14-Dove tutto si sistema

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Harry's POV
perchè volevo provarci.

"Harry mi spieghi che cosa...?"

Mancavano circa 10 minuti e Louis sarebbe entrato ed io ero in bagno, col cellulare, a giocare a Candy Crush.
E andava tutto abbastanza bene anzi ,avevo quasi vinto la partita,ma poi era spuntato Horan da dietro la porta.

"Harry hai 21 e questo è un comportamente immaturo da parte tua!"

"Parla quello che chiede consigli su come vestirsi al suo amico gay pensando che ne sappia qualcosa di moda"sbuffai infastidito, alzandomi dalla tavoletta del cesso e uscendo dallo stanzino.

Mi trovavo nella pizzeria di Niall,che era addobbata a festa per l'occasione.
Il ritorno di Louis era visto come un evento "immancabile"visto che era amato da praticamente tutti i cittadini di Doncaster per il suo carattere solare,infatti molta gente voleva partecipare alla nostra piccola festa.
Purtroppo però, lo spazio a nostra disposizione era troppo poco, così avevamo invitato solo poche persone.

C'eravamo io e Niall, le nostre famiglie e la fidanzata del biondo.

Quei due erano molto legati e, anche se non lo davo a vedere, ero felice per lui.

Ora,tutti stavano attorno al tavolo dove avevo messo il cibo, prendendo qualcosa.Li avrei costretti ad aspettare Louis, ma d'altronde erano le nove di sera e anche io sentivo un po' di fame.

Mentre ritornavo in bagno, per un'altra santa partita a Candy Crush, sentii la porta della pizzeria aprirsi per poi chiudersi con un botto.Possibile che fosse Louis?Di solito era sempre in ritardo e ora arrivava in anticipo?

Al pensiero che fosse lui iniziai a modermi il labbro, ma i miei pensieri furono interrotti dall'urlo di Niall.

"Zayn?!"


Zayn?
Ma che....

Mi girai ed eccolo là, imbacuccato dalla testa ai piedi, con un borsone accanto a sé e la faccia stanca di chi ha fatto un lungo viaggio.

Lo guardai un attimo interdetto, prima di sorridere e correre fra le sue braccia.Mi era mancato, tanto.

Mi erano mancati i suoi abbracci e le sue parole di conforto, quando piangevo a dirotto per la perdita di Louis.
Mi era mancata la sua presenza silenziosa ma costante, come una padre che controlla il figlio.

Era come un secondo fratello per me e, dovevo ammettere,la sua partenza verso il suo Paese d'origine mi aveva parecchio scosso.Pensavo si trovasse bene con noi,a Doncaster, ma evidentemente la nostra piccola cittadina gli stava stretta.

Quando mi staccai dal suo abbraccio,lui salutò tutti e poi si sedette su uno sgabello, come se niente fosse.Tutti lo guardavano confusi, soprattutto io.Minimo mi aspettavo che ci raccontasse il motivo del suo improvviso ritorno.

"Non mi guardate così! So che state aspettando qualcuno di più importante quindi non vi annoierò raccontando cosa mi porta ad essere qua e"guardò le nostre facce deluse"okay.Ammettiamo che non mi piaceva la cucina locale e che preferivo la gente di qua okay? Là non fanno la pizza margherita come il nostro irlandese!".




Dopo il piccolo discorso di Zayn, mia sorella e mia madre gli erano saltate addosso, per sapere delle tradizione pakistane.Hanno uno strana ossessione per queste cose, non chiedete.
Nel mentre io controllavo l'orologio, vedendo il tempo scorrere sotto i miei occhi.

Erano le nove e mezza e Louis non si era fatto vedere, così mi preoccupai.Possibile che si fosse perso?

Gli mandai un messaggio, chiedendogli se stesse bene, ma lui non lo visualizzò neanche.

Don't talk to me||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora