Una stella fin troppo luminosa

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Da qualche parte, in un punto di un universo sconosciuto, nascosto nel suo oscuro angolo di paradiso, sedeva su un trono, un titano esiliato dal suo regno.
Esiliato per la sua bramosia di morte, violenza e distruzione. Per il suo amore nei confronti di colei che causa solo sofferenza e dolore.
Esiliato ormai da troppo tempo, e in tutto quel tempo che aveva passato aveva perso la stima della sua amante Morte.
Era giunto il momento ormai di rivendicare il suo potere e di riconquistare la sua adorata.
Era arrivato il momento per Thanos di ridestarsi.
Negli ultimi anni aveva escogitato diversi piani intricati per raggiungere il suo scopo, servendosi dell'aiuto di alcuni esseri inferiori a lui, per far in modo da ottenere i mezzi per essere invincibile. Ci era riuscito. O quasi; mancava solo una tessera per completare il suo puzzle; cosicché da adempiere al suo destino di diventare tiranno e sovrano dell'universo, con al suo fianco la sua futura regina Morte.
Era venuto a conoscenza che per ottenere il suo ultimo pezzo mancante avrebbe dovuto attraversare il cosmo, fino a giungere a un pianeta, simile a una piccola poltiglia di acqua e terra, che i terrestri locali la definivano "Terra".
Per un essere puro, di razza superiore come la sua, sarebbe stato un gioco da ragazzi, non aveva di che preoccuparsi.
Sapeva che molto presto sarebbe diventato il padrone di tutto, anche perché non esisteva alieno in grado di poterlo battere.
Così deciso, prese la sua astronave Santuario II e iniziò a dirigersi verso la sua meta predestinata.
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Qualche giorno dopo, uno dei satelliti in orbita dello S.h.i.e.l.d. , notò una strana anomalia nello spazio, piuttosto distante dalla Terra.
Una stella fin troppo raggiante e luminosa, che minuto dopo minuto si muoveva, viaggiava, continuava la sua avanzata verso il loro pianeta.
Il comandante Fury, a capo dello S.h.i.e.l.d. , intuì che qualsiasi cosa fosse, non portava nulla di buono.
Decise che in caso di un eventuale attacco sarebbero dovuti essere pronti, preparati, visto che una delle ultime visite dallo spazio non aveva portato molta tranquillità.
Decise che forse era arrivato il momento di rimettere su la Squadra.
Chiamò Coulson e diede gli ordini di iniziare a reclutare di nuovo il team, partendo dal primo membro più facile da reperire.
L'agente non perse tempo e si mise subito all'opera, avevano ancora un sacco di lavoro da fare.

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