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Da venti minuti, fissava il portone bianco della casa di Anna, ma non era riuscito ancora a bussare. Era arrivato un po in anticipo. Pensava fosse corretto verso la madre, visto l'ultimo incontro, ma poi , non era riuscito a muovere un dito. Stava li fermò, come uno stoccafisso. Forse sarebbe dovuto tornare a casa. Non era giusto che si concedesse il lusso di stare con lei. Era un egoista, con tutto quello che stava per accadere, lui pensava a fare lo sdolcinato. Non sapeva nemmeno se lei avrebbe fatto parte del tutto. Infondo si era trasferita li solo ora. La voce della signora Carlos tuonò dietro la porta.
"Anna sto andando. Se hai bisogno di qualcosa chiama la signora Smith. Sarò a casa per le sette"apri la porta. Quasi gli sbatteva contro, e lui si immobilizzo ancora di più.
"E tu? David vero?"
"Si...si...signora"balbetto'
"Buonasera....scusi....sono venuto.....i compiti...anna" ma che diavolo aveva detto. Che scemo!
"Aah! Dentifricio. Ho capito"
"Dentifricio signora? Non ho il dentifricio ho i compiti"
"Immagino. No era una cosa fra me E me. Va Bene, ho promesso " sembrava parlasse più a se stessa che a lui
"Quei fiori?"
"Beh sono per Anna....pensavo"
"So cosa pensavi,non puoi portarli in camera. Le piante tolgono ossigeno. Appoggiati in cucina,li sistemo io quando torno. Puoi salire, la stanza di Anna è la prima sulla destra; in cima alle scale. Stai attento a quello che fai. Prima di andare, dirò alla signora Smith che sei qui. Ti controllo capito?" Lo fissò un ultima volta e se andò. Perfetto; ora si che non poteva tornare indietro. Salì le scale in silenzio. La porta della camera era socchiusa. E dallo spiraglio, riusciva a vederla, seduta sul letto. Si concesse ancora un minuto. Era buffa. Spostava i cuscini del letto, cercando di capire qual era la giusta collocazione. Si appoggiava con la testa, e poi li rispostava. Che carina. Si vedeva che era nervosa. Cercava di mettere in ordine per lui. Ecco perché era venuto, ora che lei era davanti a lui se lo ricordava. Le piaceva da morire. Respiro' a fondo ed entrò.
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L'angelo della morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora