Capitolo 6
Domande senza risposta...
La testa iniziò a girarmi vorticosamente, tutto ciò intorno a me iniziò ad annebbiarsi, non riuscivo a credere a quelle parole...
Com'era possibile? Come potevo appartenere ad una importante famiglia di pirati se io non ne avevo mai visto uno?
Bhe...fino ad allora.
"Jack ne sei sicuro?"
Chiesi con un ansia che mi creava un nodo in gola.
"Sicurissimo gioia"
Rispose Jack sicuro di quello che stava dicendo.
Rimasi impietrita per qualche minuto,poi mi alzai dalla sedia, la testa era annebbiata da una bufera, ero confusa,immobile,il respiro affannoso.
"Per favore Jack potresti portarmi alla mia stanza?"
Jack annuì pensieroso, mi scrutava in volto e notò la mia angoscia e mi accompagno senza proferire una parola.
La camminata durò pochissimo perché la stanza si trovava affianco a quella di Jack.
Il capitano aprì la porta ed io entrai, mi voltai verso di lui e gli sorrisi.
"Grazie"
Jack si avvicinò e si fermo a qualche passo da me, mi fisso negli occhi e mi accarezzò il volto molto delicatamente con il palmo della mano,continuando a guardarmi negli occhi.
"Stai bene?"
Chiese premuroso
"No, ma starò bene"
Gli sorrisi dolce, e lui mi ricambio quel sorriso con un piccolo bacio sulla guancia.
Si stacco e se ne andò chiudendo la porta.
Rimasi lì, immobile a fissare quella porta,mi toccai con il palmo la zona dove Jack mi aveva baciato,e l'accarezzai, quel bacio aveva provocato innumerevoli sensazioni,il mio stomaco era un groviglio di emozioni forti che non riuscivo a decifrare, il mio cuore in quel momento iniziò ad aumentare i battiti e la mia gola si seccò all'improvviso,la mia testa ricominciò a girare più di prima, ero confusa più di prima, e non so se riuscivo a controllare tutto ciò.
Prima la mia famiglia e poi Jack...
Sprofondai sul letto e osservai il soffitto con molto interesse e iniziai a ripensare a tutto ciò che Jack mi aveva detto.
Mio nonno un pirata? Mio padre un pirata? Come poteva essere? Perché non mi avevano detto nulla?
Succedeva sempre così, io ero sempre l'ultima a sapere le cose...
Mentre il circolo vizioso nella mia mente era in pieno movimento,mi addormentai.
Dopo una dormita durata tutto il pomeriggio mi alzai, ancora nella confusione più totale, e mi guardai intorno come se non riuscissi a riconoscere ciò che mi stava intorno ma poi tutto torno alla mente la festa,Jack,i soldati,le rivelazioni...
Uscì dalla mia stanza e mi recai sul ponte,ormai il sole era tramontato da un pezzo ed aveva lasciato spazio a una meravigliosa luna che illuminava l'acqua che si frastagliava contro gli scogli e la nave.
Mentre osservavo tutto ciò notai una figura molto familiare che si avvicinava.
"Dovresti smetterla di cercare di spaventarmi, prendendomi alle spalle, Capitano..."
"Hai ragione"
Fece uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
Jack si avvicino e si fermo di fianco a me guardava la luna molto affascinato quanto me.
"Come stai?"
"Sto bene...Jack"
Chiesi senza voltarmi verso di lui.
Cosa che lui fece.
Mi osservava attentamente e scoprì che quello che avevo detto non era vero.
"Gioia ti si legge in faccia che non è vero."
Disse mostrando un sorriso sghembo
"Hai ragione...ho mentito, non sto bene, mi sento confusa, non riesco a capire, e come se tutto intorno a me avesse un viso nuovo,sto cominciando a vedere tutto ciò intorno a me con occhi diversi. Scoprendo che questo faccia parte o abbia fatto parte della vita della mia famiglia mi rende, non so, mi sento delusa forse...perché non me l'abbiano detto."
Dissi sempre osservando la luna,poi mi voltai verso Jack che mi fissava ancora e per un attimo ci guardammo intensamente, ci avvicinavamo, sempre di più fino a che quella magia non scomparve...
"Capitano!"
Jack si staccò subito da me e guardò in malo modo il suo primo ufficiale.
"Signor Gibbs!"
"Si,Capitano!""E questo il modo di interrompere il vostro Capitano mentre sta nel bel mezzo d'una conversazione con una gentile donzella..."
"Mi perdoni Capitano ma è una cosa urgente"
"Di cosa si tratta??"
"E che mio dovere informarvi,che sia meglio,ora,salpare perché le autorità hanno un mondato di cattura su di voi e la damigella"
Spalancai gli occhi talmente tanto che ci mancava poco che mi uscissero dalle orbite.
Jack muoveva freneticamente le braccia e iniziava a sparare ordini a più non posso,facendo muovere una miriade di marinai,che scattavano solo al suono della sua voce.
Era davvero impressionante...
All' improvviso spalancarono le vele e la nave pian piano cominciò ad allontanarsi dalla costa.
E io guardavo,affascinata ma anche molto triste, la città in cui ero nata e cresciutama che per me nascondeva tanti segreti e domande ancora celate nel mistero. Il mio viaggio ora aveva uno scopo, togliere la maschera del mistero a tutto ciò che si nasconde dietro al passato che riguardava la mia famiglia.
Chi ero io? La mia famiglia è una famiglia pirata?
Ma d'altronde a tutto ciò finalmente avevo ciò che avevo sempre desiderato...La libertà.
Angolo Autrice
Salve ragazze eccomi finalmente! Dopo il viaggio è stato traumatico rimettermi in moto,azionare il cervello e inventare cose nuove per la storia ma purtroppo c'è la scuola che occupa maggior parte del mio tempo e mi impedisce a volte di dedicarmi completamente a voi e alla trama. Lo so non è molto ma io questo capitolo lo definisco uno di "Passaggio" quindi cercherò di essere subito veloce con i tempi e pubblicarvi un nuovo capitolo. Mi siete mancati in vacanza!
Un bacio e al prossimo approdo!