«Padre», lo aveva chiamato Wladimir poco dopo che tutte le richieste di fidanzamento vennero ascoltate. Il banchetto era appena finito, ed una ventina di persone attendeva il responso. Questo era sempre positivo, tranne casi eccezionali, che sottintendevano qualcosa di gravissimo.
Barnabas alzò un sopracciglio nero, invitandolo a parlare.
Wladimir lo guardò negli occhi, cercando di trasmettergli ciò che provava. Sussurrò, affinché solo l'Imperatore lo sentisse, dal grande trono accanto al suo. «Vi chiedo di non accettare il fidanzamento fra Cordelia Darkriver e Maximilian Blackeye». Non riusciva ad accettare di vedere il suo piccolo raggio di sole tra le braccia di un altro, nel letto di un altro.
«E perché mai?», chiese Barnabas, preso alla sprovvista. Era una richiesta piuttosto difficile da assecondare, e non ne capiva il motivo. A che scopo condannare quella povera ragazza? Se il fidanzamento non avesse avuto luogo per ordine del sovrano, ella non avrebbe ricevuto più alcuna richiesta, diventando una donna sola e senza sostentamento e protezione.
Wladimir non sapeva cosa rispondere. Aveva agito di impulso, cercando di far valere la propria autorità su qualcosa di inconcepibile come l'idea di una Cordelia impegnata.
Barnabas scosse la testa, ma dall'altra parte della grande piattaforma, su un trono più elegante e grazioso, l'Imperatrice Ludovice mise una mano su quella del marito. Lui si voltò, osservandola interrogativo, ma la donna sorrise ad entrambi e si rivolse a Wladimir: «Cerca di sistemare la faccenda entro oggi, tesoro».
L'Imperatore guardò sua moglie, dubbioso, ma lei scosse la testa e sussurrò: «Assecondalo». Un cenno della testa, e Wladimir si rilassò.
I nobili erano ancora in sala, in piedi e a disagio. Molti si chiedevano se ci fossero problemi con le coppie presentate, e tutti speravano segretamente che il fidanzamento non accettato fosse quello proposto dalla persona accanto, per puro egoismo.
«Tutti i fidanzamenti sono ben visti, ma non quello tra Lady Cordelia Darkriver e Lord Maximilian Blackeye», annunciò Barnabas, alzandosi per attirare l'attenzione. Mentre molti erano visibilmente sollevati, i genitori della coppia rifiutata parvero agitati. Per quale motivo non permettere quell'unione? Uno dei due ragazzi aveva fatto qualcosa che non andava?
Lady Josefine strinse i denti. Avrebbe fatto un discorsetto con la figlia, non appena ne avesse avuto la possibilità. Se quella piccola impertinente aveva fatto qualcosa di sconveniente, ne avrebbe portato i segni a vita. Il padre del suo ormai ex futuro genero si avvicinò e cominciò a discutere con lei delle possibili implicazioni.
L'Imperatrice, intanto, aveva fatto segno a Wladimir di defilarsi e finire ciò che il padre aveva iniziato. Il ragazzo le posò un lieve bacio sulla guancia e sgattaiolò via, oltre quel gruppetto di gente che si faceva i complimenti a vicenda per il futuro matrimonio, oltre la coppia che ora parlottava animatamente di chi fosse la colpa del 'no' appena ricevuto.
Wladimir non sapeva precisamente come cominciare, per quanto avesse avuto molte esperienze con il genere femminile, quella gli pareva una situazione differente. Si diede dell'idiota: stava avendo paura di attraversare un corridoio e bussare alla sua porta.
Prese qualche lungo sospiro e batté le nocche contro il legno. Di notte, l'ala dei Darkriver appariva più bella, libera dalla troppa opprimente luce. Quando uno spiraglio fu aperto, lui ci si infilò dentro, richiudendo la porta alle sue spalle.
Cordelia lo osservava con occhi spalancati. Aveva i capelli sciolti, e le morbide onde le incorniciavano in modo divino il viso. All'improvviso strinse le palpebre e fletté il busto, chinandosi in un inchino. A Wladimir non piaceva quando faceva così, quando sottolineava la loro differenza sociale: poteva anche essere normale per altri, ma non voleva che Cordelia fosse inclusa tra la massa di nobili lecchini là fuori.
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Cordelia - L'Imperatrice
ParanormalArrivare in alto partendo dal basso non è semplice, ma con il giusto slancio ci si può provare. Ricorda: mentre scali la montagna, sognando la vetta, butta giù le avversarie. Che cadano nel vuoto, e che ci restino, perché non sta venendo forgiata u...