LEGAMI.

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POV. DEBBY

"Corro, corro, faccio solo questo, mentre la mia mano sudata è intrecciata con la sua, sento quasi il fiato mancarmi, non ce la faccio piú, sono sfinita, le mie gambe sono doloranti per il troppo sforzo
Lui:"ti prego piccola non mollare ora, ci siamo quasi"
La sua voce è quasi inudibile alle mie orecchie, e la sua figura sfuocata a causa delle lacrime che mi riempiono gli occhi.
Non ce la faccio piú, sono stremata.
Appena voltiamo l'angolo 2 figure si parano difronte a noi arrestando la nostra corsa, non appena capisco chi sono, il mio viso si contorce dalla paura e trattengo il respiro. Ci hanno raggiunti.
Lui si mette davanti a me, mentre la sua mano tiene ancora la mia, prendo con l'altra mano la sua maglietta nera stringendola e abbandonandomi contro la sua schiena
Tizi:"dovevi darci retta ragazzino, noi ti avevamo avvertito peró"
La voce roca e cavernosa erriva diretta alle mie orecchie, il mio pianto si fa sempre piú violento mentre incomincio a sussurare le mie scuse a lui.
Uno sparo sento solo questo, un suono che riempie l'aria e che svuota i miei polmoni.
Urlo
Piango
Mi dispero
Lui cade
È in ginocchio
Provo ad aiutarlo ma non posso, non posso fare piú nulla, il suo sangue sporca le mie mani mentre le mie urla straziate riempiono il silenzio della notte, lo scuoto violentemente, poi lo abbraccio chiedendogli perdono, il mio pianto è accompagnato dalle risate cattive, malvagie e divertite di quegli stupidi figli di puttana, piango ancora piú forte"
Apro gli occhi di scatto, ritrovandomi tra le braccia di mio fratello che prova a rassicurarmi, lo abbraccio piú forte che posso e piango contro il suo petto abbandonandomi al dolore. Dopo qualche minuto, smetto e mi asciugo le lacrime, provando a riportare a un ritmo normale il mio respiro, ancora scossa dai singhiozzi chiedo scusa a mio fratello e corro in bagno.
Mi sciacquo il viso con acqua gelida, poi fisso il mio riflesso nello specchio.
Gli occhi rossi, gonfi e ancora lucidi, le labbra secche e la gola in fiamme, le guance arrossate e la fronte imperlata dal sudore, sbuffo stanca e poi mi sciacquo di nuovo il viso, come a togliere ogni traccia delle lacrime.
Torno in camera e noto mio fratello addormentato sul mio letto *povero deve essere stanchissimo* sicuramente lo è, mi dispiace svegliarlo continuamente nel cuore della notte per via delle mie urla.
Mi avvicino silenziosamente e lo compro con il lenzuolo nero che era caduto atterra, poi prendo il mio telefono...le 5 e 30, ho dormito a malapena 4 ore.
Okay, tanto non ritorneró a dormire, tanto vale prepararsi.
Mi dirigo verso l'armadio stando attenta a non inciampare in qualcosa, per via del buio, lo apro e poi inizio a rovistare. Oggi non fa troppo freddo, ma neanche caldissimo quindi estraggo da quell'ammasso di abiti: un intimo nero, un paio di shorts di jeans chiari, un paio di calze nere che arrivano fino a sopra le ginocchia,e un maglioncino largo e leggero che lascia scoperta una spalla, anch'esso nero.
Prendo degli anfibi bassi e neri e mi dirigo di nuovo in bagno.
Mi tolgo la maglia extra large che indosso per dormire e gli slip neri, passando davanti l'enorme specchio i miei occhi cadono prima sui miei avambracci, con molteplici cicatrici piú o meno profonde che nonostante il tempo continuano a far male, anche con una leggera pressione, il periodo buio della mia vita si ripercuote anche ora. Poi il mio sguardo cala sui miei tatuaggi. Una frase scritta sul fianco sinistro che recita "non sognare la tua vita, vivi il tuo sogno" e poco sotto di essa uno scaccia sogni, sotto il seno destro invece si trova la parola "heatless", sulla scapola destra invece, si trovano delle rondini, poi mi volto di schiena e arriva il mio preferito, nonchè il piú grande: occupa tutta la schiena, un groviglio di repi con qualche rosa nera e rovinata qua e lá, al centro di esso si trova uno squarcio...si chiamiamolo cosí, da dove si intravede all'interno un bellissimo teschio messicano con all'interno dell'occhio sinistro, una bellissima rosa rosso sangue, mentre dall'altro sgorgano lacrime nere. Insomma è stupendo.
I primi li ho fatti ai miei 15 anni mentre quello sulla schiena poco piú di due mesi fa, ovviamente i miei genitori non sono a conoscenza che, la loro, giá inutile figlia, si è fatta fare dei tattoo e non sono neanche a conoscenza dei miei piercing, che non sono poi tanto difficili da nascondere, il web tongue non si vede affatto, lo smiley...bhe quello si nota quando sorrido molto e quando sto qui succede raramente, ma per sicurezza lo tolgo sempre quindi non hanno modo di vederlo, quello al naso lo metto raramente, mentre i tattoo, quelli si nascondo fin troppo facilmente, i vestiti fanno bene la loro parte, ovviamente sono andata in uno studio professionale a farli, e bisognerebbe essere maggiorenni, ma conosco il propietario e bhe... possiamo dire che mi deve parecchi favori, quindi...mentre i piercing, quelli li so fare da sola, vorrei tanto diventare piercer e tatuatrice ma per fare il corso devo compiere prima diciotto anni.
Sbuffo e mi infilo nella doccia, apro il getto dell'acqua e mi beo del gelo che cala sulla mia pelle.
Prendo shampoo al cocco e vaniglia e bagnoschiuma a frutti di bosco e mi insapono con cura, mi sciaquo ed esco dalla doccia avvolgendomi con il mio caldo e morbido accapatoio.
Mi sciugo velocemente il corpo, poi prendo i vestiti e li indosso. Passo ad aciugare i lunghi capelli boccolosi *facciamoli lisci dai!* mh si dai oggi mi va...
Accendo la piastra e lascio che si riscaldi mentre passo al trucco: correttore per le occhiaie, leggero fondotinta, e tanto tanto mascara, oggi non mi va di mettere nient'altro, le mie ciglia sembrano quasi finte ora per quanto sono lunghe, e i miei occhi oggi sono particolarmente verdi. Osservo le mie labbra...ci voglio un piercing *e come lo nascondi? Magia? Ancora Harry Potter non ci sei* ma quanta simpatia oggi *sono sempre simpatica io* si certo quanto una spilla nell'occhio, e comunque non lo nasconderó.
Prendo la piastra, e inizio a passarla tra la mia enorme massa di capelli *mh, perchè non cambi colore?* sai che hai ragione? Oggi andremo da Diego e decideremo *okay ragazza!*.
Una volta finito di passare la piastra, che ha reso i miei capelli ancora piú lunghi, spruzzo un pó di profumo e sfreccio verso la mia stanza.
Mio fratello ancora accartocciato letteralmente sul mio letto, dorme beatamente, decido quindi, di lasciarlo riposare e silenziosamente recupero il mio telefono e le cuffiette per poi scendere al piano inferiore lasciando la porta aperta.
Giungo in cucina dove per mia grande fortuna non trovo nessuno, mi preparo un veloce caffè con molto, moltissimo zucchero e preparo anche qualcosa per mio fratello: biscotti gocciole, caffe macchiato, nutella e pane tostato.
Bevo e dopo aver preparato tutto mi incammino verso la mia camera, entro e poggio il vassoio con la colazione sulla mia scrivania, vado in bagno, lavo i denti accuratamente e metto lo smiley, poi scrivo un biglietto a mio fratello (hey io sono andata a scuola, questa è la colazione buon appetito e scusami fratellone, un bacio. A dopo) poggio il foglietto vicino i vassoio accendo la schermata del mio telefono che riponevo in tasca e noto con estrema gioia che sono in tempo per prendere il primo auto.
Scendo le scale prendo lo zaino e filo fuori casa senza prima aver preso le sigarette.

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