Capitolo 11. Al mare.

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*Chissà cosa starà facendo* continuo a chiedermi.
Vorrei mandargli un messaggio o chiamarlo ma ho lasciato il cellulare in cabina.
Edo continua a fissarmi, preoccupato.
Ad un certo punto mi stufo e gli chiedo che cosa vuole.
"Oh no... Io...niente" e va dai nostri genitori. Che comportamento da idiota.
Mando un messaggio al Mati:
*Ho bisogno di te*
*Mi manchi anche tu, Sara*
Decido di chiamarla e le racconto la serata passata con Nicco.
È entusiasta e felice per me.
"Se solo ci fosse qualcuno qua, mio fratello è sempre più strano e al mare non mi sono ancora fatta nuovi amici" le spiego al telefono.
"E allora che aspetti? Vai, no?"
Dopo aver chiuso la chiamata decido di non seguire il consiglio della mia migliore amica e vado a farmi un bagno.
In acqua si sta meglio, fuori fa veramente troppo caldo.
Dopo la nuotata vado sul lettino e cerco di abbronzarmi. La mia pelle è molto chiara e io voglio tornare a casa e non sembrare più un fantasma/mozzarella.
Per mangiare io e Edo andiamo nell'appartamento mentre mamma, papà e nonna decidono di rimanere in spiaggia.
Dopo pranzo vado in camera e inizio a leggere. Poco dopo arriva mio fratello e si sdraia sul suo letto. Sta per parlarmi ma il mio telefono squilla.
È Nicco.
"Oh io vado, ehm vado a rispondere" dico a Edo imbarazzata.
"Pronto?" Cerco di restare calma.
"Ehi Sa', sono Nicco."
"Come stai?"
"Bene, insomma, qua è tutto noioso senza di te. Ieri sera è venuto Pietro a mangiare da me. È simpatico."
"Fortunato te, io qua mi annoio a morte. Edo mi ha detto che sai dov'è la nostra casa al mare, vero?"
"Si, me lo aveva detto l'anno scorso"
"Bene. Esattamente qua non c'è nessuno. Cioè magari sono io che non voglio nessuno però, ci fosse qualcuno che conosco, sarebbe più bello e più facile."
"Hai ragione." E chiude la chiamata.
Ma che cazzo?
Stavamo tranquillamente parlando e lui butta giù.
Sono incazzata nera, penso che tornerò in spiaggia a fare l'asociale.

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