1^ giorno.

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Mhhh stupida sveglia di merda,inutile aggeggio creato da satana.Il bungiorno si vede dal mattino,ovviamente non è questo il caso come si puó capire,dovrei anche cambiare suneria questa fa abbastanza cagare,comunque sia.Mi trascino verso il mio telefono che si trova sul mio comodino bianco buttando attera tutte le coperte che coprono il mio bellissimo e amato letto a due piazze,allungo la mano verso quell'aggeggio infernale, spengo quella stupidissima sveglia assillante e torno in modo piuttosto veloce nel mondo dei sogni dove mi aspetta un paziente Brad Pitt coperto solo da un lenzuolo bianco.Quanto è efficace la forza dell'immaginazione,ma questo momento dura davvero troppo poco perchè la sveglia riprende a suonare molto piú insistentemente,purtroppo non posso neanche spaccare il mio telefono contro il muro,cazzo l'ho comprato tre settimane fa con i miei soldi e non posso permettermene un altro.Quindi con molta autoconvinzione e altrettante bestemmie apro gli occhi iniziando ad ispezionare la mia adorata camera.Pareti verde acqua (il mio colore preferito) cabina armadio sulla destra e affianco la scrivania in legno dove sono posti tutti i miei disegni sparapagliati e qualche vestito,poco piú avanti la sedia comoda e girevole e un pó piú in la sulla parete si trova una porta bianca che porta al mio bagno personale mentre sulla sinistra si trovano la porta che conduce verso l'ampio e lungo corridio, dietro la porta si trova un cesto strapieno di robaccia ed esattamente al fianco di quest'ultimo si trova la spropositata libreria sempre in legno occupata per la gran parte da fogli volanti disegnati e scritti e un gran numero di album da disegno.Sempre sulla parete a sinistra c'è una 'lavagna' ,che occupa un buono spazio,scarabocchiata di disegni e roba varia mentre a centro della stanza si trova il mio fantastico letto,che possiamo tranquillamente considerare l'amore della mia vita insieme al frigo. Ai lati e davanti il letto si trovano tre tappeti morbidi e pelosi di color nero pece,come le coperte che solitamente coprono il mio letto ma che ora si trovano abbandonate atterra e al lato destro del letto il comodino con il mio telefono in carica.Mi alzo,o per meglio dire,provo ad alazarmi ma, per non far mancare nulla ai miei primi minuti di semi coscienza, inciampo e cado rovinosamente,credo di essermi rotta l'anca ma vabbè.Mi rialzo prendo il mio telefono e faccio partire una canzone dalla mia playlist e mi dirigo in bagno canticchiando "Una vita non basta" di Nesli.Entro e subito mi tolgo la maglietta xxxl con cui dormo, gli slip e mi butto sotto il getto gelido della doccia.Prendo il mio bagno schiuma ai frutti di bosco e il mio shampo alla vaniglia, mi insapono, mi sciacquo ed esco,prendo l'accappatoio che ho poggiato sulla vasca precedentemente e mi ci avvolgo come un fagottino, poi cammino verso il lavandino fermandomi peró davanti l'enorme specchio che occupa un quarto della parete,quello che vedo non mi piace ma me ne faccio una ragione non sono una a cui importa molto il parere altrui.Una ragazza sicuramente non alta, di 16 anni compiuti da poco,lunghi capelli che arrivano ai fianchi, una volta biondi ora neri con shatush arrurri chiaro,occhi verde-grigio con sfumature oro e contornati la lunghe ciglia nere,naso a patata viso normale e labbra fin troppo carnose e rosee,fisico non magro con seno non troppo eccessivo,sorrido mi piaccio cosí anche con i chili in piú,dal mio sorriso spuntano ai lati due leggerissime (purtroppo,io le adoro) fossette e un piercing: per l'esattezza lo smiley, lego i capelli in una coda alta,da dove spuntano orecchie quasi del tutto ricoperte da orecchini di ogni genere e un dilatatore di 21 mm.Mi avvicino al lavandino e mi lavo i denti in maniera accurata,dopodichè mi trucco:un leggero stato di fondo tinta per coprire le enormi occhiaie,cipria,blush per dare un pò di colorito alla mia pelle simile alla mozzarella,sembro un fantasma,un pó di mascara tanto sono giá lunghe non ne serve molto,e una sottile linea di eyeliner e il trucco è pronto, sciolgo i capelli e li lascio naturalmente boccolati come sono.Vado i camera e controllo l'ora,sono in tempo sono appena le 7.Stupido primo giorno di scuola.Vado verso la mia cabina armadio prendo una canottiera nera,leggins neri e una felpa viola leggera.Mi vesto,metto le air force bianche,prendo lo zaino ci butto dentro un album,una matita,gomma e temperino,una leggera spruzzata di profumo monella vagabonda ed esco.Percorro il lungo corridoio,scendo le scale di marmo e arrivo in cucina,dove c'è mio fratello,Francesco, giá pronto e bello a bere il caffè.
-F-"hey stronza il caffe te l'ho appoggiato sul tavolo in salotto"
-Io-"grazie tesoro sempre buono e caro,e comunque buongiorno anche a te" Sorride mentre io
corro in salotto e bevo il mio caffe extra zuccherato,corro di nuovo in cucina poggio la tazza dove c'era il caffè nel lavabo e mi fermo ad osservare mio fratello messaggiare con il suo telefono,è un bellissimo ragazzo devo dire,alto molto alto,bhe rispetto a me che sono un metro e uno sputo sicuramente,è alto sul metro e 90,spalle larghe e massiccio,non grasso peró,moro capelli ripresi da mio padre e occhi verde ghiaccio davvero stupendi ripresi da mia madre mentre io i capelli da mia madre e gli occhi,in realtá gli occhi un pó e un pó,ad esempio a mia madre quando c'è cattivo tempo diventano gli occhi grigi mentre a me diventano grigio acciaio quando sono nervosa o incazzata nera,e bhe il verde che ho io non è ghiaccio è piú caldo con pagliuzze oro e grigie.Estraggo il telefono dalla tasca della felpa,sono giá le 7 e 30 devo sbrigarmi cazzo.Saluto mio fratello con un bacio sulla guancia e mi afretto a uscire di casa,non aspetto mai i miei genitori tanto si svegliano tardi e neanche mi interessa sinceramente.Corro verso la fermata del bus,arrivata lì grido un buongiorno alle solite persone degli anni scorsi,non ne sono sicura ma credo che molti abbiano tipo borbottato un "buongiorno" o forse era un grugnito,bhe osservando le loro facce da zombie mi aspetto anche quello.Arriva il bus salgo mostrando l'abbonamento a l'autista che è davvero un gran pezzo di fregno devo dire e vado verso la fine del bus dove trovo il mio migliore amico che mi tiene sempre il posto.Emanuele che come al solito sta con le cuffiette nelle orecchie,e fa dannatamente bene visto che le ragazze davanti a noi non stanno solo parlando stanno gridando o starnazzando, come preferite.Mi siedo e lo saluto con un bacio sulla guancia,si volta verso di me e mi regala uno dei suoi migliori sorrisi che spuntano dalle sue labbra non troppo carnose ogni volta che mi vede,ma che purtroppo molto spesso non raggiunge quei due fantastici pozzi neri che ha al posto degli occhi,non sono castano scuro ma proprio neri non si distingue la pupilla,davvero magnifici,ha un fisico non proprio magro ma è comunque bello secondo me,ma lui si ostina a indossare dannate felpe xxl e jeans larchissimi che lo fanno una palletta,e ha dei capelli ricci e nero pece che lui odia ma che gli donano molto e la carnagione scura che io invidio molto.Toglie le cuffie
-E-"giorno puttana"
-Io-"giorno merda"
-E-"pronta per il primo giorno?" Un ghigno spunta sul suo viso
-Io-"non sfottere stronzo" fa una finta faccia sconvolta
-E-"perchè mai dovrei sfotterti dolcezza?"
Chiede con la faccia da schiaffi
-Io-"brutta merda hai la faccia da "io sono stato promosso e tu no" smettila"
È giá,sono stata bocciata al secondo anno di ragioneria mentre Emanuele o meglio memmy come lo chiamo io no.Lo trovo ingiusto cazzo!
-E-"è stata colpa tua e lo sai" tipica voce da rimprovero
-Io-"andiamo per qualche assenza in piú e qualche brutto voto non c'è motivo di essere cosí cattivi"
Mi guarda con una faccia sconvolta
-E-"qualche assenza? Ne hai fatte piú di 92 non sono "qualcuna in piú" e chiudiamo il discorso,adesso riposiamoci"
Io annuisco mentre un ghigno dispettoso mi increspa le labbra,si effettivamente andavo poco a scuola,ma passare 5 ore all'interno di 4 mura non è la mia aspirazione piú grande e credo neanche degli altri,ma io non ci andavo e basta.
Estraggo dalla borsa le mie cuffiette che collego immediatamente al mio cellulare,le chiacchiere idiote delle due galline qui davanti mi urta,e cerco tra la mia playlist una volta scelta la canzone la faccio partire,per l'esattezza si tratta di "take me to curch" di Hozier.Mi faccio cullare dalle dolci parole e piano piano mi lascio avvolgere dai miei pensieri.

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