Ritorna da me ( #Wattys 2015)

capitolo 7

Sono in macchina con Guido siamo diretti non so dove, per tutto Il viaggio non abbiamo parlato molto, lui mi ha chiesto quanti anni avevo, cosa mi piace fare, se ho mai avuto un ragazzo, e se sonoai stata innamorata di qualcuno.

Io gli dissi che avevo 19, che la cosa che più mi piaceve fare era leggere, che non ho mai avuto un ragazzo e che non sono mai stata innamorata di nessuno.

Quando dissi quest'ultima cosa lo vidi rattristarsi come se si sentisse ferito, ma forse e solo una mia impressione.

Dopo circa mezz'ora arrivammo in un ristorante fuori città. Il ristorante era bellissimo era elegante ma molto discreto e in poi era vicino ad un lago, che quella sera era illuminato dalla luna che si rispecchiava in esso.

Entarmmo nel ristorante e subito un giovane cameriere venne verso di noi indicandoci un tavolo che Guido aveva precedentemente prenotato.

Il nostro tavolo si trovava nel lato esterno del ristorante proprio vicino al lago.

Era tutto cosí romantico l'unica cosa che mancava erano dei violinisti che suonavano una sereneta e allora sarebbe stato tutto perfetto.

Guido mi invito a sedermi spostando la sedia da sotto il tavolo per aiutarmi a sedere proprio come un vero gentiluomo, poi si sedette anche lui di fronte a me.

Il cameriere arrivò portandoci i menù io non riuscivo a distogliere lo sguardo da guidò era bellissimo,aveva un vestito addosso di alta sartoria, era di colore nero, sotto la giacca aveva una camicia nera leggermente sbottonata che lasciava intravedere i suoi addominali.

Non so chi mi sta trattenendo dal saltargli addosso.
Allora cosa prendi la voce di guido mi distoglie dai miei pensieri, sinceramente non avevo la minima idea di cosa prendere visto che il menú no l'ho minimamente aperto.

Em non saprei cosa scegliere tu cosa mi consigli chiesi cercando di non fargli capire che per sbavare si di lui non ho letto un singola lettere del menù.

Be io prendo l'aragosta e davvero buona quindi penso che potresti prenderla anche tu.

Ma non costa un po troppo l'aragosta. Chiesi io andando a guardare il prezzo sul menù.

Non per me posso permettermelo disse con spavalderia.

Va bene come vuoi anche se io sono più il tipo da pizza e cocacola e non ostriche e champagne. Dissi in tutta onestà perché era vero avrei preferito mille volte una pizzeria ma comunque va bene cosi, anche qui sto bene ma non ne il mio ambiente e come se fossi una nota stonata in una dolcissima melodia.

Lo so ed e questo che mi ha colpito di te la tua semplicità e il fatto che preferisci una piccola pizzerie con la giusta compagnia, ad un ristorante raffinato a cui no sei abituata giusto?

E come fai sapere che io sono una persona semplice se mi conosci da appena 24 ore. Chiesi, non mi ricordo di averlo conoscouto. A meno che io non l'abbia conosciuto nel "periodo buio"

Ho cara ti conosco da un po comunque ora non parliamo do questo pensiamo a goderci la serata OK? Io annui convinta.
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La serata passo nel migliore dei modi Guido era una persona fantastica, mi ha fatto ridere per tutta la sera, e mi ha fatto stare bene molto bene, neanche con Manu stavo cosi bene c'era una stupenda alchimia fra di noi.

La serata era stata splendinda e ora mi trovavo davanti casa mia stavo per scendere dalla macchina do Guido quando lui mi blocco per un polso, mi girato nella sua direzione e lo troavi un po troppo vicino al mio viso.

Grazie per la spendida serata. disse con voce roca, che mi fece venire la pelle d'oca sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra, e avevo una voglia matta di baciarlo.

E come se mi avesse letto nel pensiero guido appoggiò le sue labbra sulle mie in veloce bacio a stampo troppo breve per i miei gusti.

Grazie a te dissi in un sussuro per poi scendere dall'auto.

Dopo averlo salutato lui riparti e io corsi dentro, chiusi la porta dell'ingresso alle spalle e mi lasciai scivolare su di essa fino a toccare il suolo.

D'istinto mi misi una mano sulle labbra ripensando a quel veloce bacio.