Qualcuno mi picchietta un dito sulla spalla e poi mi toglie una cuffietta,ridestandomi dai miei pensieri poco piacievoli, innervosita e incazzata mi giro
-E-"hey tesoro stai calma volevo solo dirti che siamo arrivati e dovresti scendere,non ti arrabbiare"
I suoi occhi sono fissi nei miei che probabilmente ora sono grigi
-Io-"scusami,ora scendo" il tono freddo con cui l'ho detto ha insospettito il mio migliore amico,non volevo preuccuparlo ma non mi sento rilassata e non so perchè,eppure il primo giorno non è mai stato fonte di nervosismo per me.
-E-"hey stai bene?" Noto un leggero tono preuccupato nella sua voce
-Io-"si sto benissimo tranquillo"e gli faccio un sorriso tranquillo quanto finto, per fortuna so fingere bene
-E-"d'accordo bhe andiamo al solito posto allora"
Annuisco leggermente e inizio a incamminarmi passando davanti il bar poco distante da scuola dove tutte le mattine molti, e dico molti per dire troppi,studenti si accampano per una buona mezz'ora prima del suono della campanella che segna l'inizio della lezione.
Spintonando e tirando qualche gomitata qui e lá riesco a farmi strada tra la massa informe di persone,credo anche di aver lasciato indietro qualche dente,dopo un "leggero" pugno dato da un tizio di 2 metri buoni,e non credo che un suo scusa biascicato alla cazzo possa farmi provare meno dolore...
Emanuele invece mi segue come un cagnolino fedele,per meglio dire attraversa il "corridoio"creato da me a via di bestemmie,botte e scuse a qualche ragazza un pó delicata.Bastardo lascia sempre me a prendersi le mazzate.
Con non poca difficoltá per me e fin troppa poca per memmy usciamo dalla mischia e ci dirigiamo a passo spedito verso un piccolo bar poco frequentato,prima ci andavo solo io poi è diventato una sottospecie di ritrovo per il mio "gruppo",anche se io non volevo.Era il mio posticino preferito dove passare inosservata come ho sempre sognato,anche se non si direbbe visto i miei capelli un pó bizzarri,a me piace stare sola con i miei pensieri e affogarci dentro,a volte è anche difficile uscire dal turbine dei miei ricordi,altre volte invece rimango nel mio mondo e quando qualcuno mi chiama sono come in trans e non rispondo.Conosco molto bene il propietario di quel bar,dopo un pó che ci andavo quell'uomo grosso e panciuto,con barba incolta e dolcissimi occhi castani aveva preso in simpatia quella bimbetta dai capelli biondi color del grano ,che buttava lascrime salate sui suoi tavolini,che sarei io,in fondo ci vado da quando avevo 10 anni e ormai mi sono affezionata anche io,e pensare che l'ho scoperto per sbaglio quel piccolo angolo di paradiso.Arriviamo lí Emanuele si butta a peso morto su una sedia, calandosi il cappuccio della sua felpa rossa informe sulla testa e chiudendo i sui stanchi occhi neri mentre io subito entro a salutare Carlo il propietario
-C-"piccola mia! Sei sempre piú bella,mi ricordi tanto la mia dolce figlia,come stai tesoro?" lo dice in un modo dolcissimo e con gli occhi lucidi.Sua figlia,Miriam,ha appena iniziato l'universitá trasferendosi, e anche se non è molto lontano, penso sia comunque difficile per un padre...o almeno credo
-Io-"zietto mio *lo abbraccio* è okay e tu come stai? E Miriam?"
Anche se la vedo poco mi sono affezionata alla ragazza di 21 anni, dolce e solare come suo padre,con morbidi riccioli biondo scuro e profondi occhi castani.
-C-"stiamo bene entrambi,mi manca ma sono felice per lei,si è anche fidanzata sai piccola? Lo devo ancora conoscere ma giá non mi piace" Il suo dolce faccione ora è piuttosto buffo,ha le sopracciglia folte e scure aggrottate e la bocca fine è ora una linea retta, sembra quasi infastidito,anzi lo è quindi senza più contenermi scoppio a ridergli in faccia, la mia risata gli fa fare un sorriso dolce degno di quello di un padre,a questi pensieri peró la mia risata smette e il sorriso mi abbandona mentre lui mi osserva preuccupato
-C-"tesoro mio stai bene?"la sua preuccupazione mi fa sorridere teneramente
-Io-"si zietto tranquillo,anzi stare con te mi rallegra la giorn..."
Non finisco di parlare che le sue forti braccia mi spingono verso di lui in un abbraccio soffocante,è d'avvero un uomo d'oro.Dopo qualche attimo ci stacchiamo
-Io-"* occhioni dolci alla gatto con gli stivali* zietto mio dolce sai che ti voglio tanto tanto tanto bene?"
-C-"odio quando lo fai,so giá cosa vuoi chiedermi,e sai giá che io ti diró di no ma tua farai quella cosa con gli occhi e io cederó...ancora,come sempre d'altronde"
Con un sorriso divertito sul volto allungo la mia mano verso la sua che tiene il mio solito pacchetto di marlboro light,prendo il portafogli per pagare,ma come al solito mi trucida con lo sguardo e io timidamente rimetto al posto i soldi e dopo averlo salutato e ringraziato (Non si è mai fatto pagare un pacchetto di sigarette da quando ho iniziato a fumare quindi circa 2 anni fa),esco fuori dove memmy mi stava aspettando,per meglio dire dove stava dormendo,sembra quasi in coma,tanto vale svegliarlo poi verrá disturbato lo stesso,mi avvicino lentamente e molto silenziosamente a lui,mi avvicino al suo orecchio e gli dico a bassa voce
-Io-"Hai un serpente addosso"
Per tutta risposta lui apre di scatto gli occhi,si alza ma barcolla all'indietro quindi ricade sulla sedia, che ,non reggendo scivola all'indietro con la conclusione di una bellissima caduta a culo per terra del mio migliore amico e una me che si tiene la pancia e prova a trattenere le risate...Cristo ho le lacrime
-E-"*mi trucida con lo sguardo* brutta puttana che non sei altro!che cazzo ti salta in mente?! Ho il cuore debole io!" La sua sfuriata genera ancora piú ilaritá,e non facendocela piú rotolo letteralmente a terra per le risate.
Dopo un quarto d'ora buono dove, lui smadonna e impreca contro di me,mentre io sto praticamente morendo atterra per le risate,mi rialzo accompagnata da qualche risolino isterico che non provo neanche a trattenere,e dopo esserci calmati entrambi, ci sendiamo e ci accendiamo la nostra sigaretta, con il mio adorato clipper con la bandiera inglese e aspettiamo che anche gli altri arrivino.
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SMILE❤
AléatoireLei: Bella, stronza, menefreghista, acida, però è anche dolce e simpatica. Lui: bhe solito puttaniere, bellissimo, arrogante, dannatamente sexy, popolare, dolce a volte e anche possessivo. Lei cercava di rendersi invisibile, ma non è servito a molto...