Capitolo XXXIII

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Say a Prayer, to yourself
he says close your eyes
sometimes it helps
and then I Get, a Scary thought
that is here means he is never lost

And You can See 

My Heart Beating You Can See it through my chest
said I'm Terrified but
I'm Not leaving
know that I must
Pass This test

So Just Pull The Trigger

[Russian Roulette – Rihanna ]

*Dì una preghiera, per te stesso
lui mi dice "chiudi gli occhi"
a volte può aiutare
e poi mi passa per la testa
un pensiero spaventoso
cioè che se lui è ancora qui
significa che non l'ho mai perso

E puoi vedere il mio cuore che batte 

puoi vederlo attraverso il mio petto ho detto che sono terrorizzata ma non me ne sto andando...
so che devo assolutamente
riuscire in questa prova

Quindi premi il grilletto*

Ore 01.58 – XXX

Irina sentì l'auto rallentare per poi fermarsi, rimanendo con il motore acceso, forse in attesa di un segnale. Da dietro la benda non riusciva a vedere niente, a parte delle macchie più chiare che indicavano che si trovavano in un posto illuminato. Dopo qualche istante, la Lamborghini ripartì lentamente, superando un dosso sul terreno e scendendo quella che doveva essere una rampa. Dopodiché si fermò definitivamente, spegnendo il motore.

William le tolse la benda dagli occhi, e per un attimo rimase abbagliata dalla luce. Ci mise qualche istante a mettere a fuoco quello che aveva davanti. Erano in un garage sotterraneo dalle pareti grigie, rischiarato da un paio di lampade appese al soffitto, avvolte in qualche ragnatela. Era vuoto, a parte un armadio di metallo chiuso da un grosso lucchetto e un'auto bassissima, coperta da un telo scuro.

Vide alla sua destra la Ford GT rossa fermarsi, insieme alla Mercedes SL. Il russo scendendo dalla sua auto le gettò un'occhiata, ma andò a parlare con Michael. Attese per qualche minuto che qualcuno le aprisse la porta, poi Dimitri la venne a tirare fuori dall'abitacolo. La prese per le spalle e la spinse verso il centro del garage. William aveva appena aperto l'armadio e stava dando a Josh, Hanck e Michael quelle che erano pistole dal grosso calibro.

<< Dove siamo? >> chiese Irina, mentre veniva condotta alla porta che conduceva fuori dal garage sotterraneo. William gettò un'occhiata alla Lamborghini semidistrutta.

<< Non sta a te saperlo >> rispose lui, il tono duro, << Cazzo, mi hai sfasciato la macchina... Se decido di non ammazzarti, me la dovrai ripagare per intero... >>.

Dimitri la spinse su per una rampa di scale, fino a che non si ritrovano davanti a una porta bianca. La varcarono, per ritrovarsi nel retro di una villetta anonima ma molto grande, con un giardino poco illuminato e la porta a vetri che conduceva nella cucina ben arredata.

<< Portatela dentro >> ordinò William, spalancando la vetrata per farli entrare, << E legatela a una sedia... Voglio fare due chiacchere con lei >>.

<< Siamo sicuri che non ci ha seguito nessuno? >> chiese Hanck, guardando verso la porta del soggiorno. La luce dentro era accesa, insieme alla televisione. C'era qualcuno.

<< No >> rispose Michael, serio, << Went avrà seguito la traccia del cellulare. E non ho visto sbirri da nessuna parte >>.

Il Gioco dello ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora