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"Ci divertiremo un mondo" questo gli aveva detto Miranda "Come no" penso sarcastica Anna. Stava cercando di stare attenta a dove metteva i piedi, altrimenti si sarebbe potuta anche prendere una storta. Risalivano un sentiero discontinuo nel bosco, pieno di buche, massi e rami spezzati. Per lei era una tortura, non era mai stata molto coordinata. Ormai però, era li, non poteva tornare indietro, ne valeva la sua autostima. Specialmente per come era iniziata la giornata. Quel ragazzo era davvero insopportabile. L'aveva fatta sentire come se fosse, la ragazzina stupida e viziata arrivata dalla città. Non ci poteva credere. Non contando il fatto che, adesso camminava dietro di lei, aiutando l'unica persona viziata del gruppo. Daiana era veramente odiosa, era proprio come Miranda l'aveva descritta. Tutta un "Didino per favore", "Didino non riesco ad andare così veloce, aspettami"," Didino puoi aiutarmi", e lui, ovviamente, assecondava tutti i suoi capricci. Era proprio fastidioso. Purtroppo, il suo brutto vizio, di perdersi fra le nuvole, le gioco un brutto scherzo. Accadde quello, che non avrebbe mai voluto succedesse. Inciampo'.....inciampo' in una roccia e iniziò a cadere. Sembrava una scena al rallentatore, il suo corpo divenne instabile e perse l'equilibrio. Ora si , che sarebbe voluta sparire. Vedeva il terreno sotto di lei avvicinarsi, e lo scontro, sarebbe stato inevitabile. Chiuse gli occhi, e bam....si sentì afferrare da due braccia possenti. La stringevano così forte, come a toglierle il respire. Si costrinse a riaprire gli occhi. Subito trovò quelli verdi di David. Bellissimo. Così da vicino poi, erano anche meglio. Non erano di un verde comune, era come il verde dell'erba giovane, con qualche pagliuzza dorata. I loro corpi erano così vicini, poteva sentire benissimo il suo cuore, battere in maniera irregolare, quasi all'unisono con il suo. E il suo profumo....gli riempiva le narici. Sapeva di buono, di aria fresca, di paglia e di tante altre cose che in quel momento, il suo cervello non riusciva a decifrare.
"Grazie" gli disse trattenendo il fiato. Lui non la moldava, e lei sarebbe potuta rimanere così in Eterno.
"Prego"rispose dolcemente senza interrompere il contatto visivo. Oddio, ora sarebbe anche potuta svenire. Poi qualcuno ruppe il silenzio. Checco tossi alle loro spalle , e lui la spinse via così forte che quasi ricadeva a terra.
"Stai più attenta ragazzina. Se non sei in grado nemmeno di camminare dritta, la prossima volta rimani a casa tua" e se ne andò,lasciandola sbalordita. Ora si che si sentiva una stupida, gliel'aveva quasi fatta. Ma cos'era? Il nuovo gioco di moda oggi? Facciamo impazzire quella nuova. Ma non avrebbe mollato. Lui avrebbe visto chi era davvero Anna Carlos.
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L'angelo della morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora