Le montagne di Nevebronzea

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NeveBronzea è l'unica regione dove I nani si sarebbero potuti stabilire.
Montagne, rupi, miniere e avvallamenti sono l'habitat perfetto per loro. La capitale, Akmourne, era circondata da catene montuose, questo la rendeva un punto ben protetto e al sicuro da qualunque insidia esterna. Infatti la battaglia di Nephelim non l'ha scalfita minimamente, e le imponenti strutture naniche perduravano ancora dopo centinaia di anni.
La loro architettura non aveva nulla a che vedere con i splendidi palazzi adornati di guglie presenti sul territorio di  Nalram, ma secondo Tharduin, questo è un bene. Ci sono voluti innumerevoli sforzi per costruire la città, ma le sue imponenti fondamenta e le mura che la circondano hanno dato I loro vantaggi. Nessun Draconide è mai riuscito a impossessarsi delle inimmaginabili ricchezze riposte al sicuro nelle cassaforti della ForgiaSprezzante, la gilda dei nani.

Tharduin era in fermento, l'anno precedente aveva finito " il viaggio", il periodo di 12 mesi che ogni nano deve affrontare dopo aver compiuto I 18 anni. Lo scopo del viaggio è quello di formare il giovane insegnandogli a sapersela cavare fuori dalle mura, anche se I nani fuori alle mura non avevano proprio nessuna intenzione di metterci piede. Il viaggio inizia al compimento dei 18 anni, il giovane viene accompagnato sulla vetta più alta di Nevebronzea, gli viene dato un mantello, un accetta e uno scudo e viene lasciato alla sua sorte. Solo coloro che tornano dal viaggio, possono procedere al conferimento del martello. Tutti gli altri, probabilmente venivano sbranati da un orso o morivano di fame.

<<Allora, Tharduin. Sei pronto a ricevere il tuo martello?>>

Se avesse dovuto dire da quanti anni aspettava quella frase, avrebbe risposto da sempre. Possedere il proprio martello per I nani è sinonimo di iniziare a essere considerato come un adulto, e poter servire la causa nanica offrendo anche la vita, se necessario.

<<Certo che si, Gharud. Stasera festeggeremo con Amaster e gli altri, finalmente>>

<<Non vedo l'ora, sento già l'odore delle botti di birra che mi aspettano>>

<<Non fare l'esagerato come al solito, vecchio ubriacone. Adesso pensiamo a finire di mettere al sicuro questo carico>>

I due stavano lavorando in miniera, il lavoro a tempo pieno a cui tutti I nani devono assolvere. Le miniere di Akmourne erano ricolme di diamanti, e I nani le raccoglievano da quando hanno memoria. Riuscivano  a sopravvivere grazie all'allevamento, alla caccia e agli scambi commerciali. Di sicuro, i Mint non mancano. La loro enorme ricchezza gli permetteva di essere sempre in posizione privilegiata con I mercanti delle altre città e delle altre razze, e di ottenere sempre quello che volevano al giusto prezzo.

<<Quanti pensi che siano questi?>> disse Gharud.

<<Secondo me saranno 20 chili, senti quanto è pesante questo carrello>>

Ogni carrello percorreva I binari facenti parte di una fitta e complicata rete, ognuna di essi aveva ad una estremità il giacimento e dall'altra l'ingresso alla ForgiaSprezzante, dove I beni preziosi venivano classificati e conservati in base alle loro caratteristiche naturali e alla rarità.
Tharduin spingeva da dietro, una goccia di sudore gli cadde  sul braccio. Il processo di estrazione è duro, ma sentire quell'odore di polvere da sparo causato dalle esplosioni generava in lui un senso di benessere che lo faceva sentire a casa. Quello poi era un giorno importante, perchè ci sarebbe stata la cerimonia che gli avrebbe conferito il segno distintivo dell'appartenenza alla razza dei nani, il martello. Dopo poco giunsero alla fine della miniera, e si fermarono per un po a respirare aria pulita.

<<Peew, che faticaccia! Almeno abbiamo fatto un buon lavoro>>

<<Ehi voi! Vi sembra il modo di trasportare I diamanti questo? Avete perso un sacco di esemplari lungo la via!>> si sentì dire alle loro spalle.

Storie di Nalram Vol. 1: L'ira dei DraconidiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora