L'acqua era piacevolmente tiepida, ed avvolse le membra irrigidite di Cordelia con delicatezza. La ragazza si rilassò, cercando una posizione comoda nella grande vasca, e cominciò a pensare a ciò che aveva appena gustato. Il sangue di Wladimir era buonissimo, caldo e... speziato, forse? Sorrise, pensando che ne avrebbe potuto avere per sempre, come sua Imperatrice.
Stentava ancora a credere che il Principe avesse scelto lei. Aveva schiere di donne ai suoi piedi – Darkriver e non – ma quella sua domanda l'aveva fatta sentire viva, importante. Non sapeva nulla di politica, ma avrebbe avuto un valido maestro al suo fianco.
Prese un lungo respiro ed immerse completamente la testa, ravvivandosi i capelli. All'improvviso, uno spostamento d'acqua la colse di sorpresa, e fece riemergere il capo. Urlò.
Wladimir, dall'altra parte della vasca, ghignava divertito. L'acqua gli accarezzava le spalle, coprendo tutto tranne il collo e la testa. «È incredibile come una creatura così piccola possa avere così tanto fiato nei polmoni». Si stava seriamente godendo il momento, mentre Cordelia raccoglieva le gambe e si appiattiva contro l'angolo alle sue spalle.
«Che ci fai qui?». L'imbarazzo era alle stelle, ed i suoi pensieri non erano direzionati verso il perché della sua presenza, ma su ciò che l'acqua nascondeva. Scostò lo sguardo, a disagio. Non le era mai capitato di fare pensieri simili, ed aveva paura che Wladimir glielo leggesse in faccia, peggiorando la situazione.
«Visti i precedenti, ho pensato che fosse necessario tenerti d'occhio nella vasca». Probabilmente aveva scelto accuratamente quelle parole, e la ragazza si sentì sprofondare.
Le venne voglia di uscire, ma non poteva: gli occhi del ragazzo erano puntati su di lei. Il Principe la guardava, con un sorriso divertito, e lei non faceva che arrossire ed arrossire. Il suo cuore avrebbe potuto avere un arresto da un momento all'altro, per come batteva forte. Forse l'acqua avrebbe cominciato ad incresparsi, secondo le pulsazioni di quel muscolo.
Stava ancora fissando da un'altra parte – precisamente il tremolio di una candela – quando una mano le sfiorò il polpaccio. Il suo urletto provocò una risata. «Come siamo agitati», sussurrò Wladimir, avvicinandosi.
«Esci!». Non poteva essere. Chiuse gli occhi, per nulla intenzionata a guardarlo fuori dall'acqua, ma lui non si mosse. «Dovrai pur uscire», constatò Cordelia. «L'acqua si raffredderà, prima o poi».
«Non credo: arrossisci così spesso che potremmo restare qui per giorni, senza battere i denti». Sghignazzò. La osservò per un po', mentre la ragazza alternava pensieri sconvenienti ad omicidi.
Wladimir sospirò. «La tua ingenuità è disarmante. Se usciamo contemporaneamente dall'acqua, saremo pari, no?». Era serio, ora, e Cordelia si trovò ad annuire, grata di quell'accordo.
«Al mio tre», disse lui. «Uno, due, tre!».
Un increspamento dell'acqua, e la giovane si ritrovò l'unica ad essersi tirata su, mentre Wladimir rideva di gusto. Lei mise il broncio, imbarazzatissima, e stava per uscire stizzita – dato che ormai il danno era già fatto – quando sentì il ragazzo muoversi. Alzò lo sguardo ed incontrò i suoi occhi, mentre il sorriso non accennava ad andarsene dalle labbra.
«Troppo, troppo ingenua», sghignazzò.
Erano in piedi, una di fronte all'altro. I capelli di Cordelia erano bagnati, e gocciolavano sulla sua schiena, facendola rabbrividire. Non osava abbassare lo sguardo, cercando di concentrarsi sul viso di Wladimir.
Sentì la mano di lui sul fianco e, di riflesso, lo spinse via, scoprendo il corpo dalle braccia che cercavano di proteggerla dagli occhi del Principe. Inaspettatamente, il ragazzo scivolò, battendo la testa contro il bordo della vasca ed inabissandosi nell'acqua. Da lì, Cordelia poteva vedere solo una macchia indistinta rosa sul fondo. Si buttò dentro, incurante degli schizzi che avrebbero bagnato il pavimento, ed afferrò la testa di Wladimir, tirandola su.
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Cordelia - L'Imperatrice
МистикаArrivare in alto partendo dal basso non è semplice, ma con il giusto slancio ci si può provare. Ricorda: mentre scali la montagna, sognando la vetta, butta giù le avversarie. Che cadano nel vuoto, e che ci restino, perché non sta venendo forgiata u...