Lungo la strada

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Le sue dita, senza saperlo, erano andate a toccare ancora quel crocifisso, trascinando Roderich alla porta di quel ricordo. Il suo tuffo nel passato finì quando per sbaglio confuse gli ingredienti della torta che stava preparando (ci fu un cambio di programma: cena a casa di Francis e chi meglio di Roderich poteva preparare il dessert?).

<< No! Che macello! >> aveva mischiato un contenitore con dentro la parte bianca dell'uovo con la parte rossa. Alla svelta prese un cucchiaio e cominciò a toglierla il prima possibile.

" Speriamo si monti ancora bene..." pensò. Si stava accingendo a prendere la frusta per montare il tutto quando il suono del campanello lo interruppe. Si tolse i guanti di lattice e si avviò alla porta.

<< Oh damerino! >> esclamò Gilbert quando Roderich aprì la porta.

<< Gilbert...che sorpresa. >>

<< Hai dimenticato che sarei venuto a prenderti per andare da Francis? >>

<< No no, anzi...solo penso di essere leggermente in ritardo perché sono alle prese con il docle. Comunque accomodati.. >> e gentilmente l'austriaco spalancò la porta invitando Prussia ad entrare.

<< La tua casa mi è sempre piaciuta sai? Arredata sempre con gusto...molto elegante. >> osservò Gilbert.

<< Ti ringrazio: sai che a me piace stare comodo.. >> rispose l'austriaco chiudendo la porta.

<< Si, sempre come un principino! >> sottolineò con ironia i prussiano.

<< Eh beh, sai: la classe non è acqua. >> disse con una sottile ironia Roderich

<< Oh Dio sia lodato! Ti è tornato il senso dell'umorismo! >> e Gilbert scoppiò in una risata mentre Roderich fece un sorrisino ritornando alla sua creazione.

<< Mentre finisco mettiti pure comodo, accendi la tv, fai quello che vuoi insomma... >>

<< Ti scoccia se ti guardo mentre prepari? Potrei darti una mano a finire prima se vuoi. >>

<< Grazie, puoi prendere i biscotti e fare il caffè intanto. >>

<< Si, agli ordini generale... >>

<< No! Fai il tiramisù? Oddio, sento già l'acquolina! E' la cosa più buona che abbia mai assaggiato. >>

<< Beh grazie... >> Roderich arrossì leggermente e i due si cimentarono nel celeberrimo tiramisù di casa Austria, famosissimo a tutte le nazioni. Gilbert inzuppava prima i biscotti nel caffè e dopo li disponeva nella teglia, mentre Rodeirch montava la crema e di lì a poco avrebbe ricoperto i biscotti con la crema di mascarpone. Finito di montare Roderich prese i mestolo e cominciò a ricoprire i biscotti, sotto la curiosa vista di Gilbert.

<< Per il resto Rod, come va? >> chiese timidamente il prussiano.

<< Abbastanza bene...normale. >> rispose concentrato l'austriaco senza lasciar traspirare una qualsiasi emozione.

<< Sai che puoi sempre parlare con me, nel caso in cui ne avessi bisogno? >>

<< Si Gilbert, lo so, solo che non ho mai niente da dirti. >> rispose con un sorrisino l'austriaco.

<< Come vuoi...sai che ti vogliamo bene e... >>

<< Si Gilbert, lo so: anche se non sembra anch'io vi voglio bene. >> e Roderich alzò lo sguardo verso Gilbert. I due sorrisero.

<< Ecco è pronto! Ora stagnola e subito in frigo da Francis. >> esclamò l'austriaco.

Preparate le ultime cose, i due si diressero a casa di Franci. Roderich era un po' agitato: di sicuro avrebbe trovato Antonio, ma gli sarebbe bastato comportarsi normalmente, facendo finta che quel bacio non fosse avvenuto. Ma come faceva a fingere che le loro labbra non si fossero sfiorate un'altra volta dopo tanto tempo? Una volta alla porta Gilbert bussò, mentre Roderich aveva le mani impegnate a reggere la teglia del dolce. La porta si aprì.

<< Benvenida! >> esclamò Antonio aprendo la porta.

<< Tony! >> esclamò Gilbert abbracciando lo spagnolo sotto lo sguardo pietrificato e "superiore" dell'austriaco.

<< Ma hola Rodrigo! >> esclamò con un sorriso a trentadue denti Antonio verso Roderich.

<< Ciao Antonio...è Roderich comunque... >> disse a bassa voce l'austriaco.

<< Ma sì vostra altezza, lo sappiamo! >> esclamò Gilbert prendendo sotto il braccio l'austriaco e facendolo entrare.

<< Mez amies! Accomodatevi! >> esclamò Francis quando li vide entrare. << Aspettavamo solo voi, gli altri sono arrivati tutti. Rod che dolce hai preparato? >>

<< Il signore ha fatto il tiramisù! >> esclamò Gilbert

<< Uh il tiramisù! >> e Francis sembrava stesse toccando il paradiso con le mani.

Il francese prese subito la teglia dalla mani di Roderich e la portò in frigo. Entrando in cucina, Francis annunciò a tutti della presenza del tiramisù austriaco e si sentirono subito le parole di gioia dei commensali.

<< Mi è sempre piaciuto il tuo tiramisù...come tutti i tuoi dolci. Vuoi darmi l'impermeabile? >> disse con cortesia Antonio a Rodeirch una volta che furono rimasti soli all'ingresso.

<< No grazie, non ce n'è bisogno. >> Roderich si tolse l'impermeabile blu e lo mise all'attaccapanni.

Entrato in cucina, trovò tutti gli ospiti del francese. La tavolata era composta da: Ludwig, Elizabeta, Vash, Francis, Antonio, Katyusha, Arthur, i fratelli Italia e Roderich., ognuno dei quali aveva portato una sua specialità.

<< Rod mettiti pure tra Ludwig e Gilbert! >> disse Francis. E la cosa sarebbe andata bene per l'austriaco, se non che davanti all'austriaco era seduto Antonio. I due si scambiarono uno sguardo e la cena ebbe inizio. Tutti parlarono del più e del meno e, come previsto, il dessert fece furore.

Dopo un po' gli invitati cominciarono a rincasare. Si trattennero un po' di più i tre della cavalleria tedesca: Roderich, Ludwig e Gilbert. Quando i tre si congedarono da Francis restarono qualche minuto a chiacchierare fuori, vicino casa di Francis. L'aria cominciò a diventare più fredda.

<< Ehi ragazzi, qua sembra che l'inverno voglia arrivare in anticipo! >> esclamò Gilbert.

<< A quanto pare si, penso sia meglio andare a casa prima che ci venga qualcosa. >> osservò Ludwig.

<< Si hai ragione Ludwig. Beh, buonanotte ragazzi! >> esclamò l'austriaco.

<< Buonanotte! >> risposero i due fratelli tedeschi e si allontanarono.

Roderich camminava da solo, stringendosi nel suo impermeabile per il freddo secco dell'aria, restando a braccia conserte con la testa abbassata, immerso nei suoi pensieri, illuminato dal chiarore della luna.
" Certo, avrei potuto parlargli, avrei potuto comportarmi normalmente anziché ignorarlo del tutto."

Ad un certo punto, durante il cammino, l'austriaco si trovò a passare davanti ad un'area giochi per bambini, con scivoli e altalene. Scorse Antonio che si dondolava beato e tranquillo su un'altalena, con addosso solo una maglia; l'austriaco non riusciva mai a capire come lui riuscisse ad essere così tranquillo in qualsiasi circostanza. Restò per qualche momento fermo, al bivio di una decisione: andare o non andare? Decise di mettere da parte il suo orgoglio per una volta e si diresse verso Antonio. Lo spagnolo era spensierato, intento solo a gustarsi le oscillazioni dell'attrazione.

<< Ciao... >> disse timidamente l'austriaco avvicinandosi al palo dell'altalena.

<< Ciao Roderich! >> esclamò sorpreso lo spagnolo, ma comunque felice di vederlo.

E ancora una volta, si scontrarono l'ametista e lo smeraldo dei loro occhi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2015 ⏰

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