori della cucciola la trovino, decido, dopo una lunga riflessione, di tenerla. La piccola si è svegliata e mi segue per tutta la casa mentre cerco dei libri che mi diano le informazioni giuste sulla sua alimentazione. Sono sicura di avercelo messo nel mio zaino! Alla fine trovo un volume abbastanza grosso de Canidi & Co. Inizio a sfogliarlo per trovare subito la sezione "lupi". Quando la trovo, cerco il paragrafo "alimentazione".
Essendo degli animali che si muovono in branco, riescono a cacciare prede di grandi dimensioni, quali cervi, renne nelle zone più settentrionali, alci, ma si cibano anche di lepri, uccelli ed in minor frequenza di carcasse. I cuccioli dalle prime settimane vengono allattati dalle madri, e dai 2 fino ai 6 mesi aspettano nella tana che i genitori tornino dalla caccia per poi cibarsi dei loro avanzi, ormai diventati morbidi e più facili da masticare per i piccoli.
Io:- E come posso sapere la tua età? - mi rivolgo alla piccola, come se fosse in grado di rispondermi.
Poi mi ricordo di aver visto in tv un documentario sul salvataggio degli animali in pericolo. Faceva vedere che dopo aver trovato questi animali feriti, li portavano dal veterinario del centro. Quest'ultimo alzava il labbro superiore della bocca, in caso fosse stato un mammifero, ed esaminava i denti. Quindi cerco di farlo anch'io. Apro la bocca della piccolina, ha i denti piccoli e poco aguzzi quindi non potrà avere più di 10 mesi.
Io:- Bene, dovrò darti della carne, allora. - penso ad alta voce.
Dovrei dare un nome alla cucciola e nella mia mente si fa spazio un solo nome: Nala. Sembra che abbia scritto sul muso questo nome.
Io:- Ehi piccola, che ne dici se ti do un nome? - la piccola scodinzola così continuo - Ti chiamerai Nala! - dico io con entusiasmo.
È una cosa nuova per me, il prendersi cura di un altro essere vivente, quindi spero di non fare troppi errori. Nala mi lecca la mano, credo che le piaccia il suo nome. Ripongo il volume che avevo sulle ginocchia e poi, vedendo che si stava facendo tardi, mi preparo solo un panino al pomodoro e per Nala scongelo una bistecca di carne al microonde. Quando fa quel tipico tiiin prendo la carne e gliela metto in un piatto di plastica, appoggiando poi quest'ultimo a terra. Entrambe mangiamo in silenzio e quando finiamo, io mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte. Nala mi guarda con gli occhioni dolci e io sbuffo divertita.
Io:- Eh va bene, vieni qui dai! - dico, dando dei colpetti sul posto affianco a me.
Lei si alza di scatto e fa un salto che le permette di raggiungere il posto in poco tempo, si accuccia e chiude gli occhi. Io la fisso per un po, studiando la sua bellezza e poi mi addormento anche io, cullata dal rumore del suo respiro regolare.
