CAPITOLO 3
Mentre tutti si salutavano, Travis si avvicinò a me e rimase lì immobile, dopo un po' parlò.
"vi ricordate tutti di Diana!"
Mi mise un braccio intorno le spalle ed io arrossii violentemente."non serve che mi presenti, so farlo da sola."
Gli dissi a bassa voce e lui si mise a ridere e disse:"bhe, mi diverte troppo!"
Sbuffai e volevo solamente uccidermi."heilà bomba!!"
Urlò Dan."tu si che sai come farti rispettare D."
Disse la ragazza accanto a lui."bhe, se non ti ricordi, io sono Antony...almeno oggi partiamo con il piede giusto senza versarci addosso nulla."
Rise ed io mi misi le mani in faccia."Little D. la serata è ancora lunga, non ti coprire."
Mi disse Travis nell'orecchio ed io rabbrividii."mi dispiace veramente tanto, non ero in me..."
Mi scusai. Ora ricordavo, gli avevo versato un cocktail addosso. Che vergogna, non mi sarei più ubriacata! Dovevo controllarmi...non potevo più far uscire quella mia parte."è passato, non preoccuparti!"
Disse facendomi l'occhiolino, era veramente carino, almeno avevo buon gusto...Ci sedemmo sul prato, insieme a tanta altra gente e la musica cominciò. I ragazzi erano andati a prendere le birre, lasciando me, Angy ed Erica da sole. Mentre loro parlavano della festa, io ero persa nella musica dei Guns N' Roses. Dopo qualche minuto qualcuno si sedette accanto a me, appena mi girai vidi Antony con due birre in mano.
"ne vuoi una?"
Chiese ed io annuii, non mi avrebbe fatto nulla."allora...da dove vieni?"
Mi chiese scrutandomi con gli occhi."vengo da Seattle, tu?"
Chiesi bevendo un sorso della bevanda frizzante."wow, bella Seattle! Io vengo da Portland!"
Disse guardando il video sul cartellone, bevendo un sorso di birra."anche Portland è bella."
Dissi a disagio."che lavoro fanno i tuoi?"
A quella domanda mi irrigidii e mi bloccai. Non parlavo mai dei miei genitori, solo con mia sorella...non mi piaceva ricordare, ma se dovevo lo facevo. Si girò verso di me, ma non lo guardai, così mi poggiò una mano sulla spalla e mi accarezzò."ei...che succede? Hai cambiato espressione, ho detto qualcosa che non va?"
Chiese preoccupato, e si girò quasi completamente verso di me."no...nono! tu non c'entri!"
Quasi risi."è che... - sospirai - i miei genitori...vedi...mia madre è morta e mio padre...bhe se n'è fuggito via."
Dissi guardando il cartellone, non volevo girarmi, se ne sarebbe andato. Mi avrebbe abbandonato come fece la mia ex migliore amica, quando i miei morirono se ne andò perché non poteva sopportare altri stress, visto che la madre era morta tre anni prima."ei, tranquilla!"
Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi accarezzò una guancia."vuoi parlarne?"
Quando pronunciò quelle due parole mi girai di scatto verso di lui, nessuno me l'aveva mai chiesto prima..."vedi...non ne parlo mai, e mi sembra strano..."
Dissi senza pensarci.Prima che mi rispondesse arrivarono gli altri e lui si staccò, perché Travis si mise in mezzo a noi.
"cos'è questo mortorio?"
Sbuffai e mi misi una mano sul viso."Trav...non ora."
Disse Antony e mi girai di scatto verso di lui facendogli segno di non dire nulla."sempre la risposta pronta eh?"
Dissi per smorzare la tensione."bhe...Little D. te ne sei scelto uno per bene eh!"
Rise e si alzò facendomi l'occhiolino. Corrugai la fronte e lo vidi andare da Angy."i tuoi che lavoro fanno?"
Chiesi cambiando discorso."bhe sono due imprenditori, quindi ti lascio immaginare che razza di gente è. - rise - sono tanti snob, per questo me ne sono venuto qui, per non starli più a sentire."
Mi sorrise e si poggiò all'indietro sulle mani."sono così cattivi?"
Risi."non cattivi...è solo che si sentono Dio! Mi hanno sempre dato ogni cosa, ma...non l'amore che un bambino cerca."
Sorrise, ma sotto quel sorriso si vedeva la tristezza."mi dispiace..."
Dissi tristemente."non voglio metterti tristezza! È una bellissima serata, godiamocela per bene."
Sorrise ancora di più e mi contagiò."e poi...immagina quando ho conosciuto Travis! Abbiamo avuto più o meno la stessa infanzia, cioè i suoi genitori erano peggio, ma lui era un tipo rock and roll! Aveva un piercing al labbro, quel serpente sul braccio! Mi avevano completamente proibito di uscire con lui, ma ci vedevamo comunque!"
Mi raccontò vari aneddoti divertenti di lui e Travis, erano due spericolati! Le loro famiglie erano una contro l'altra, ma a loro non importava. Mi raccontò che si scambiavano le ragazze, se una non voleva ad Antony stava con Travis, e viceversa. Mi fece ridere e pensare. Mi stavo divertendo veramente tanto, e piano piano le ore passavano e si erano fatte le tre mi notte, così ci alzammo e ce ne tornammo ognuno al proprio dormitorio.Con Angy parlammo un po', mi raccontò di lei, il padre era l'allenatore di football di questa università, la madre era una maestra di scuola elementare e aveva un fratellino di appena cinque anni. Mi fece vedere le foto della sua famiglia e l'invidiavo, ma ero felicissima per lei, aveva una famiglia veramente bella, almeno da come l'aveva raccontata.
Alla fine ci addormentammo e tutto era così silenzioso, faceva quasi paura.
...
La sveglia suonò alle sette di mattina, ci alzammo e ci preparammo velocemente. Misi una gonna rossa di pelle con le frange e una maglietta bianca, dentro. Dopo esserci truccate prendemmo le borse e andammo a fare colazione al bar. C'erano ad aspettarci tutti gli altri e ci sedemmo insieme, ma poco dopo arrivò un'altra ragazza, era bionda, alta e molto bella. Aveva dei grandi occhi azzurri e aveva un pantaloncino molto corto, con una maglietta molto attillata e molto striminzita.
"hei Trav!"
Gli lasciò un bacio sulle labbra e si sedette accanto a lui, erano tutti tranquilli, tranne Angy ed Erica che la guardavano disgustata.Abbassai lo sguardo e bevvi il mio caffè macchiato, dopo un po' alzai lo sguardo e lo scontrai con i suo. I suoi occhi azzurri mi fecero rabbrividire.
"tu sei?"
Alzò un sopracciglio."oh, piacere, sono Diana."
Dissi pulendomi la bocca e porgendole la mano, che rifiutò guardandola schifata. Corrugai la fronte e poi parlò."io sono Mira"
Disse bevendo il suo caffè. Antony alzò lo sguardò su di me e poi alzò gli occhi al cielo. Era molto odiosa.Quando finimmo di mangiare lei prese la mano a Travis ed uscimmo tutti fuori. Loro due se ne andarono per i fatti loro e noi rimanemmo lì per qualche minuto.
"che lezione avete voi?"
Chiese Dan."io ho anatomia"
Studiavo medicina, ma era un anno di prova diciamo, se andavo bene continuavo, altrimenti avrei fatto psicologia, sempre in quella facoltà. Avevo scelto medicina per mia madre, e mia sorella mi ripeté sempre che non dovevo.Dopo esserci detti le materie ognuno andò per la sua strada, avevamo facoltà di verse, quasi tutti. Antony faceva anche medicina, ma non era con me. Era al secondo anno. Mi accompagnò fino alla mia aula e mentre ci stavamo salutando, da un bagno vidi uscire Travis e Mira, per poco non vomitavo.
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Scusate se sto aggiornando poco e se i capitoli sono corti, mi dispiace ma sono in vacanza e la linea va e viene, quindi non potrei neanche pubblicare.Come ho detto nell'altra storia molto probabilmente cancellerò questa storia, forse la riscriverò, ma ne ho in mente una migliore e questa, insieme a 'the past' se ne andranno. Non voglio lasciare qui storie incomplete, le completerò al computer ma non le pubblicherò per ora. Mi dispiace tanto.
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Shit, i love you.
RomanceDiana Smith, 19 anni. Va alla Central Washington University, sta studiando medicina. Lì incontrerà Travis Johnson, 'l'amico' che cambierà la sua esistenza e le farà provare emozioni strane, mai provate prima da lei, e che trasmetterà al lettore. Lei...