La nuova principessa sirena,Hanon.

Una verità svelata!

Era mattina e dovevamo andare al mare, noi andiamo sempre a luglio e Agosto lì ad Ascea perché mio nonno tiene la casa li però immezzo tra le due vie per andare ad Ascea e Casal Velino. Mi preparai e avvisai ai miei amici che dovevo andare lì e loro erano molto tristi.Le valige le preparammo ieri.
Ci preparammo e partimmo.

Passarono 2 ore e mezza ed eravamo arrivati.
C'erano tutti, i miei zii e i miei nonni.
Posavamo le valigie.

Mangiammo e ci riposammo.

Alle 17:00 andammo sulla spiaggia.
Le mie cuginette e la mia sorellina si fecero il bagno e io no perché non volevo farmi vedere da tutti che ero una sirena.
Mamma:Hey Hanon mi prendi i braccioli per Mati?
Io:Si certo
Li diedi.Ernesto guardò la scena nel mare...
Ernesto disse in mente:Come Hanon?!Ma non si chiama Anna Maria?Forse ha cambiato nome!Ma che strano nome però,e anche i suoi capelli e i suoi occhi sono cambiati!
Io mi sedetti di nuovo sull'asciugamano.

Passarono 15 m

All'improvviso le onde diventarono grandi.
E io pensavo :"E davvero strano che il mare all'improvviso diventa mosso, visto che prima era calmo"
All'improvviso un mio amico Ernesto che stava ancora nel mare(ha la mia stessa età, inventato),un onda grande arrivò su di lui e lo portò giù nel mare.Tutti erano preoccupati,soprattutto i suoi genitori ancora peggio.
Io:Ernestoo!!!
All'improvviso vidi un drago d'acqua vicino a noi.
Io:Deve essere per forza opera di Izul!!
Mamma io vado.
Mamma:Stai attenta!
Io:Si non ti preoccupare!

E mi tuffai, diventai sirena.

Io:Ernesto dove sei?!
Izul:O bene salve Hanon!
*diceva tenendo fra le braccia Ernesto*
Io:Lascialo stare!
All'improvviso Ernesto aprì gli occhi
e pensò :Ma quella è una sirena é davvero bella! *disse arrossito*
Izul:Bene,adesso ti vengo a prendere!
Fece comparire un suo drago acqua.

Io mi trasformai subito.

Voce di perla blu!
Mi ero traformata ...
Il drago venne verso di me!
Io:Ah ahhh.aaaaaa!
Ernesto:Nooo Hanon!
Io pensai:Che mi ha chiamata Hanon!
E lui svenne.
Io:No Ernesto!!
Mi devo sbrigare!!!
Magia della voce Pitch pitch!
E cantai dolce melodia
"L'arcobaleno è la mia scia che navigo in cerca di quella montagna, le luci all'alba melodia mi portano indietro ad un tempo passato, colori immersi nella scia dell'arcobaleno.Il vento mi sospinge e via raggiungo le onde dei sette mari, gli uccelli che volano alti nel cielo d'oriente,la rotta è sicura, in quell'isola c'era un tesoro.All'alba io vedrò le sette terre che il destino vuole farmi trovare davvero, o dolce melodia sprigioni vita e mi fai cantare forte un messaggio d'amore, per sempre tu sarai in fondo all'anima così neanche il tempo ci può separare,o dolce melodia sprigioni vita e mi fai cantare forte un messaggio d'amore.
Messaggio d'amore"
Magia della voce pitch.Se vuoi ti concedo un bis!
Izul :E va bene hai vinto questa volta.
E se ne andò.
Ernesto si liberò tra le braccia di Izul però stava per andare in profondità, io andai da lui e lo presi e lo portai su.
Il mare si tranquillizzò finalmente. Lui aprì gli occhi. E io corsi subito sott'acqua per non farmi vedere ma subito lui mi prese la mano e mi trascino su dall'acqua e disse.
Ernesto:Grazie di avermi salvato Hanon!
Io:Che!?
Ernesto:Forza lo so che sei tu Anna Maria o addiremo Hanon!
Io:Ma come fai a sapere il mio vero nome?
Ernesto:Molto semplice, prima cosa ogni volta che guardo te vedo una sirena come ti ho vista mo trasformata, identica e non sapevo il perché. La seconda è che ho notato che prima quando stavi venendo sulla spiaggia ti ho visto con lo stesso suo ciondolo e terza che quella cattiva ti ha chiamata Hanon come tua madre.
Io:A capito...
Ernesto:Grazie molte*e mi diede un bacino sulla guancia *
Io ero arrossita.
Ernesto:Vado, a dopo!
Io:A dopo.
Io rimasi un altro po' in acqua e poi salí senza farmi notare.
Mi asciugai e ascoltai un po' di musica.

Poi si erano fatte le 19:00 e me ne stavo andando a casa.
Quando andai vidi che anche Ernesto se ne stava andando a casa sua e lui mi vide e ci guardammo per 5m,lui mi fece un occhiolino e io gli sorrisi e lui se ne scappò rosso e anche io un po'.
Continua