Capitolo 24

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Dopo non so quanto tempo,aprii gli occhi e mi svegliai.
Avevo mani e piedi legati con una corda molto stretta,tanto da lacerarmi polsi e caviglie.
Ero in una grande stanza lucrube,senza illuminazione,tranne per una piccola finestra al lato.
Era notte fonda e potevo osservare i raggi della luna,riflettersi sul pavimento ruvido e sporco di quella stanza.
Avevo un gran mal di testa,ma non riuscivo a ricordare niente di ciò che era successo e tanto meno perché mi avevano portata in quel posto.
Aspetta,ora ricordo.
Ero a cena con Paul. Stavamo uscendo dal ristorante. Io mi stavo dirigendo verso la sua auto,e a un tratto non lo vidi più.
Mi voltai e un uomo mi colpì sul viso due volte. La prima volta facendomi cadere a terra e la seconda volta,probabilmente facendomi perdere i sensi.
Poi,mi sono svegliata....ed eccomi qui.
Che cos'è questo posto così terrificante? E soprattutto chi mi ci aveva portata?
Ma,cosa più strana,era che in quel posto c'ero solo io. E Paul? Dov'era finito?
Se gli fosse accaduto qualcosa di peggio?
Queste domande non mi davano pace, cercavo di pensare positivo,ma alla mia mente,costava troppo.
Tutto questo non può essere vero! È solo un incubo. Uno sporco,fottutissimo incubo.
Coraggio,Michelle. Svegliati! Mi ripetevo, sperando che davvero lo fosse.
Ad un tratto,sentì la porta davanti a me aprirsi. Il suo contatto con il pavimento,creava una melodia inquietante.
Vidi un ombra.
Sicuramente era un uomo. Alto più o meno 1.80.
Sgranai gli occhi per cercare di vederlo meglio.
Non mi sbagliavo. Era un uomo. Alto,piuttosto muscoloso,con un tatuaggio sul braccio.
Doveva essere il marchio di una gang. Magari di quella dei Mala Noche.
Si avvicinò a me con un'aria autoritaria e iniziò a guardarmi.

- Chi sei? Cosa vuoi da me? Chiesi cercando che mi rispondesse.

Lui si inginocchiò proprio davanti a me.
A quel gesto,rannicchiai le gambe, per paura che potesse farmi qualcosa.
Appoggiò la sua mano sinistra sul pavimento e avvicinanò le sue labbra al mio orecchio.

-Sono il tuo incubo peggiore! Esclamò con voce inquietante.

-Chi diavolo sei? E dov'è Paul? Domandai quasi urlando.

-Non preoccuparti piccola! Il tuo amichetto è ancora in vita. Ma non per molto.... Rispose con un sorisetto stampato sulle labbra.

- Cosa vuoi realmente da noi? Soldi? È questo che vuoi? Ribattei alterata.

-Sta zitta! Esclamò urlando, colpendomi con uno schiaffo violento sul viso

Il contatto fu talmente forte,da farmi piegare sul lato sinistro, facendo toccare la mia guancia con la mattonella del pavimento.
La guancia bruciava da morire,e per il forte dolore,una lacrima rigò il mio viso divincolandosi in diverse direzioni su di esso.

-Non voglio i vostri fottutissimi soldi. Almeno non io. Non vi tengo come ostaggi. A me interessa solo far soffrire il tuo amichetto, vedendo la persona che ama morire...

Aspetta un secondo. Perché disse: " Almeno non io"cosa voleva intendere?
C'era di sicuro un altro uomo oltre a lui.
Qualcuno che magari era di mia conoscenza,ma che non riuscivo a capire chi fosse.

-Perché fai questo? Perché? Chiesi bagnando il viso con le mie lacrime.

-Lo vuoi davvero sapere? Lo vuoi davvero sapere? Ripeté di nuovo urlandomi contro,facendomi intimorire.

-Il tuo amichetto sbirro ha ucciso il mio fratellino. Lo ha fatto a sangue freddo.
E ora merita anche lui di soffrire come ho sofferto io. Continuò alzando la voce sull'ultima frase.

-No,non è vero. Paul non farebbe mai una cosa del genere! Risposi incredula.

- Bhe,lo ha fatto!Godetevi i vostri ultimi giorni di vita,perché ucciderò entrambi. Disse,sbattendo la porta mentre usciva.

Non mi preoccupavano affatto le sue proposte di morte. Anche se ero molto spaventata,pensavo più alla presunta uccisione da parte di Paul nei confronti del fratello di quel tizio.
Certo,probabile stesse mentendo,ma chi mi assicurava che ciò che aveva affermato fosse realmente accaduto?
No,non è possibile.
Paul,non è un assassino. È un poliziotto.
I poliziotti non uccidono le persone,a meno che non si è costretti a farlo.
Io conosco Paul,darebbe la vita a costo di salvarne un'altra. Non aveva alcun senso ciò che aveva detto quell'uomo.
Se colui che mi ha rapita,avesse a che fare con i Mala Noche, l'uccisione di suo fratello non combaciava per niente con versione di Paul qualche settimana fa.
Il mio cervello,stava per espoledere dalle domande. Volevo delle risposte.

È stato davvero uno dei fuggitivi dei Mala Noche a rapirci? Era vera la storia dell'uccisione del fratello di quell'uomo?
E soprattutto,dove diavolo era Paul?

A special friend//•Paul Walker•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora