1.Capitolo

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Gian: "Ma senti qua sta stronza ?! Credi di sapere tutto ? Ma fammi il piacere e vattene a fanculo. Le bambine qua non ci servono."
Io: "Ma chi ti caga ? Chi ti vuole ? Ah si certo quelle zoccole che ti sucano il cazzo nei bagni della scuola. Ma sai quando sei ridicolo ? Fai schifo a ogni essere femminile."
Igna: "Ragazzi calmatevi."
Gian: "Dimmi la verita, lo vuoi anche tu nella tua bocca. Fai la fila come le altre. Le ragazze lo vogliono, io glielo do. Dai bella che il bagno delle femmine e vuoto."
Gli sputo in faccia. E coglione, cosi scemo. Lui mi guarda e mi spinge contro il muro.
Gian: "Piccola puttana, come ti permetti di sputarmi in faccia ? Mo ti faccio vedere io."
Inizia a tirarmi i capelli mentre gli do dei pugni.
Pie: "Ragazzi adesso basta, ma che cazzo vi prende. Non vi ho chiesto mica di diventare migliori amici, ma che almeno non vi amazzate. "
Sbuffiamo entrambi. Gianluca si mette una sigaretta fra le labbra e l'accende. Odio le persone che fumano, ma purtroppo lo faccio anche io . Lui si avvicina a me e sorride maliziosamente. Vaffanculo perche e cosi bello ?

Gianluca e uno stronzo ma strafigo.
Occhi nocciola con un po di verde, ciuffo marrone sparato in aria, un sorriso mozzafiato. Mamma mia , mi manda in tilt.
Igna: "E che cazzo Gianlu, non vedi che la provochi a picchiarti. Lasciala in pace."
Gian: "Ah adesso vi siete messi tutti contro di me ? Complimenti belli amici che ho, vaffanculo me ne vado."
Si siede sulla moto e se ne va.
Piero e Ilaria iniziano a baciarsi, mentre Igna inizia a corteggiare Sofia. E io ? Io mi chiedo che cosa sto facendo ancora qua. Prendo le mie cuffie e vado dietro la scuola e mi siedo sul muretto. Ascolto la mia canzone preferita di sempre. Urlo e non mi senti dei Moda. Inizio a piangere. Era l'ultima canzone prima che morisse mia madre e mio padre in un incidente stradale. Indovinate chi era il colpevole di tutto questo ? Un stronzo droghato con la moto. Ecco perche odio Gianluca.
X: "Piccola perche piangi ?"
Alzo la mia testa e vedo Riccardo.
Lui e il mio ex e mi ha lasciato per una puttana della scuola.
Io: "Ricca vattene, non ho voglia di sentire le tue cazzate. "
Ricca: "Sai che non ti voglio vedere triste, anche se adesso ho una fidanzata, per me sei e sarai sempre importante."
Io: "Riccardo fammi il piacere e smettila di rompermi le palle."
Lui mi abbraccia e mi accarezza i capelli. E un bravo ragazzo, almeno quando si e innamorato di Tamara (la puttana) e stato subito sincero.
Ricca: "Vuoi parlare ?"
Io: "Si ma non adesso, ci vediamo stasera al parco."
Ricca: "Ti voglio bene piccola."
Mi guarda con un sorriso bello e quei occhi celesti.
Prendo il mio zaino e vado a casa. Non ho voglia di stare a scuola. Tanto che ci devo fare ? Vedere Piero e Ilaria mentre si baciano ? No grazie. Ho una voglia assurda di fumare. Purtroppo Lorenzo non fuma. L'unico in questa strada che fuma e quel stronzo che vedo davanti a me. Gianluca. Vado da lui e lui mi guarda stranita.
Io: "Hai una sigaretta per me ?"
Gian: "Come ? Tu fumi ?"
Io: "Si e non dire niente a Lorenzo."
Mi porge il pachetto. Ne prendo una e la metto fra le labbra. Lui mi da fuoco e mi guarda. Inizia a ridere.
Io: "Che cazzo ridi ?"
Gian: "Io ? Non lo so, diciamo che sei strana, ma questo lo sapevo gia."
Sbuffo e prendo un altro tiro. Lui prende l'ultimo e butta tutto il fumo nella mia faccia.
Gian: "Perche mi odi ? Nei ultimi anni mi odi da morire, eppure noi da bambini siamo stati migliori amici."
Io: "Ed e stato la piu grande cazzata della mia vita."
Gian: "Vedi come ragioni ? Mamma mia come sei acida, ma quel ragazzo la. Occhi celesti, non te la mai data ? E fatti una scopata,cazzo. "
Io: "Non sono cose che ti riguardano se io e Riccardo l'abbiamo fatto. Si certo, forse anche con te ?"
Gian:"Per esempio ?! Io voglio solo sesso, niente sentimenti. E come sembra anche a te manca il piacere. Io ti dico solo questo, ci proviamo e se non ti piace, lasciamo stare. "

Io: "Ma sei propio stronzo, ma come si puo stare con uno come te, non ci pensi a quelle povere ragazze che ti vogliono veramente come ragazzo, ma non ti vergogni ?"

Gian: "Sai con il tempo ti accorgi solo che con la bonta non arrivi a nessuna parte. Anzi ti usano solo e poi ti deludono."

Infondo ha ragione, quante volte mi hanno usato e poi deluso. Troppe volte. E su un fatto ha pienamente ragione. Sono stressata. La scuola, le amiche, mio fratello. Anche io volgio divertirmi. 

Io: "Vabbe ma solo sotto un paio di regole, Ginoble. 1. Niente sentimenti, sono pienamente d'accordo.  2. Solo sesso, baci e abbracci solo nel letto. 3. Nessun appuntamento. 4. Nessune scene di gelosia. 5. Questa e l'ultima: Se uno di noi dovrebbe innamorarsi di uno di noi o di un altro, questa cosa finira subito e nessuno ne parla, intesi ?"

Gian: "Sono d'accordo con te, ma prima che facciamo questo patto, ti devo dire una cosa".

Io: " Dimmi".

Gian: " Io prima di andare a letto con una ragazza, la bacio un po, per prepararmi diciamo, cosi".

Non lo ascolto piu e avvicino le mie labbra a le sue. Lui sgrana gli occhi per poi chiuderli. Mi accarezza la guancia e sorride. Mi stacco subito da lui. 

Io: "Gianluca, abbiamo detto, niente sentimenti. Smettila di fare il provolone, tanto lo so, che non sei cosi dolce e romantico come fai adesso."

Gian: "Scusami se ho usato il mio piano di sempre, mi sono dimenticato, che sei piu intelligente di quelle sceme che mi scopo di solito".

Iniziamo a ridere perche purtroppo e vero. 

Io: "Dai entriamo".

E la prima volta dopo due anni che entro in casa Ginoble. I suoi genitori erano molto amici di mia madre e mio padre. Devo essere anche sincera che sono una seconda famiglia per me, poi il fratello minore di Gianluca, Ernesto e sempre stato vicino a me. Mi tira nella sua stanza e chiude la porta. Si siede sul letto e mi tira verso se. Mi fa sedere sulle sue gambe e inizia a darmi piccoli baci sul collo. Dopo un po mi sfila la canottiera e la butta a terra. Gli sbottono la camicia mentre mi guarda il seno.

Io: "Perche non lo togli, invece di guardarlo".

Sorride e mi tira il labbro inferiore. Cerca il gancetto del reggiseno e lo apre. Mi butta sul suo letto e mi bacia il seno. 

Questa idea da "Scopa Amici" non e per niente male. Gode lui, godo io. Dopo averlo fatto ci sdraiamo accanto. 

Io e Gian: "WOW".

Gian: " Alessia ma dove hai imparato a scopare cosi, e non dirmi Riccardo, che non ci credo".

Io: " Ma che Riccardo, diciamo che sono nata porca".

Lui sorride e si accende una sigaretta. La guardo. Mi fa fare un tiro. 

Gian: "Sai che quando ci sono gli altri, dobbiamo fare finta di odiarci ancora".

Annuisco e prendo le mie cose per vestirmi.

Gian: "Sei la prima ragazza che non devo cacciare di casa, sai che sei la mia troia preferita ?"

Gli alzo il dito medio e metto le mie scarpe.

Gian: "Eddai un altro round, mi fai eccitare con quel culo".

Gli stampo un bacio sulle labbra.

Io: "Forse stasera se fai il bimbo bravo".

Sai sei l'errore piu bello della mia vita...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora