Voglio mettere le note finali all'inizio per annunciare una cosa.Non credo la storia stia riscuotendo molto successo,anche perché le visualizzazioni sono calate. Per questo,volevo solo sapere se ne vale la pena continuare o cancellarla definitivamente.
Detto questo,vi lascio al capitolo. All The Love-A
-----
Sentiva dei 'bip' e un pianto. Il pianto di Louis,per la precisione.
Voleva aprire gli occhi,voleva svegliarsi e abbracciare il suo Louis il più forte possibile. Ma non ci riusciva.
Poi però non si sentì più nulla.
Davanti ai suoi occhi vedeva un lungo corridoio illuminato,delle porte ai lati delle pareti. Abbassa lo sguardo,notando di indossare un camice azzurro e delle ciabatte ai piedi.
Sentiva dei sussurri,sentiva delle voci. Voci che non sapeva a chi appartenevano.
Chiuse gli occhi in secondo,una mano sulla sua spalla.
Riapre gli occhi di scatto e un ragazzo è proprio davanti a lui.
Ha gli occhi di un azzurro tendente al grigio,i capelli tinti verdi e un sorriso a trentadue denti.
Harry non ha idea di cosa diamine stia succedendo.
"D-dove mi trovo?".Ha così tanta paura,vuole solo stare con Louis.
"Stai tranquillo Harry,stai tranquillo. Vuoi andare via da qui?" La voce di quel ragazzo era ovattata,quasi lontana.
"Si,voglio tornare da Louis.". Harry aveva in mente solo Louis e LouisLouisLouisLouis.
"E' un bravo ragazzo Harry,non farlo soffrire. Conosco Louis più di quanto pensi."
Harry era confuso. Non sapeva dove si trovava e in più c'era questo ragazzo sconosciuto dai capelli verdi che diceva di conoscere il suo Louis.
"T-tu,come fai a conoscere Louis?" La figura di quel ragazzo si faceva sempre più sfocata.
"Tu stai tranquillo Harry. Ti farò uscire di qui,ma ricordati una cosa. Saluta Louis da parte di Michael Clifford".
Poi il buio più totale.
Si stava quasi per addormentare,quando i macchinari che erano attaccati ad Harry cominciarono a suonare più velocemente e la mano di Harry era sulla sua.
Si era trattenuto per non urlare di gioia,l'unica cosa che urlava in quel momento era il nome dei dottori,che ben presto si catapultarono nella stanza di Harry,facendolo uscire.
Louis aveva paura.
Harry gli aveva toccato la mano.
"Il suo ragazzo è finalmente uscito dal coma,è in stato di dormi veglia in questo momento,dovrebbe svegliarsi a momenti. Quindi si affretti.".
Louis era felice più che mai,Harry si era svegliato. Harry era vivo.
Si siede sulla sedia accanto al letto di Harry,aspettando che quest'ultimo aprisse gli occhi.
Aveva aspettato due settimane quel momento.
Quello stupido incendio aveva fatto sbattere la testa ad Harry contro il pavimento che aveva contratto dei danni celebrali,
portandolo al coma.
"L-ouis. Lou".La voce di Harry risuona nella stanza,roca e graffiata dal sonno.
"Harry,amore mio. Quanto mi sono preoccupato. Temevo-" Viene interroto da un singhiozzo che gli scuote il corpo. "-Io-temevo di perderti Harry. Dio,ti amo così tanto."
Louis si era fiondato tra le braccia di Harry in lacrime,non facendo nemmeno caso alle parole appena dette.
Ma che gli tornarono in mente. Louis non era mai stato più sicuro in tutta la sua vita che in quel momento.
"Ti amo,stupido Styles".Detto questo,si fionda sulle labbra del riccio,baciandolo con trasporto.
Quanto gli erano mancate le sue labbra.
"Ti amo anche io,Lou".
Anche Harry lo aveva ammesso a se stesso. Aveva ammesso di amare Louis più di ogni altra cosa.
"Ah,e Lou? Dovrei dirti una cosa".
Lo sguardo del liscio si fece immediatamente preoccuopato.
"Mentre ero in coma,mi sono imbattuto in un ragazzo. Non so se era un angelo o meno,però mi ha detto di salutarti.
Michael Clifford,si chiamava così."
Il cuore di Louis perse uno,due,dieci,cento battiti quando udì il nome che Harry aveva pronunciato.
Michael,com'era possibile?
"Pot-tresti descrivermi questo ragazzo?" Louis lo chiese con un filo di voce.
"Capelli verdi,occhi azzurri sul grigio-".
Louis non stava più ascoltando.
Michael.
In quel momento la mente di Louis vagava agli anni prima.
In quell'anno.
A quella sera.
A quell'incidente.
STAI LEGGENDO
Locked Up In a Bubble||Larry Stylinson||
Storie d'amoreLouis Tomlinson è sempre stato uno di quei ragazzi che non se ne frega. Non se ne frega di quello che la gente pensa di lui. Soffre,quando la gente lo giudica per come si veste. Soffre,quando la gente lo giudica per come si comporta. Non riesce a so...