CAPITOLO 14

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Così,quella stessa sera,avevano salutato tutti quanti.

Avevano assicurato che si sarebbero visti tutti su Skype,quando avevano del tempo libero.

Lo avevano assicurato perfino a Mike,nonostante le poche ore insieme,avevano capito di che pasta era realmente fatto.

Erano tornati a casa come se nulla fosse.

Louis aveva preso il borsone più grande che aveva e dentro aveva messo tutti i suoi vestiti,la biancheria intima,spazzolino e

spazzola,perché "Ehi,i miei capelli sono rari,hanno bisogno di essere spazzolati varie volte al giorno". Harry gli aveva semplicemente risposto con un "Si,vabbe'.".

Un altro borsone per le sue venti paia di Vans e dieci paia di Adidas. Louis non aveva intenzione di andarsene se non portava con

se tutte le sue scarpe.

Aveva preso il cellulare e composto il numero di Harry.

"Lou,sono quasi pronto,tra trenta minuti dovrei essere da te. Scendi dalla finestra di camera tua. Ok?" L'eccitazione di Harry

era palpabile solamente dalla sua voce.

"Ok Haz,ci sarò". Dice Louis,prima di chiudere la chiamata.

Si guarda intorno,guarda la sua camera per quella che sarà l'ultima volta. Non metterà più piede in questa casa,nonostante il fatto

che con sua madre,Louis era felice.

Ma Louis amava Harry,voleva stare con lui,voleva vivere la vita al suo fianco.

Così,prende carta e penna e comincia a scrivere una lettera a sua madre e sua sorella Lottie.

Finisce di scrivere nell'esatto momento in cui il suo cellulare vibra,segno che gli è appena arrivato un messaggio.

"Sono giù amore,scendi." Sorride quando legge "Amore".

Prende le borse e le tira dalle finestra,dopo di che,esce dalla sua stanza e scende lentamente le scale,la lettera tra le mani.

La lascia sul tavolo della cucina,sarà la prima cosa che vedrà sua madre la mattina dopo.

Sale le scale e va in camera di sua madre,sul letto quest'ultima e sua sorella.

Lascia un bacio sulla fronte ad entrambe,prima di dirigersi in camera sua e uscire dalla finestra.

Harry aveva già messo le borse in macchina,aspettava Louis appogiato allo sportello.

Louis corre verso di lui e gli salta addosso,Harry lo stringe forte a lui.

Lo guarda negli occhi e lo bacia.

Non si vedevano da due ore ma già si mancavano l'uno con l'altra.

"Pronto?" Sussurra Harry sulle labbra di Louis.

"Pronto" Dice Louis,prima di baciarlo ancora una volta.


"Destinazione?" Chiede Harry sorridendo,quando mette in moto l'auto.

"Qualunque posto,basta che sono con te".

Allora Harry apre il cruscotto e prende una busta.

"Apri".

Louis apre la busta e ommioddio,sono due biglietti aerei per Roma,in Italia.

"Partiamo domani pomeriggio,stasera restiamo in un Motel. Ho scritto una lettera a mia madre."

"Anche io,ma quanto avrai speso per i biglietti? L'Italia? Insomma,i biglietti aerei costano-"

"Abbiamo anche una casa lì,amore.".

Louis resta senza parole.

"C-cosa?"

"Quando sono andato al College,avevo preso una casa a Roma in Italia,per quando avrei voluto stare per il mio conto.

Così ho pensato "Perché no?" Quindi domani partiamo per l'Italia e andremo a stare lì."

"Ti amo Harry,tiamotiamotiamo."

"Ti amo anche io,nano malefico." Dice Harry prima di baciarlo e partire.



Era mattina presto,Lottie dormiva ancora al suo fianco.

Jay quella mattina non voleva proprio alzarsi,ma doveva.

La porta della camera di Louis è chiusa,quindi Jay pensa che lui stia dormendo ancora.

Si dirige in cucina,dove trova una lettera.

Si siede sulla sedia e la apre.

"Cara mamma,

ti starai chiedendo il perchè di questa lettera,visto che pensi che sono al piano di sopra a dormire.

Ma non è così,quando entrerai nella mia stanza troverai il letto intatto,l'armadio vuoto e la scarpiera senza nemmeno un paio di

scarpe. Andiamo,mi conosci. Sai che le scarpe sono la mia vita,che ti aspettavi?

Non sono andato via perchè tu e Lottie non eravate abbastanza per me,anzi.

Ci siete state,quando a scuola mi prendevano in giro per il mio essere gay.

Ci siete state e mi avete accettato.

Ci siete state,quando Harry è andato via.

Ci siete state,quelle sere in cui la mancanza di Harry era tanta e il vuoto veniva colmato dall'alcool.

Ci siete state e vi ringrazio.

I miei sogni erano altri però,cara mamma.

Ho un ragazzo che amo e che mi ama,ero stanco dell'aria di Doncaster.

Ho preferito prendere le mie cose e andare via.

Non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che avete fatto per me.

Vi ho fatte esasperare,qualche volta vi ho anche fatte piangere,e mi dispiace.

Voglio una mia vita,mamma. Voglio una vita insieme ad Harry,voglio essere libero.

Voglio scappare dalla città e seguire il sole*.

So che sarà dura da accettare,ma tu mi hai sempre detto che volevi la mia felicità.

Io ho capito che la mia felicità è proprio insieme ad Harry.

Fai leggere questa lettera a Lottie e dagli un bacio da parte mia.

Con affetto,il vostro Louis.

Ps. Spezza le gambe da parte mia a chiunque faccia soffrire Lottie e te.".

Lottie entra in stanza nell'esatto momento in cui Jay finisce di leggere la lettera,le guance rigate dalle lacrime.

"Mamma,che succede?".

Jay porge la lettera a sua figlia,sa' che anche lei capirà. 

*:Riferimenti a Ready To Run


Writer's Corner

Allora,eccoci qui con il nuovo capitolo.

Voglio dire che questo è il penultimo capitolo di questa storia.

Ancora,grazie a tutti quelli che hanno votato e commentato.

Avremo il prossimo capitolo e l'epilogo.

All The Love-A 

Locked Up In a Bubble||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora