20 - Notizia

6.4K 738 258
                                    

Erano ormai quasi cinque secoli che Cordelia e Wladimir erano sposati. Come promesso, i due erano tornati più volte in Italia, grazie all'invenzione degli aerei. L'Imperatore, Barnabas II Bloodwood, era venuto a mancare solo qualche anno prima della fine del ventesimo secolo, diventando il sovrano che più si era avvicinato a governare per un millennio e mezzo i Demoni.

L'incoronazione era stata molto sbrigativa e sobria: l'Impero aveva bisogno di nuovi leader e la famiglia al comando era ancora troppo scossa per la morte di un marito, padre ed Imperatore.

Erano passati tre anni ormai da quando i due erano saliti al potere. Wladimir si destreggiava bene nel suo nuovo compito nell'alta società, e Cordelia riusciva a farlo ragionare su questioni spinose e non fargli prendere decisioni troppo impulsive. Ma, con una nuova coppia sul trono, c'era bisogno di rendere stabile la discendenza. Il primo in successione era Gideon, che in cinquecento anni si era rifiutato di sposarsi, e Vivian, che si era trasferita in Australia e non dava segno di voler tornare in America.

L'Uomo era diventato molto più sviluppato di prima, ma ancora non riusciva a comprendere, nel suo smisurato egocentrismo, di non essere l'unica specie sulla Terra. Gli Angeli si erano rintanati chissà dove, ed i Cacciatori avevano smesso di esercitare la loro professione quando l'Inquisizione era caduta.

Un clima perfetto per allevare un erede. Grazie alle nuove tecnologie, a Cordelia bastavano pochi minuti per vedere se davvero erano riusciti ad avere un bambino. Eppure, nonostante la voglia di tirare su una famiglia non mancasse, Wladimir era completamente assorbito dal suo nuovo incarico, e quando tornava in camera la sera, era troppo distrutto anche solo per restare sveglio.

Cordelia ringraziò mentalmente ancora una volta l'inventore del reggiseno. Altro che duro e fastidioso corsetto, questo in confronto era il paradiso. Se lo slacciò e finì di svestirsi, mentre apriva il box doccia ed si tuffava sotto il getto di acqua tiepida.

Il suo bagnoschiuma era finito, ed a quanto pare la serva che puliva il bagno non se ne era accorta. Si appuntò mentalmente di farglielo notare, e prese la bottiglietta con il sapone di Wladimir. Il profumo forte e pungente era lo stesso che sentiva sulla pelle di lui, e lo annusò un bel po' prima di cominciare ad insaponarsi. Stava passando il bagnoschiuma sulle spalle quando due calde mani avevano cominciato a massaggiarle la schiena.

«Aspetta, ti aiuto», sghignazzò...

«Wladimir!», lo rimproverò lei.

L'Imperatore alzò le mani insaponate, in segno di resa, ma il getto d'acqua le lavò quasi subito. «Non ci provare. Ti ho promesso di non entrare più nella vasca a sorpresa, ma questa è una doccia».

Cordelia gli lanciò un'occhiataccia. «È la stessa cosa».

«Beh, no. Fidati, la doccia è più scomoda. E poi... ehi, quello è il mio bagnoschiuma».

Cordelia indicò il contenitore rosa, vuoto. «Il mio è finito».

«Questo non ti autorizza a rubare il mio», disse Wladimir, ma poi il suo tipico sorriso divertito tornò ad illuminargli il volto. «Ladra, ridammelo», detto questo passò la mano sul fianco insaponato di Cordelia, togliendo la schiuma che vi si era depositata.

«Non ci provare», lo apostrofò lei.

Wladimir chiuse l'acqua ed aprì il box doccia, uscendo. Si girò e prese in braccio Cordelia, che si stava ribellando. L'uomo ebbe difficoltà con la presa, in quanto la pelle della moglie era bagnata.

«Ma che fai?!».

«Te l'ho detto che la doccia è scomoda», rispose lui, stringendola a sé e dirigendosi verso il letto.

Cordelia - L'ImperatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora