Appena uscito da palazzo, Mistal dovette coprirsi gli occhi; i raggi del sole gli impedivano di tenerli aperti. Non appena si abituò alla luce, guardò i tre nani che non sembravano minimamente toccati dal repentino cambio di illuminazione.
<<Come fate a non rimanere infastiditi dal sole?>> chiese con curiosità.
<<Ragazzo, noi siamo nani. I nostri occhi sono abituati a questi cambiamenti; entriamo ed usciamo dalle miniere tutti i giorno più volte, questo è niente per noi. Imparerai a conoscerci meglio.>> Rispose Tharduin.
" Questi nani sono pieni di sorprese" pensò.
Aumentò il passo per porsi alla guida del gruppo; gli altri non sapevano muoversi per Nalram e non facevano altro che guardarsi intorno. Dopo pochi minuti passarono avanti l'entrata di piazza Tamnem, dove poche ore prima ci fu l'aggressione al suo migliore amico, Jafras. I suoi occhi divennero preoccupati ma allo stesso tempo pieni di collera.<<Che ti succede, Mistal? Dovremmo essere noi quelli preoccupati, vista la brutta missione che stiamo per iniziare.>> Chiese Amaster.
L'elfo non voleva far trapelare le sue debolezze, e si limitò ad una descrizione di cronaca.
<<Qui poco tempo fa un mio caro amico mercante ha subito un attacco personale. Un fatto che mi lascia ancora molto perplesso, considerando chi è stato l'aggressore...>>
I tre nani si fermarono e Garudh lo fermò, prendendolo per una spalla. Lo guardò negli occhi e disse:
<<Chi è stato?>>
<<Yothaz. Il generale degli orchi e della gilda dei RocciaMagma.>>
Tharduin ebbe un sussulto. Mistal lo osservò, e notò il tremore improvviso della sua barba. Oramai sapeva cosa significava.
<<Qual'è il problema? Lo consoci personalmente?>>
<<No, mai visto in vita mia. Ma il mio Re avrebbe dovuto svolgere una riunione diplomatica con lui, e io sono riuscito a fargliela spostare per riferirgli dei Draconidi. A questo punto penso che la visita che avrebbe dovuto ricevere non fosse molto "diplomatica". >>
Mistal strinse i pugni. L'odio che provava verso quell'orco non aveva confini e glie l'avrebbe fatta pagare, in un modo o nell'altro. Iniziò a chiedersi come mai suo padre non gli aveva detto nessuna parola a riguardo; forse ne sapeva qualcosa di più.
Una cosa era certa, stava tramando qualcosa. Doveva solo scoprire cosa. E alla svelta.<<Sbrighiamoci a portare a termine questa impresa; voglio fare luce sulla faccenda>> disse Mistal in tono poco amichevole.
I tre nani annuirono e chinarono il capo, pensierosi. Stavano iniziando a ragionare allo stesso modo e Mistal non poteva essere più contento. Finalmente aveva trovato delle persone che la pensavano come lui, e che non davano molta importanza alle fesserie che le razze cercavano di inculcare nella testa della popolazione. Non erano al sicuro, non lo erano mai stato.
Guardò al suo fianco sinistro, il pugnale che gli aveva regalato Jafras era nel fodero e brillava ad intermittenza di una luce bluastra. Gli sarebbe tornato utile presto, ne era convinto.
Poco dopo si accorse che erano giunti dall'allevatore di Grifi, e fece cenno ai suoi compagni di fermarsi.
<<Eccoci. Qui affitteremo il nostro volo per Ironcity.>>
Tharduin guardò davanti a se. In un recinto di legno c'erano una decina di creature affascinanti; avevano le sembianze di un grosso volatile, ma i loro arti inferiori erano molto più robusti e le loro ali avevano un diametro impressionante. Il loro becco dava l'idea di poter bucare anche il ferro più resistente ed i loro occhi erano sinceri e puri come le loro anime. Differivano solamente per la colorazione del piumaggio, che andava dal rosa chiaro al nero, scuro come la notte. Posò gli occhi sul Grifo nero, e iniziò a osservarlo. Sembrò che solamente guardandolo, la creatura stava cercando di comunicare.
-Impossibile!- Pensò. Poi iniziò a sentire nella sua testa un ronzio lontano, che si faceva man mano sempre più forte e chiaro. Da rumore assunse il suono di parole, all'inizio incomprensibili, poi stranamente familiari.
-Ciao!-
STAI LEGGENDO
Storie di Nalram Vol. 1: L'ira dei Draconidi
FantasyMistal, erede al trono degli elfi, è un ragazzo particolare. E' nato senza magia nelle vene, ma con una grande anima. Il suo destino cambierà per sempre quando i suoi timori si rivelano verità. Una nuova guerra sta per iniziare, e il destino della s...