Chapter 5

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HARRY'S POV

"Il tuo telefono", dissi spingendoglielo sul petto, lei sobbalzò.
"Hai curiosato nel mio telefono ?" Sibilò.
"Stavo uscend-"
"Questo non ti da la ragione!" Adriana mi gridò contro.
"Tu mi hai detto che non stavi più con Colton!" Le gridai contro anche io. "Sei solo un ipocrita, mi avevi detto di non vedermi più con Hilary, e io non l'ho fatto. Sei solo una bugiarda. Nessuno ti adotterà mai."
"Non lo sono, abbiamo rotto molto prima che succedesse tutto ciò con te" urlò.
Iniziai a fissarla. "Perciò perché ti sta chiamando ?" Dissi.
"Non ho risposto, quindi non posso saperlo!" Adriana scattò in risposta.
"Dio. Non ci posso credere che tu abbia curiosato tra le mie cose. Ti odio!" Urlò correndo giù per le scale e sbattendo la porta. "Questa è la mia stanza!" Urlai in risposta.
Mi girai e vidi mia mamma con uno sguardo confuso in faccia. "Mi sarebbe piaciuta una cena tranquilla con te e tua moglie Harry", mi disse.
"Non ho fatto nulla di sbagliato" sibilai. "Mangeremo da soli."
Mi sedetti di fronte a lei e afferrai la forchetta.
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Io e mia mamma mangiammo in silenzio e Adriana non scese. Non mangia dall'ultima colazione che le ho preso in hotel.
"Ha detto che non ha risposto, Harry. Magari la dovresti ascoltare." Mia madre disse prendendomi il piatto.
Osservai il piatto intatto della cena di Adriana sul tavolo. "Sicuramente non avresti dovuto ricordarle le ragioni per cui non è mai stata adottata. È stato crudele e non necessario." Aggrottò la fronte.
Mi pulii la bocca e sospirai prendendo il piatto di Adriana. Non ero arrabbiato perché mi aveva detto di non parlare con Hilary. Ero arrabbiato con me stesso per essere così geloso. Emisi un sospiro e iniziai a salire le scale. Bussai alla porta di legno della mia camera. Tutto era silenzioso perciò decisi di aprire la porta.
"Adriana?" Chiesi appoggiando il piatto.
Potevo vedere i suoi piedi che spuntavano da sotto il letto. Mi abbassai appoggiandomi per terra, alzai la coperta e vidi Adriana giacere sotto il letto. Mi ricordo che mi aveva detto che quando da piccola era spaventata si metteva sotto al letto. Sembrava così piccola e fragile, i suoi occhi erano chiusi.
"Adriana" scossi la su spalla. "Esci di lì."
Aprì gli occhi e mi fissò mentre si alzava dal palchetto. Sospirai e le passai il piatto. Lei lo prese, iniziando a mangiare del pollo.
"Cosa vuoi?" Borbottò.
"Ho esagerato-"
"Hai guardato tra le mie cose. Per quanto ricordo sei stato tu quello che hai detto che non eravamo realmente sposati." Disse. "Ti ho detto la verità. Non so so cosa voglia Colton e non avevi nessun diritto di dire quelle cose di me e delle mie adozioni fallite."
Guardai le mie mani prima di spostare lo sguardo di nuovo su di lei. Presi il piatto dalle sue mani e posai le mie labbra sulle sue, i suoi occhi erano chiusi e i miei li seguirono pochi secondi dopo. La feci appoggiare gentilmente sul pavimento. Potevo sentire il sapore di menta del suo lucida labbra. Le mie mani afferrarono la sua vita mentre la avvicinavo a me. Velocemente lei si scostò con un cipiglio sul suo viso perfetto.
"Cosa diamine era quello?" Sospirò.
Sogghignai pizzicando le mie labbra e togliendo il rosso da esse. "Era qualcosa che ti è piaciuto."
"To odio." Disse.
"Senti Adriana-"
"Lasciami da sola."
"Ti ho chiesto scusa, cosa vuoi di più?" Urlai.
Si ritrasse a causa della mia voce alta e un cipiglio si formò sul suo viso. "Voglio che tu smetta di essere uno stronzo. Stai facendo diventare tutto ciò troppo difficile. Tutto ciò che sei è miserabile per me."
"Non sono miserabile-"
"Sei arrabbiato e miserabile tutto il tempo" Adriana disse girandosi.
Non sono arrabbiato. Sono geloso. "Mi dispiace. Dormirò sul divano stanotte." Afferrai i miei vestiti e una coperta mentre scesi le scale.
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Adriana's POV
"Oh, amo decorare l'albero!" Anne sorrise mentre finiva di spruzzare la neve finta.
Era il giorno dopo la litigata e io non avevo parlato con Harry per tutto il tempo. Non aveva nessun diritto a parlare delle mie adozioni fallite e non potevo fare nient'altro che arrabbiarmi pensandoci. Posai la palla sull'albero e mi imbattei in Harry mentre mi giravo. Guardò in basso verso di me e mi passò un altra palla senza dire niente.
"Quando era bambino Harry indossava sempre una tutina e decorava l'albero! Dovremmo tutti indossare delle tutine!" Anne sorrise rompendo il silenzio.
"Non credo che le vendano della mia taglia. Ovviamente le venderanno della taglia di Ads." Disse usando il mio soprannome. La sua mano poggiata sul mio corpo coperto da una tuta che aveva il cappuccio da orso. Harry fece un piccolo sorriso e mi guardò.
"Credo che sarebbe carino." Dissi prendendo un'altra decorazione dalla scatola.
La misi sull'albero. "Credo che potremmo provare a trovarne una della mia taglia."
Le sue braccia si strinsero intorno alla mia vita e mi avvicinò a lui. Il profumo del suo dopo barba mi riempì le narici. Mi baciò la fronte e sapevo che si stava scusando ancora senza dire niente.
"Ti amo." Mentì.
La sua voce era dolce e più forte di un sussurro. I suoi occhi verdi erano caldi e sorrise mostrano una fossetta.
"Ti amo anch'io." Sussurrai prendendo un'altra palla.
I suoi occhi guardarono sua madre che stava sorridendo mente il forno suonò. "Oh, devono essere i biscotti!" Corse verso la cucina e Harry sospirò.
"Ok. Ho sbagliato. Mi dispiace." Disse mentre faceva scorrere una mano tra i suoi capelli. "Non posso sopportare di vederti arrabbiata con me tutto il tempo e questo non può andare avanti per un anno."
"Lo so. Scusa-"
"Ads non ti devi scusare." Ecco di nuovo il mio soprannome. In realtà mi piaceva molto che lo usasse.
"Lo so. Mi dispiace." Mi coprii la bocca e lui rise.
Presi un profondo sospiro. "Scusa se hai dormito sul divano." Sussurrai.
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Harry's POV
"Me lo meritavo." Alzai le spalle e Adriana guardò verso l'albero e poi i suoi piedi.
"Puoi dormire sul letto, lo sai. Non è come se fossimo vincolati per tutta la vita. Disse.
Volevo solo prendere il suo piccolo corpo tra le mie braccia e baciarla. Volevo soltanto raccontarle delle barzellette stupide e sapevo che solo io e lei le avremmo trovate divertenti. Volevo che fosse mia. Ma non era importante, lei mi avrebbe lasciato dopo un anno. Non lo era. Dovevo sopportare i miei sentimenti mentre sapevo che lei non sarebbe tornata nemmeno in un milione di anni. Mi doveva odiare. Mi stavo comportando da stronzo con lei ma non volevo che pensasse che mi piacesse. Non volevo che lei sapesse.
"Harry." Adriana si aggrappò al mio braccio. "Tua mamma vuole sapere se puoi andare a prendere il caffè."
"Vieni con me vero?" Chiesi.
"No."
Misi il broncio facendola ridere. "Um. Non devi vedere Colton giusto?"
Si spostò alla mia domanda. "Ho risposto al telefono ieri sera. Voleva che ci vedessimo a Capodanno. M abbiamo una festa a casa di Selena quindi gli ho detto che ero occupata. Non volevo mentirgli. Ha smesso di chiamare dopo questo. Ma conosco Colton. E se vuole parlare con me- troverà un modo."
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Adriana's POV
Era una specie di bugia. Ho detto a Colton che sarei stata alla festa di Selena e lui mi ha detto che ci saremmo visti lì. Solo che non potevo dirlo ad Harry. Non volevo litigare di nuovo con lui. Annuì chiaramente felice per la mia bugia. Afferrò il suo cappotto e prese l'ordine di sua mamma e il suo.
"Cosa vorresti piccola?" Mi chiese.
"Un caffè freddo alla vaniglia. Mezzo latte mezzo crema, zucchero extra. Un sacco di zucchero. Come se dovessi riuscire a vedere un sacco di zucchero da un kilometro di distanza." Dissi.
Buttò la sua testa all'indietro e rise per il mio ordine. Lo spinsi giocosamente. "Sono seria!"
"Tu vuoi il diabete!" Ridacchiò.
"È solo il modo in cui mi piace il mio caffè." Alzai le spalle.
Ridacchiò e andò verso la sua macchina, io chiusi la porta dietro di lui. Presi un biscotto dal piatto e Anne mi sorrise.
"Quindi, com'era Parigi?" Chiese.
Mi morsi il labbro. "Si...lui aveva organizzato un sacco di appuntamenti." Dissi. "Mi sono ammalata nel mezzo della vacanza ma Harry si è occupato di me."
Anne sorrise. "Sono così felice che abbia trovato qualcuno che non sia quella Taylor. Non mi piaceva molto, era solo una grande falsa. Tutto quello che voleva era la fama di Harry e scrivere una canzone su di lui." Anne disse. "Ero così preoccupata che non avrebbe riuscito a trovare nessun altro."
Anne sorrise. "Ma l'ha fatto! Sono così felice che voi due stiate insieme." Sorrise. "Guarda, sto piangendo e non è nemmeno il matrimonio!"
Sorrisi e guardai le mie mani. "Tuo figlio è davvero un bravo ragazzo. Si preoccupa sempre per tutti," Sorrise. "È sempre disposto ad aiutarmi. È semplicemente...perfettamente perfetto."
Anne sorrise chiaramente fiera di sentire queste cose di suo figlio. Non stavo mentendo. Harry era perfettamente perfetto. Era bellissimo...sembrava sempre che fosse appena uscito da una rivista. Se ignori il suo atteggiamento, era un gentleman. Mi apriva sempre la porta era si occupava sempre di me anche se era una relazione falsa. Sembrava come se volesse che fosse vera.
"Parla sempre di te, sai?" Anne sorrise. "Mi chiamerebbe nel mezzo della notte mentre tu dormi o mentre sta cucinando la colazione. Parlerebbe sempr di te." Disse. "La scorsa notte dopo la vostra litigata abbiamo preso un tè e tutto ciò che faceva era parlare di te e di quanto fossi adorabile."
Arrossii. "Ci tiene davvero a te, Adriana. Sono così felice che sia con te."
"Sono a casa!" Harry urlò.
Arrivò in cucina. "Sta nevicando, hai mai visto la neve prima, amore?" Mi chiese poggiando il caffè sul tavolo.
Scossi la testa. "No, ho visto solo della neve finta." Alzai le spalle.
Harry rise e afferrò la mia mano, mi portò verso l'uscita sul retro dove si poteva vedere la neve che cadeva. Sorrisi e sentii qualcosa di freddo colpirmi la schiena e vidi Harry in piedi con una palla di neve in mano.
"Harry!" Urlai prendendo della neve e tirandogliela.
Rise e si nascose dietro sua madre. "Non è giusto!" Dissi.
"Vieni a prendermi!" Urlò. "When you're ready come and get it na na na na." Cantò.
Ridacchiai e Anne si mosse velocemente. "No!" Dissi vedendo lo sguardo di Harry.
In un secondo mi aveva spinto sulla neve cadendo sopra di me. Iniziai a ridere mentre stavamo sulla neve candida. Ridacchiai mente mi metteva della neve nella maglietta. Sogghignai e mi girai spingendolo a terra. Afferrai della neve e la misi nella sua maglia e rise mentre io mi alzavo.
"Bel tentativo." Disse nel mio orecchio abbracciandomi da dietro e io Risi nascondendo la mia faccia fredda nel suo collo. "Hai freddo?"
"La neve finta è calda." Sorrisi.
Sogghignò e io circondai la sua vita con le mie gambe mentre mi portava dentro.
"Harry stai portando la neve ovunque!" Anne disse mentre lui rideva e mi baciava la mascella e mi mordeva le labbra.
"Ci stavamo divertendo mamma!" Disse.
Tolsi le mie gambe dalla sua vita e un piccolo grugnito uscì dalle mie labbra mentre pensavo ai dieci minuti appena trascorsi. Non stavo fingendo. Stavano nascendo dei sentimenti verso qualcuno che mi avrebbe lasciato in un anno.

Fake Husband // Harry Styles [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora