13. Is that you?

145 13 0
                                    

Torno a casa di Elle pensando costantemente a quell' uomo. Io l'ho visto, ne sono sicuro.

Riguardo nella mia mente le persone che c'erano a teatro. Le rivedo tutte mentre applaudono, mentre sento la mia voce recitare le battute di Sherlock.

Vedo anche lei, Elli. Bellissima nel suo vestito lungo blu notte e i brillanti che le illuminano il sorriso.

I suoi occhi truccati che seguono ogni mio movimento sul palcoscenico.

È così bella, mi toglie fiato.

Vedo anche Harry seduto di fianco a Elle, lo riconosco dalla descrizione di Louis. Ha un bel sorriso e due fossette compaiono mentre Elle gli dice qualcosa. provo a fermare tutto per osservare i dettagli, ma non ci riesco. il mio obiettivo è un altro. Devo ritrovare quell'uomo.

Non c'è. Maledizione! Ricontrollo mentalmente tutta la sala. Niente.

''Hey, tutto bene?'' mi chiede Elli con la sua voce vellutata.

Apro gli occhi. Quanto mi è mancata... Mi avvicino a lei e la bacio dolcemente. La abbraccio e la porto in braccio sul divano, soffoca una risata e mi chiede: ''Dove sei andato? Lou è tornato qui senza di te e adesso è a casa'

''Sono andato da Rufus, il direttore del Notting''

''Ti ha detto qualcosa su quello che succederà?'' mi chiede preoccupata.

''No, purtroppo. Però ho scoperto una cosa strana. L'uomo che è morto era stato assunto da appena una settimana ma era venuto a lavorare solamente due giorni.''

''Si, ho letto su un giornale che si trattava in realtà di un senzatetto spesso ubriaco che doveva aiutare per finire in tempo i preparativi per lo spettacolo. Secondo il signor McMuller, il responsabile dell'impianto luci, non aveva creato altro che problemi, ma il signor Bates lo voleva aiutare perché era in gravi condizioni economiche.''

'' È molto strano Elli, il signor Bates non è una persona generosa, gli sta molto a cuore che ogni dipendente lavori sempre alla perfezione, la sua severità e intransigenza sono famose in tutto l'ambiente dei teatri londinesi. Questa faccenda è strana, molto strana.''

''Si, ma supponiamo che invece abbia assunto appositamente quell'uomo perché voleva che si creasse uno scandalo nel teatro, sapeva che era un ubriacone e da una delle travi più basse sarebbe potuto scivolare e stramazzare al centro del palcoscenico.''

''Si potrebbe essere, ma perché creare uno scandalo?''

''Non lo so, ci stavo riflettendo prima.''

''Ci penserò anche io. La tua è una ipotesi molto valida.''

La bacio a lungo e la sento abbandonarsi a me. Il cuore di entrambi batte all'impazzata. Senza di lei la mia vita era un vero schifo.

Glielo dico e le brillano gli occhi.

POV ELLI

''La mia vita senza di te era un vero schifo'' mi dice Ben.

Lo guardo in quel mare di ghiaccio e non riesco a dirgli nulla. Lo bacio e penso che se sapesse come è stata la mia vita prima di lui...

Flashback

Loro non mi capiscono! E' come urlare contro un muro.

Io non parlavo più di cose serie con loro. Avevamo un modo diverso di porsi davanti alla vita, al mondo. Proprio perché gli volevo bene, e gliene voglio perché sono i miei genitori e so che mi amano, ho smesso di parlare.

Ero sempre superficialmente felice, diventava tutto più semplice e leggero da affrontare, no?

Io ero un punto fermo. Le mie idee e l'essere me stessa per davvero almeno dentro di me.

Avevo lottato, mi ero ferita, ero caduta. Il mio cuore era andato in pezzi innumerevoli volte. le prime volte era stato terribile.
La storia è sempre la stessa per ogni essere umano, per ogni civiltà che vuole diventare forte e inespugnabile. Fu come per i Romani perdere contro i Sanniti, avevano appena iniziato la conquista dell'Italia. Crollarono una volta e dopo conquistarono il mondo.
Per me era stato uguale. Prima avevo vinto, avevo la sua fiducia e lei credeva in me, poi era crollato tutto.

Il mio cuore bruciato e depredato.

Adesso dopo tutta la fatica di anni e anni non avrei distrutto la mia bolla per nulla al mondo. Era mia. Soltanto mia.

Ma come tutte le bolle era destinata a scoppiare e scoppiò.

Fine Flashback

Suona il telefono di Elle e la sento parlare:

''Pronto? Pronto, chi parla?'' alza la voce.

Io e Ben ci avviciniamo a lei. Elle mette il vivavoce.

''Elle, sei tu?'' Si mette una mano sulla bocca mentre io urlo

''Harry??''

Il mio rischio più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora