L'Orso di Markarth

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I crimini di Ulfric Manto della Tempesta

Ulfric Manto della Tempesta è considerato da molti un eroe per il ruolo che ha assunto nel soffocare la rivolta dei Rinnegati. Si dice che quando l'Impero abbandonò Skyrim, e i nativi del Reach si ribellarono (senza dubbio a causa del misero trattamento riservato loro dai nord), Ulfric Manto della Tempesta e la sua milizia intervennero per riprendersi la "propria" terra dai Rinnegati. In tutte le bravate e gli epici aneddoti composti dai cantori riguardo alle sue avventure, si potrebbe pensare a Ulfric come a un grande uomo, pari a Tiber Septim in astuzia, attitudine al comando e determinazione. Tuttavia la realtà è molto diversa. Sì, dal 4E 174-176, di fatto i Rinnegati regnarono sul Reach come un regno indipendente da Skyrim. Sì, accadde mentre l'Impero era oppresso dalle forze del Regno degli aldmeri e non poteva inviare la legione a ristabilire l'ordine. E sì, Ulfric Manto della Tempesta soffocò la rivolta senza l'aiuto imperiale. Tutto questo è vero, ma quello che i bardi spesso non dicono nelle loro storie, è che il regno dei Rinnegati fu piuttosto tranquillo durante quei due anni in cui erano al potere. Vero, furono commessi alcuni crimini contro i vecchi proprietari terrieri nord (spesso accusati di essere i più severi verso i lavoratori nativi), ma nel complesso i Rinnegati regnarono sulle loro terre in maniera equa e stavano facendo il possibile per essere riconosciuti dall'Impero come regno legittimo. Nella scia della grande guerra, potete immaginare tutte le questioni di stato che l'Impero aveva lasciato in sospeso. Prima che fosse possibile sigillare un trattato di pace con i Rinnegati, una milizia guidata da Ulfric Manto della Tempesta assediò i cancelli della loro capitale, Markarth. Ciò che accadde durante quella battaglia fu la guerra, ma gli avvenimenti successivi non furono altro che crimini di guerra. Ogni ufficiale che lavorò per i Rinnegati fu giustiziato, anche dopo la resa. Le donne native furono torturate per svelare i nomi dei guerrieri Rinnegati che erano fuggiti dalla città o si trovavano sulle colline del Reach. Quando sfondarono i cancelli, chiunque vivesse nella città, Rinnegati o nord in egual misura, venne giustiziato se non si univa a Ulfric e ai suoi uomini. "O sei con noi o sei contro Skyrim", fu il messaggio di Ulfric mentre dava ordine di uccidere chiunque non avesse risposto alla chiamata alle armi: negozianti, contadini, anziani e qualsiasi bambino abbastanza robusto da sollevare una spada. Così, quando un Impero "grato" accettò la vittoria di Ulfric e inviò dei soldati per ristabilire l'ordine nel Reach, non fu una sorpresa quando il nord domandò di legalizzare il Culto di Talos prima di fare entrare la legione. Con il caos che dilagava per le strade di Markarth e i rapporti quotidiani sulle morti in aumento, l'Impero non ebbe altra scelta che acconsentire alla richiesta di Ulfric e dei suoi uomini. Permettemmo loro di venerare Talos, in palese violazione al Concordato Oro Bianco con il Regno degli aldmeri (che riconosce la credenza elfica che Talos, essendo umano, non poteva essere uno dei Divini). L'Impero fece un errore a mettere a repentaglio un trattato che aveva richiesto così tanti sacrifici durante la grande guerra. Ma vi domando: c'era forse un'alternativa? Contro l'Orso di Markarth, Ulfric Manto della Tempesta, "No" non è una risposta plausibile

- Di Arrianus Arius Studioso imperiale

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