11. Febbre

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Questa mattina la sentivo troppo calma... Il piccolo per tutta la sera era stato tranquillo, Atsushi è uscito per andare a lavoro prima del solito e niente sembrava fuori posto, eppure qualcosa dentro di me mi diceva che a breve avrei scoperto cosa fosse questa strana sensazione.

Visto che le volte in cui Atsuya dorme così pacificamente sono diminuite in una maniera assurda in tre mesi, a partire dal ritorno in Giappone, sentendolo così calmo ho deciso di lasciarlo dormire ancora un po' prima di svegliarlo per fargli fare colazione, ma mai mi sarei potuto immaginare cosa stavo permettendo...

Quando sono entrato nella stanza una folata di freddo mi ha fatto rabbrividire, avevamo lasciato per sbaglio la finestra aperta e tutta la camera era gelida, la cosa peggiore di tutte però è stato vedere il piccolo agonizzante nella culla. Mi sono sentito male a vederlo in quello stato, in fretta e furia ho chiuso la finestra e poi l'ho preso in braccio, era bollente, le guance completamente rosse, cercava il più possibile di raggomitolarsi verso il mio petto caldo per non sentire freddo.

L'ho coperto con una copertina in pail che avevamo nel primo cassetto della cassapanca, poi gli ho misurato la febbre e aveva circa 39.6º, mi sono spaventato a morte, per un bambino così piccolo la febbre può essere anche fatale se così alta.

Avevo paura, ero nel panico, lo strinsi e me scusandomi, come se lui potesse rispondermi, e cominciai a piangere; corsi subito dalla signora Mashiro per chiederle aiuto, e quando mi vide in quello stato mi fece subito entrare e mi aiutò.

Dopo un po' la febbre, fortunatamente, era scesa e ora stava dormendo tranquillamente nell'ovetto che usava Yukihiro quando era più piccolo. Non avevo il coraggio di girarmi verso di lui, mi sentivo la persona più orribile in tutto il mondo, e più ci ripensavo più mi veniva da piangere; cercai di trattenermi per non svegliarlo, ma appena sentii la mano della signora Mashiro sulla mia spalla e mi girai verso di lei, i suoi occhi mi fecero capire che potevo sfogarmi: mi abbracciò e, come faceva anche mia madre, mi carezzava la schiena mentre singhiozzavo sulla sua spalla.

-Non sei il primo a cui capita, tutti i genitori devono affrontare la prima febbre presto o tardi. Anche io, quando è successo a Nobara, non mi sentivo degna di essere una madre, ma con l'aiuto di mia madre e delle sue parole di conforto sono riuscita a capire cosa fare, infatti la seconda volta che si è ammalata ero preparata, quindi non preoccuparti, non sei un pessimo genitore.-

Quelle parole mi toccarono dritto al cuore, mi sentivo più sollevato e ora finalmente riuscivo a guardare verso l'ovetto, così mi alzai e lo presi in braccio, Atsuya aprì un po' gli occhi e dopo avermi riconosciuto si accoccolò tra le mie braccia stringendo con la manina la mia maglietta. Gli diedi un bacio sulla fronte e lo cominciai a cullare per farlo addormentare.

Nel frattempo Yukihiro si era avvicinato e aveva cominciato a tirarmi una gamba dei pantaloni per attirare la mia attenzione; quando mi sono girato l'ho visto con uno sguardo preoccupato.

-Achu bua?-

A quella domanda non ho potuto fare a meno di sorridere per poi abbassarmi facendogli vedere che stava meglio e che dormiva. Ha fatto un piccolo sorriso e gli ha accarezzato la fronte, per poi avvicinarsi e baciargli la guancia, subito dopo è corso via sgambettando come suo solito a nascondersi dietro lo stipite della porta a osservare.

Mi sono trattenuto pochi per pochi minuti e dopo aver ringraziato sono tornato in casa, ho messo il piccolo sul lettone e mi sono sdraiato vicino a lui coprendolo con la coperta, quando ho sentito le chiavi girare nella serratura, Atsushi era appena rientrato.

Non vedendomi in cucina a preparare il pranzo è entrato in camera e mi ha chiesto se andava tutto bene. Quando ha sentito ciò che era successo ha baciato la fronte del piccolo e mi ha abbracciato chiedendomi scusa per avermi lasciato da solo, così per farsi perdonare é andato a preparare il pranzo.

Il pomeriggio fortunatamente è andato meglio, Atsuya si era ripreso un pochino e entrambi gli siamo stati vicino per non farlo sentire troppo solo.

Di sicuro questo giorno me lo ricorderò a vita, ma per fortuna siamo riusciti a superare questo ostacolo, e sono certo che con il passare del tempo la nostra famiglia sarà la più felice di tutte.

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Ciauuuuu!!! Eccomi con un altro capitolo!

Abbastanza tristino all'inizio forse, ma si sa, la vita ha sia alti che bassi. U.U

Comunque spero tanto che anche questo vi sia piaciuto tanto! :D Continuate a votare e a commentare! ♥♥♥

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