"Povero ragazzo"
Sentì qualcosa di caldo posarsi sulla sua guancia. Un forte aroma di vino caldo pervase le sue narici. Stava bene,era comodo.
Ma,dov'era?Aprì gli occhi.
Lady Brigid lo osservava sorridendo.
"Buongiorno mio signore" disse
Spostò gli occhi da quel viso stupendo verso l'alto. La volta in pietra formava un arco. Si guardò attorno. La finestra che dava sul fossato. Quel fossato. Aveva le solite pellicce di animali sulle coperte. Quelle pellicce. Possibile? Era alla Rocca di Carlisle.
Nella sua stanza.
"Milord,finalmente siete sveglio" disse tutt'a un tratto eccitata la ragazza. Cos'era tutta quell'ossequiosità? Era solo Edward. Il suo figliatro.
"Mio padre?" chiese quasi d'istinto. Stranamente scoperse che faticava a parlare. Era molto stanco.
Lady Brigid tacque.
"Milady,dov'è mio padre?" chiese di nuovo Edward.
La donna sbarrò gli occhi,poi di colpo si portò le mani sul volto e incominciò a piangere.
"Milady,calmatevi!" ordinò Edward.
Gli faceva male la testa tremendamente.
La donna si asciugò le lacrime,e di colpo si gettò sul petto di Edward,la testa sotto il suo mento,la mano che gli stringeva saldamente un braccio.
"Oh Edward. Il mio povero giovane amore. Lord Richard è morto. Ora sei tu,il Conte di Cumbraland,amore mio"
Edward si irrigidì. No,non era possibile. No. Non poteva essere!
"No!" cercò di gridare,anche se non ce la faceva.
"È così,amore mio" disse Lady Brigid,stringendolo.
"Non può essere!" e sentì le lacrime,calde,bollenti,colme di rabbia,scendergli lungo gli zigomi. Non fece in tempo a dire altro,che gli girò la testa e svenne di nuovo."Vi avevo raccomandato massima cautela,milady!" sbottò una voce maschile.
"Lo so,ma milord chiedeva insistentemente e mi pareva doveroso informarlo"
"Non prendete queste cose con superficialità. È molto malato dopo quella caduta. Dargli notizie così inaspettatamente potrebbe provocargli peggioramenti come questo"
"Ha dormito ancora. Per tre giorni" disse Lady Brigid scoppiando in lacrime.
"Su,milady. Calmatevi. Lord Edward si rimetterà presto. Le ferite alla testa stanno guarendo. Ben presto anche questi lunghi sonni passeranno"
"Cosa dovremmo fare adesso?" chiese una terza voce. Era femminile. Edward la riconobbe. Odiava quella voce.
"Cosa intendete,lady Denise?" chiese Lady Brigid.
"Oh,milady,Lord Richard è morto,il suo unico successore non può sostituirlo. Per ben due motivi: uno è evidente,non sta bene; il secondo perchè è ancora troppo giovane. E c'è bisogno di un uomo che prenda il titolo di Conte fin quando il mio povero Edward non compirà sedici anni"
"Avete sentito il Priore Charles,lady Denise. Edward si rimetterà presto. E comunque il Re farà sicuramente un'eccezione"
"Milady,ascoltate le parole di una vecchia zia che vi tiene a cuore. Sarebbe più saggio trovare un sostituto,un uomo di nobili natali e prestigio, che pensi al contado fin quando Edward non sarà in grado di adempiere al suo compito quale Lord effettivo"
"Suggerite un matrimonio,Lady Denise?"
"Si,milady"
Aveva sentito abbastanza. Trovò la forza di aprire gli occhi.
Cercò di mettersi a sedere,ma dopo tanti tentativi,crollò sul comodo cuscino di lana,esausto.
"Milord!" esclamò Lady Brigid accostandosi al letto. Gli strinse una mano,guardandolo preoccupata.
"Come vi sentite?" chiese un uomo in abito talare. Era alto,scarno. Naso aquilino e degli occhi neri penetranti. I capelli scuri ed unti circondavano quel viso pallido. Edward lo fissò.
"Oh,egli è il Priore Charles,il priore di Whitework. È un abilissimo guaritore" spiegò Lady Brigid.
"Sto bene,monaco" rispose seccamente Edward. Il priore si offese. Lady Brigid lo fissò. "Zia,cara zia,voglio vederti da vicino" disse debolmente Edward. Lady Denise giunse accanto al letto con aria altera. "Che gioia vederti finalmente sveglio,nipote" disse la zia.
"Oh davvero? Mi fa piacere che lo pensiate" replicò Edward,glaciale.
"Io sto bene. Non ci sarà bisogno di nessun matrimonio. Fin quando non riuscirò ad alzarmi dal letto,Lady Brigid amministrerà i possedimenti di famiglia,sotto il mio consiglio. E questo è quanto" concluse Edward con la frase che suo padre ripeteva spesso. Poi riprese il sonno.
Più tardi, quando il priore e sua zia se ne andarono,lo mise per iscritto e vi appose il sigillo dei Carlisle. Dopodichè consegnò la pergamena a un servitore che la ripose in un forziere nei sotterranei del Castello.
Ancora però,doveva capire cosa diavolo fosse successo.
Ma era ancora troppo stanco.
Così sprofondò nel sonno ancora una volta.
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La schiavitù dell'onore
Ficción históricaCosa avreste fatto voi? Perdere l'onore e le ricchezze per essere liberi, o rimanere sotto il giogo del Re mantenendo il potere,l'onore e le ricchezze? E se oltre a questo,voi foste stati l'ago della bilancia? Ovvero se voi foste stati l'elemento d...